mick jagger

IL SEGRETO PER ARRIVARE A 80 ANNI COME MICK JAGGER? DROGA, SESSO E ROCK’N ROLL. SEMBRAVA UN CANDIDATO NATURALE AL CLUB DEI 27, LE STAR MORTE A QUELL’ETÀ, TRAVOLTE DAGLI ECCESSI, E INVECE IL FRONTMAN DEGLI STONES (RUGHE A PARTE) SEMBRA AVER TROVATO L’ELISIR DI LUNGA GIOVINEZZA – BALLA, VA IN PALESTRA, SCOPA. OTTO FIGLI DA OTTO DONNE DIVERSE, UN DEBOLE PER LE TOP MODEL E GRANDI CHIAVATE ANCHE CON DUE MEMBRI DEGLI STONES E BOWIE. ORA È IN ARRIVO UN NUOVO ALBUM DEI ROLLING STONES… - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Andrea Laffranchi per  https://www.corriere.it/sette

 

mick jagger fotografato da david bailey

Il rock è nato con dentro il mito dell’eterna giovinezza. La rottura che portò nella musica e nella società – anticipando la rivoluzione giovanile del Sessantotto – si basava proprio sull’anagrafe. Noi, giovani, e voi, i vecchi o i bambini. C’erano gli Who che in My Generation cantavano “I hope I die before I get old”, spero di morire prima di invecchiare.

 

«Quella canzone non parlava tanto di età, quanto di creare un confine tra una generazione e l’altra. Quella frase era il modo per dire “non voglio essere come voi”», ha spiegato Pete Townshend, il chitarrista del gruppo inglese. E chissà cosa pensava Paul McCartney quando, in epoca Beatles, vedeva così lontano il traguardo dei 64 anni – oggi manco in pensione si può andare a quell’età – in When I’m Sixy-Four, quando avrò 64 anni: i capelli non li ha persi e non credo passi il tempo a strappare erbacce nel giardino come si era immaginato nel testo di quella canzone.

 

 

mick jagger melanie hamrick 3

E allora buon compleanno con cifra tonda, ne fa 80 il 26 luglio, a Mick Jagger. Anche lui ci era cascato nella celebrazione dell’eterna giovinezza. Era 1975, aveva 31 anni: «Preferirei essere morto che cantare Satisfaction a 45 anni» disse in un’intervista al magazine americano People. «Potevo sbagliarmi più di così? – scrisse nell’autobiografia della band, Rolling Stones 50, per il mezzo secolo di carriera. «Man mano che i decenni rotolavano via abbiamo continuato a fare quello che più di ogni altra cosa ci piace fare: suonare dal vivo e offrire un grande spettacolo».

 

ringo starr mick jagger

Secondo le statistiche dei fan quel brano iconico l’ha cantato altre 793 volte da allora, quel crescendo con una nemmeno troppo implicita venatura sessuale è un cardine dei loro concerti, compreso quello della scorsa estate a San Siro. Show che ha fatto morire di invidia i 56 mila presenti nello stadio milanese. Con quasi un’ora di show nelle gambe e nei polmoni, Mick ha impressionato tutti facendosi la passerella del palco di corsa durante un’infuocata versione di Miss You. Come se non bastasse per stupire, solo la settimana prima era risultato positivo al covid, che ha fiaccato fisici più giovani. Le rughe gli segnano il volto, non come al suo compagno di avventura Keith Richards che ha una faccia solcata dagli anni come il Grand Canyon, ma vorrei essere così io a 54 anni…

 

mick jagger

Quello che colpisce di Jagger è che, più di altri suoi colleghi finiti male, sembrava un candidato naturale al club dei 27, le star morte a quell’età, travolte dagli eccessi, come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Cobain o Amy Winehouse. O forse ce l’ha solo fatto credere. «Faresti uscire tua sorella con uno dei Rolling Stones?»: questo titolo, suggerito dal loro geniale manager Andrew Oldham al Melody Maker per un articolo che uscì nel 1964, trasformò i Rolling Stones nei rivali dei troppo puliti Beatles, assegnando loro la casella dei bad boy della musica. E visto che il rock allora era considerato la musica del diavolo, figuriamoci l’effetto… Ne hanno poi combinate, ma la sensazione è che Mick a differenza di Keith che è rimasto un personaggio fuori dalle regole (ha confessato di essersi pippato pochi anni fa le ceneri del padre), attorno al mezzo del cammin di nostra vita il festeggiato si sia dato una regolata. Altro che Glimmer Twins come vennero soprannominati a metà degli Anni 70.

 

mick jagger 3

 

In palestra

Dietro la forma di Mick c’è sicuramente la benedizione del Dna, ma anche tanta preparazione fisica che arriva forse da un’attitudine familiare: papà Jagger era un’insegnante di educazione fisica. «Sei settimane di allenamento prima ancora che iniziamo a fare le prove. E poi ballo e faccio palestra ogni giorno della settimana. Non mi piace molto, ma bisogna farlo», ha dichiarato l’anno scorso il frontman. Quando vennero a suonare sotto le mura di Lucca nel 2017, il camerino di Jagger aveva il nome in codice “Workout”, ovvero allenamento (quello di Keith era Camp X Ray, Ron Wood aveva scelto Recovery e Charlie Watts si accomodava al Cotton club), e un pavimento ricoperto di erba sintetica per potersi riscaldare. Nel rider, il documento con le richieste della band, era specificato che fosse almeno di dieci metri per tre.

 

 

 

(…)

nozze mick e bianca jagger (2)

Simbolo della controcultura e non solo del rock Anni 60, icona immortalata da Andy Warhol (e con il resto della band pure nei Simpson), accettato dall’establishment con l’onorificenza di “sir” nel 2002, nel corso della sua vita Mick ha anche dato da lavorare ai magazine di gossip: qualche incidente con la giustizia per possesso di droga, otto figli da cinque donne diverse, un debole per top model come Jerry Hall, Carla Bruni e Luciana Gimenez, stiliste come L’Wren Scott (morta sucida nel 2014), conigliette di Playboy come Bebe Buell o colleghe come Marianne Faithfull a cui regalò, e il titolo dice tutto, Sister Morphine.

mick jagger keith richards 6

 

Lui e la band non si fermano. È in arrivo un nuovo album e chissà se ci saranno altri concerti, l’ennesimo “ultimo tour” che però loro mai hanno annunciato e mai annunceranno. Ci sono sempre, il rock è cresciuto e invecchiato sulla faccia e sulla bocca di Mick. La mancanza la sentiremo dopo.

jann wenner con bono vox, mick jagger e bruce springsteenmick jagger keith richards copiai rolling stones con mick taylormick jagger keith richards 5MICK JAGGER CON LA PRINCIPESSA MARGARET david bowie mick jaggerMICK JAGGERmick jaggermick jagger e i figli 1mick jagger jerry hall 3mick jagger jerry hall 5jimi hendrix mick jaggermick jagger mick taylor 4

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”