
LA ROMA DEI GIUSTI – QUEST’ANNO IL ROME FILM FEST, STRETTO TRA VENEZIA, DOVE TUTTI VOGLIONO ANDARE, E TORINO, DOVE NESSUNO HA GRAN VOGLIA DI ANDARE, È STRACOLMO A DISMISURA DI FILM. DA “ANNA”, IN CUI MONICA GUERRITORE INTERPRETA ANNA MAGNANI A “IL GRANDE BOCCIA”, SUL MITICO PRODUTTORE DI FILM DI SERIE B TANIO BOCCIA; DAL “DRACULA” DI LUC BESSON A “LA VITA VA COSÌ” DI RICCARDO MILANI CON VIRGINIA RAFFAELE, CHE APRIRÀ IL FESTIVAL – C’È UNA MASSA INCREDIBILE DI DOCUMENTARI E ANCHE SERIE, COME IL “SANDOKAN” CON CAN YAMAN O L’ULTIMA STAGIONE DI “VITA DA CARLO” – SARÀ DIFFICILE SEGUIRE TUTTO, ANDRÒ UN PO’ ALLA ‘NDOCOJOCOJO... – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
rome film fest - festa del cinema di roma
Stavolta al Festival di Roma, che una volta si chiamava Festa del Cinema di Roma e ora Roma Film Fest, 20° edizione, la terza sotto la direzione di Paola Malanga, e la seconda sotto la presidenza di Salvo Nastasi, c’è davvero di tutto.
Da “Anna”, il film di Monica Guerritore dove interpreta Anna Magnani in quella notte del 1956 quando vinse l’Oscar e passeggiava nervosa per le strade di Roma, a “Il grande Boccia”, ultimo film prodotto da Galliano Juso, diretto da Karen Di Porto sul mitico produttore di film di serie B Tanio Boccia, interpretato da Ricky Memphis, dal “Dracula” di Luc Besson con Caleb Landry Jones, Zoe Bleu e Matilda De Angelis, purtroppo è stato un flop in Francia, a “La vita va così” di Riccardo Milani con Virginia Raffaele, che aprirà il festival con la speranza di un lancio alla “C’è ancora domani”.
anna magnani interpreta anna magnani
Da “Illusione” di Francesca Archibugi con Jasmine Trinca e Michele Riondino che indagano sulla brutta morte di una ragazza di sedici anni, a “Cinque secondi” di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea e Galatea Bellugi.
Da “Hedda”, rilettura della “Hedda Gabler” di Ibsen da parte della talentuosa Nia da Costa con Tessa Thompson al curioso “Good Boy” del polacco Jan Komasa con Stephen Graham, Andrea Riseborough e Anson Boon.
O opere prime importanti, come “California Schemin’” di James MacAvoy su un duo di rapper scozzesi con forte accento locale, che si travestono da rapper americani per sfondare, o “Breve storia d’amore”, primo film diretto da Ludovica Rampoldi, sceneggiatrice di film e serie importanti (“Il traditore”, 1992”, “Gomorra – la serie”), con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Valeria Golino, Andrea Carpenzano.
la vita va cosi di riccardo milani
Non mancheranno, lo sapete già, tutte le nostre star, da Valeria Bruni Tedeschi a Valeria Golino, da Matilda De Angelis a Riccardo Scamarcio. C’è anche un film con Edoardo Leo e Teresa Saponangelo, “Per te”, presentato assieme a Alice in città.
Non saranno anteprime, ma sarà un piacere vedere a Roma film importanti di altri festival come “Hamnet” di Chloe Zhao con Jessie Buckley, Paul Mescal, in odore di Oscar, “Die My Love” di Lynne Ramsay con Jennifer Lawrence e Sissy Spacek, il bellissimo “O agente segreto” di Kleber Mendonça Filho, “Eddington” di Ari Aster con Joaquin Phoenix, Emma Stone e Pedro Pascal, il recente “Leibniz” di Edgar Reitz.
carlo verdone - vita da carlo 4
Quest’anno il Rome Film Fest, fin troppo stretto tra Venezia, dove tutti vogliono andare ma non prendono tutti, e Torino, dove nessuno ha gran voglia di andare, ma qualcuno dovrà pur andare, è stracolmo a dismisura di film. Soprattutto italiani. C’è una massa incredibile di documentari. Da “Pontifex. Un ponte tra la misericordia e la speranza” diretto da Daniel Ciprì (dopo “Roma santa e dannata”), con intervista a monsignor Fisichella a “Le mille luci di Antonello Falqui”, il documentario di Fabrizio Corallo sul grande regista degli show del sabato sera, Antonello Falqui.
illusione di francesca archibugi
Da “Bombolo core de Roma” di Stefano Calvagna, che penso imperdibile, e “Enzo Cannavale” di Mario Sesti, prodotto dai figli dell’attore, a quello più stracult di Michele Masneri sul suo modello di vita Arbasino, “Stile Alberto”, a quello più nobile su Rossellini, “Roberto Rossellini, più di una vita” diretto da Ilaria de Laurentis, Andrea Paolo Masa e Raffaele Brunetti con una parte fiction dove Sergio Castellitto che fa Rossellini e Kasia Smutniak fa Ingrid Bergman.
Nick Vivarelli e Fabrizio Laurenti, grazie alla riscoperta di una serie di filmati in superotto, in “Sergio e Mirta” sono riusciti a ricostruire la vita e l’amore fra Sergio Corbucci e la sua prima moglie, Mirta, negli anni ’50, prima dell’arrivo di Nori Corbucci, che nel frattempo è morta (mentre Mirta è viva). Ma hanno ritrovato anche parecchi backstages dei film diretti da Corbucci proprio agli esordi.
Ci sono anche serie, come il “Sandokan” con Can Yaman, o l’ultima stagione di “Vita da Carlo” di e con Carlo Verdone. O “La preside” di Luca Miniero con Luisa Ranieri. O “Mrs Playmen” di Riccardo Donna con Carolina Crescentini nel ruolo di Adelina Tattilo.
Divisi in tante sezioni, Progressive Cinema vede anche il concorso e una giuria, il presidente è Paola Cortellesi, Freestyle è quella più sbarazzina, Grand Public quella dei film da prima serata, ecc., vi dico subito che non sarà facile seguire tutti i film presentati al Rome Film Fest.
Andrò un po’ alla ‘ndocojocojo vedendo quello che potrò. Certo che “Bombolo, core de Roma” e “Il grande Boccia” saranno proiezioni imperdibili. Credo anche che a Galliano Juso e alle sue idee anche innovative sul cinema andrebbe intitolato qualcosa, almeno la poltrona del bar dove durante la Festa sedeva sempre per fare chiacchiere con gli amici.
sergio rubini carlo verdone - vita da carlo 4
paola malanga foto di bacco
la vita va cosi di riccardo milani