radio rai radio1rai annalisa chirico marcello foa francesco storace

SI SCRIVE RADIORAI E SI LEGGE RADIO SALVINI – “LA REPUBBLICA” MARAMALDEGGIA SULLO STRAVOLGIMENTO DEL PALINSESTO DI RADIO1RAI: “LA SVEGLIA SUONERÀ ALLE 6,30. 'IL CAFFÈ', CONDOTTO DA ROBERTO POLETTI, IL BIOGRAFO DI SALVINI - ALLE ORE 9,05 AI MICROFONI MARCELLO FOA, PRESIDENTE RAI DURANTE IL GOVERNO GIALLOVERDE, NOTO PER UN SUO TWEET CONTRO MATTARELLA. POI LA SALVINIANA DI FERRO ANNALISA CHIRICO..."

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “La Repubblica”

 

matteo salvini roberto poletti

Gentili radioascoltatori, ecco il palinsesto di Radio1Rai, in vigore da oggi. La sveglia suonerà alle 6,30: Il caffè, condotto da Roberto Poletti, il biografo di Salvini, autore de Il Matteo pensiero dalla A alla Z.

 

Alle ore 9,05, Giù la maschera, ai microfoni Marcello Foa, il presidente Rai durante il governo gialloverde, noto per un suo tweet contro Mattarella, e il cui figlio bazzicò per un certo periodo lo staff di Salvini. Con una squadra composta da Peter Gomez, Luca Ricolfi, Alessandra Ghisleri e Giorgio Gandola (giornalista de La Verità), prende il posto della coppia Luca Bottura-Marianna Aprile.

 

Un’ora dopo, Ping Pong, dal martedì al venerdì con la salviniana di ferro Annalisa Chirico e Cristina Tagliabue. Il lunedì invece tocca a Federico Ruffo, il volto di Mi manda Rai 3. Dopo di lui Savino Zaba, direttore del Teatro Mercadante di Cerignola, dato in quota Lega.

 

marcello foa foto di bacco

Alle ore 10,30 scocca l’ora di Formato famiglia, si suppone quella tradizionale. Alle 11 irrompe Epurator Francesco Storace, attuale giornalista d’assalto a Libero. Condurrà Il Rosso e il Nero. Il Nero, si capisce, è lui. Sul Rosso c’è stato qualche patema. La prescelta era Luisella Costamagna, ma il numero zero avrebbe sancito l’incompatibilità tra i due (voci di redazione riferiscono di una litigata rumorosa) e ora pare che sarà Luxuria a sostituirla, dopo che era stata sondata anche Francesca Fagnani.

 

Del vecchio palinsesto mattutino si sono salvati Radio anch’io, la storica trasmissione di Giorgio Zanchini, ma decurtata di un’ora (inizia alle 7,30) e Un giorno da pecora dei graffianti Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Non ci sono più Giovanna Zucconi che parlava di libri, Massimo Recalcati che dialogava di psicanalisi, la virologa Antonella Viola, il botanico Stefano Mancuso, la scrittrice Carlotta Vagnoli, che aveva un format su donne e violenza di genere.

 

annalisa chirico

[…] Ore 17,40 Cantiere Italia, con Monica Setta, da una vita estimatrice di Salvini, che in questi anni è stata a Iso Radio. Iso Radio è stata una grande cantera leghista durante la direzione di Angela Mariella, e da lì è stato pescato anche Igor Righetti, il nipote di Alberto Sordi, che condurrà alle 20,30 Igorà tutti in piazza. Zapping, l’approfondimento delle 19,30 di Giancarlo Loquenzi, è stato tagliato di mezz’ora.

 

I padrini di questo ribaltone sono Igor De Biasio, consigliere d’amministrazione Rai d’area Lega, incarico che cumula con quello di presidente di Terna, e Francesco Pionati, il direttore dei Gr e della rete radiofonica.

 

Di Pionati si erano perse le tracce nel 2013, dopo la fine dell’esperienza parlamentare: era finito in una stanza al Rione Borgo. Lì, per dieci anni, è rimasto distaccato presso Rai Com, «alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato». In quel parcheggio dorato lo pizzicò un cronista di Repubblica nel 2016, perché la stessa Rai aveva rivelato il suo stipendio: 203mila euro l’anno. […]

RADIORAIFRANCESCO STORACE

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?