michela giraud

LA RICONOSCETE DALLE ZIZZONE? “IL MIO LATO COMICO? LO DEVO TENDERE A BADA PERCHÉ IL PERICOLO È AVERCELO ANCHE FUORI CONTESTO. A VOLTE MI RITROVO IN SITUAZIONI DOVE C'È UN GELO RISPETTO ALLE BATTUTE CHE FACCIO, PERCHÉ MAGARI LE PERSONE SI PRENDONO SUL SERIO E CREDONO SEMPRE CHE L'IRONIA SIA SINTOMO DI QUALCOSA DI SVALUTANTE. CAPITA ALLE CONVENTION IN CUI MAGARI LANCI FRASI IN CUI SEI ABITUATA AL BOATO DEL TEATRO E INVECE LÌ MAGARI RESTANO IMMOBILI”. DI CHI SI TRATTA?

Da ansa.it

michela giraud

In attesa di girare, dopo Flaminia, il secondo film ("non vedo l'ora"), Michela Giraud continua la marcia trionfale per l'Italia con sold out a teatro del tour "Mi hanno gettata in mezzo ai lupi e non ne sono uscita capobranco" che, partito a novembre da Padova, sta toccando tutta l'Italia con Bologna, Firenze, Napoli, Torino, Milano, Trento e molte altre città, incluse alcune estere, 28 date targate Vivo Concerto.

 

Si chiuderà con un gran finale il 10 settembre alla cavea dell'Auditorium Parco della Musica a Roma, in cui avrà anche molti ospiti sul palco.

 

 Sarà un modo per festeggiare i primi dieci anni di un percorso, fatto di tanta gavetta e soddisfazioni, per quella che è la comica più dirompente della sua generazione.

 

    Giraud è una delle non molte comiche: si fa fatica ad affermarsi al femminile nella comicità? "Sento tante cose intorno, negative, e non mi interessano, faccio quello che mi piace fare, il resto è brusio". Cognome francese ma romana di nascita e formazione, Giraud è la regina delle stand up comedy ed è in quel tipo di spettacolo, interattivo con il pubblico, pronto ad orientare le battute oltre che ad affrontare monologhi, che si è affermata.

 

    Il suo lato comico schizza da tutti i pori, "sì ma lo devo tenere a bada - risponde in un'intervista all'ANSA - perché il pericolo è avercelo anche fuori contesto. Dai per scontata la tua realtà in cui l'ironia non è solo concessa, ma contemplata e voluta, invece a volte mi ritrovo in situazioni dove c'è un gelo rispetto alle battute che faccio, perché magari le persone si prendono sul serio e credono sempre che l'ironia sia sintomo di qualcosa di svalutante. Capita alle convention in cui magari lanci frasi in cui sei abituata al boato del teatro e invece lì magari restano immobili. Insomma il contesto è tutto e questo vale anche per la comicità".

michela giraud

    La comicità è una cifra del suo carattere, anche a casa nel privato o è vero lo stereotipo del comico triste in famiglia? "La comicità è un modo per scappare a lati di se stessi che non piacciono, una reazione. Il contrario è la depressione. I comici in genere sono persone molto sensibili, ci vuole sensibilità nella cattiveria, si preoccupano di tante cose e sono un po' pesanti. Vorrei dire di no, ma io quando sono pesante, sono pesante davvero e questo mi spiace ma non posso farci niente".

 

michela giraud (2)

    Alla comicità live, alla stand up comedy, ha associato la tv (Verità, lo giuro! il docu-film su Netflix) e anche un primo film da regista e attrice, Flaminia, collegato ad un suo vissuto familiare. In che rapporto è con il cinema? "Mi permette di esplorare una parte più emotiva che spesso è un po' celata dalla comicità.

 

Tutto quello che comprende l'innamoramento, l'attrazione ma anche il tragico deve essere sempre un po' mascherato, perché la gente alla stand up comedy viene per ridere e quindi anche se vuoi parlare di una delusione d'amore, una depressione, devi sempre coglierne il lato comico. Bello, ma se tu vuoi affondare, far vedere la tua realtà per quella che è, il cinema è una grande opportunità e io sono stata grata e spero di proseguire".

 

michela giraud 1

    Una Michela Giraud più vera quella del film? "Una Michela che... oddio certo che parlare in terza persona se non hai conquistato la Gallia forse non è il caso! Insomma, ho avuto modo di far vedere un altro lato che con la comicità non è richiesto, non è interessante e sono stata contenta di averlo potuto fare, si ride ma c'è una parte emotiva forte".

 

    Giraud è stata in giuria a Cortinametraggio, "una bella esperienza decisamente. Io per anni ho presentato il Roma Creative Contest, sono cintura nera di corti! Ho visto una quantità di corti incredibile e trovo che sia un formidabile mezzo per consentire di fare le prove ai registi e agli attori del domani. Mi ricordo che uno dei primi premi è stato dato ad Alessandro Borghi, dunque sono palestre che funzionano".

maria cenci michela giraud foto di bacco

 

    Tra il tour e il cinema c'è anche la webserie interamente girata con l'intelligenza artificiale: I'm Not a Robot, "realizzata dal collettivo satirico Educazione Cinica con Enrico Nocera insieme a Edoardo Scognamiglio e Alessandro Palminiello".

stefano rapone michela giraudmichela giraud ferrosaverio raimondo michela giraudmichela giraud rita abela ferro2michela giraud serena dandini ferro

  

michela giraudmichela giraud fabrizio biggio ferromichela giraud (3)

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?