vasco rossi

VASCO SI FA IN QUATTRO! STASERA IL PRIMO DEI 4 CONCERTI ROMANI: “SPRINGSTEEN PER RIEMPIRE 4 VOLTE UNO STADIO DEVE CANTARE VICINO A CASA SUA - SOGNO SEMPRE UNA VITA ALLA STEVE MCQUEEN MA LA MIA STORIA VERA ASSOMIGLIA ALLA FAVOLA DI CENERENTOLA”

Marco Molendini per “Il Messaggero”

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

 

Come un papa, un papa del rock: Vasco si affaccia dal balcone e saluta i fans che bloccano via del Tritone, lanciando autografi. La sua estate romana comincia così, da una visita al Messaggero, sotto il sole finalmente caldo di giugno. «Roma per noi che veniamo dalla provincia... è un' idea come un' altra» intona, citando Paolo Conte e la sua Genova per noi.

 

VASCO ROSSI AL MESSAGGEROVASCO ROSSI AL MESSAGGERO

«Sarà una città caotica, ma è talmente bella» commenta, poi aggiunge un altro accenno musicale, Vasco, Roma nun fa la stupida stasera, pensando al debutto all' Olimpico fra poche ore con il suo concerto heavy oriented perché, dice, «questa è una scelta naturale per chi fa rock da una vita. Il rock è un linguaggio molte potente, in grado di comunicare sensazioni forti». E' qui, sostiene, il segreto del suo infinito successo extralarge che gli permette di accumulare, da ventisei anni, stadi su stadi.
 

vasco rossi nella sede del messaggero  9vasco rossi nella sede del messaggero 9

Questa è la sua capacità di dare peso e forza alle parole: «Sono la cosa più importante. La musica è solo la colonna sonora. Quando sono sul palco ritorno allo spirito con cui ho scritto le mie canzoni e le parole mi rivengono in mente automaticamente e spontaneamente. Come se le rivivessi».

 

vasco rossi nella sede del messaggero  7vasco rossi nella sede del messaggero 7

Ma il successo non sempre arriva subito. E non è stato così neppure per lui. «A 11 anni già pensavo di essere un cantante famoso - racconta -. Avevo vinto uno di quei concorsi di paese per bambini a cui ti portano le mamme mettendoti il vestitino della festa. Cantavo Violino tzigano. E' cominciata così la mia carriera.
 

 

Anzi, un po' prima, quando la domenica sempre mia madre mi metteva sul tavolo da pranzo e mi faceva cantare le canzoni di Sanremo che avevo imparato a memoria. Il tavolo da pranzo è stato il mio primo palcoscenico». Poi, quando aveva 17 anni, ha cominciato a scrivere le prime canzoni.

vasco rossi nella sede del messaggero  6vasco rossi nella sede del messaggero 6

 

«Pensavo che sarebbe stato quello il mio futuro. Sono state due persone a spingermi sul palco e a iniziare questa avventura: Bibi Ballandi, il mio primo impresario, e Gaetano Curreri. E' stato Bibi a portarmi per la prima volta in televisione, ospite dell' Altra domenica di Renzo Arbore che dava spazio a nuovi artisti».
 

Poi ha dovuto camminare parecchio per diventare il Vasco Rossi di oggi, dominatore assoluto del rock all' italiana: «Il mio collega Bruce Springsteen per fare quattro volte uno stadio lo deve fare vicino a casa sua. E per noi italiani, fino agli anni 80, c' era spazio solo nelle balere. Poi, quando si facevano i primi stadi, al massimo si andava in curva» ricorda.

VASCO ROSSI A CASA PANNELLAVASCO ROSSI A CASA PANNELLA

 

Oggi è una superstar senza paragoni. «La celebrità ha aspetti complicati - ammette -. Quando esco tutti mi conoscono, però una volta uscivo e mi insultavano. Certo, tutti mi guardano, mi fissano e la prima sensazione istintiva è chiedersi, ho qualcosa che non va? Sono un timido, così esco solo quando sono convinto, sennò sto a casa». Ma a casa, in fondo, ci resta poco: «Devo avere sempre qualcosa da fare, se non ho un progetto vado in crisi».

SPRINGSTEENSPRINGSTEEN

 

E per il futuro il progetto c' è già, l' anno prossimo Vasco festeggerà i 40 anni dal primo disco con un concerto a Modena: «Vedremo dove sarò il prossimo anno.
Per ora siamo solo a 39 anni» scherza. Ma i tempi del fatalismo, della vita alla Steve McQueen sono ormai passati: «Stavo morendo per un problema che non si riusciva a risolvere. Colpa di un batterio.

STEVE McQUEEN 4STEVE McQUEEN 4

 

VASCO ROSSIVASCO ROSSI

Sono guarito e il medico mi ha imposto regole precise: o muori o continui». Vasco ha continuato e La vita spericolata è finita: «Ma anche allora era un sogno, quello di vivere alla Steve McQueen. Come oggi. La mia storia vera assomiglia piuttosto alla favola di Cenerentola. Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. E' stata straordinaria. E mi piacerebbe raccontarla».
 

VASCO ROSSI PANNELLA 10VASCO ROSSI PANNELLA 10

Intanto stasera all' Olimpico canterà il suo concerto in 33 canzoni: «Sono tante, lo so, ma c' è sempre difficoltà a scegliere quali pezzi lasciare fuori. Ma così funziona bene. Per me è sempre così, il problema prima è partire, poi diventa difficile fermarsi».

vasco rossi nella sede del messaggero  4vasco rossi nella sede del messaggero 4vasco rossi nella sede del messaggero  15vasco rossi nella sede del messaggero 15vasco rossi nella sede del messaggero  13vasco rossi nella sede del messaggero 13vasco rossi nella sede del messaggero  2vasco rossi nella sede del messaggero 2vasco rossi nella sede del messaggero  14vasco rossi nella sede del messaggero 14vasco rossi nella sede del messaggero  8vasco rossi nella sede del messaggero 8vasco rossi nella sede del messaggero  10vasco rossi nella sede del messaggero 10vasco rossi nella sede del messaggero  12vasco rossi nella sede del messaggero 12vasco rossi nella sede del messaggero  1vasco rossi nella sede del messaggero 1vasco rossi nella sede del messaggero  11vasco rossi nella sede del messaggero 11vasco rossi nella sede del messaggero  5vasco rossi nella sede del messaggero 5vasco rossi nella sede del messaggero  3vasco rossi nella sede del messaggero 3

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO