mussolini curti

"SEMBRAVA UNA BELVA IN GABBIA" - RITROVATI I DIARI DELL'UOMO CHE SCORTÒ E SORVEGLIO’ BENITO MUSSOLINI NELLE SETTIMANE SEGUENTI ALLA SUA DEPOSIZIONE - IL MARESCIALLO CURTI SCRISSE TUTTO NEI SUOI QUADERNI “DURANTE LA SUA PERMANENZA A LA MADDALENA BADOGLIO CONSENTE A MUSSOLINI DI RICEVERE DONI CHE ARRIVANO DA HITLER E DA GÖRING”. SULLO SFONDO LA PREOCCUPAZIONE MAGGIORE È QUELLA CHE IL PRIGIONIERO POSSA FINIRE IN MANO TEDESCA O ANGLOAMERICANA. “GLI ORDINI DI ROMA SONO DI NON LASCIARLO CADER VIVO: GLI SI SCARICA LA PISTOLA ADDOSSO E LO SI SPEGNE!”

Estratto dell'articolo di Andrea Parodi per “la Stampa”

 

benito mussolini a torso nudo

Osservatelo mentre passeggia sulla terrazza con lo sguardo truce. In quell'animo non vi è dignità, in quel cuore non vi è umanità. Sembra una belva in gabbia». Parole che descrivono Benito Mussolini, da pochi giorni deposto a seguito del suo arresto, il 25 luglio 1943.

 

La terrazza è quella di Villa Webber, all'isola della Maddalena, dove per venti giorni, dal 7 al 28 agosto, Mussolini viene rinchiuso prima del trasferimento al Gran Sasso.

 

A scrivere queste parole, lucide, è un testimone d'eccezione. L'autore è Edoardo Curti, un maresciallo dei Carabinieri Reali scelto dagli Alti Comandi per la missione più importante della sua vita: scortare e sorvegliare l'ex Duce nelle settimane immediatamente seguenti alla sua deposizione. Parole che emergono da un diario, casualmente riscoperto dai due figli solamente quindici anni fa, che sta per essere pubblicato da Edizioni Remedios, piccola casa editrice di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove Curti andrà a vivere dopo la guerra, al comando della locale stazione dei Carabinieri.

 

maresciallo curti

(...)

Da due anni Edoardo Curti, che nel 1943 ha 43 anni, si trova a Roma in missione con scopi investigativi per conto del Comando Generale dei Carabinieri Reali.

 

Quel 27 luglio viene scelto come uno degli uomini di fiducia per la missione. Mussolini viene portato prima in auto a Gaeta, poi in nave a Ponza, e da lì, sempre via mare, a La Maddalena, in Sardegna, per la sua permanenza più lunga, prima che un idrovolante lo trasporti «in continente», con destinazione Gran Sasso.

 

benito mussolini con il borsalino

«È probabile che mio padre – spiega Graziano, l'altro figlio – abbia sentito la necessità, in quei giorni, di scrivere un diario, ben conscio di essere testimone di un momento di grande importanza, non solo per la sua vita professionale».

 

Dettagli che hanno colpito soprattutto la professoressa Giovanna Sotgiu, storica della Maddalena, che ha ritrovato passaggi di estrema importanza. «Per esempio, viene descritto per la prima volta il numero della scorta di Mussolini – spiega Sotgiu – composta da 70 carabinieri e 30 metropolitani». Ma anche incroci di testimonianze che la convincono sulla bontà del racconto di Curti: «Vengono citate le diverse visite di don Salvatore Capula, dettagli che coincidono con la versione del prelato».

 

Don Capula è il parroco della Maddalena negli anni della guerra. Viene chiamato da Mussolini per il supporto religioso, compresa la Messa officiata in ricordo del figlio Bruno, morto esattamente due anni prima in un incidente aereo. Celebrazione a cui lo stesso Curti partecipa, descrivendola nel diario. Sotgiu è tra i pochi ad aver avuto accesso alle carte di don Capula, custodite ancora oggi in un luogo segreto per sua specifica richiesta.

maresciallo curti diari

 

Durante il periodo della Maddalena, Mussolini è ospitato in località Padule, all'interno di Villa Webber, residenza ottocentesca di James Phillipps Webber, un ricco inglese che la costruisce in un improbabile stile moresco-italiano come propria abitazione per gli ultimi anni della sua vita. Risulta essere in cattive condizioni già all'epoca, oggi si trova in uno stato di completo abbandono.

 

Qui l'ex Duce (che Curti spesso paragona a Napoleone, per il comune destino di essere confinato in un'isola dopo la destituzione) viene spesso apostrofato con considerazioni personali. «Curti è un uomo che conosce bene il suo tempo ed è in grado di valutare i suoi contemporanei sulla base dei loro comportamenti – spiega Sotgiu -; profondamente negativa è la valutazione sulla impreparazione mostrata dalle autorità in tutta la vicenda dei trasferimenti di Mussolini».

benito mussolini

 

 

Nel diario più volte esprime la sua contrarietà su quelle scelte. Si chiede perché scegliere Ponza (dove racconta esserci «solo due vecchie mitragliatrici» a difendere l'intera isola), ma nutre riserve anche sulla Maddalena. Dal diario di Curti emerge anche un altro dato, inedito, sottolineato dalla professoressa Sotgiu: «Durante la sua permanenza a Maddalena Badoglio consente a Mussolini di ricevere doni che arrivano da Adolf Hitler e da Hermann Göring – conclude -; Hitler lo omaggia di 22 volumi di opere di Friedrich Nietzsche, mentre Göring gli farà recapitare un busto dell'imperatore Federico II di Prussia».

 

Sullo sfondo la preoccupazione maggiore è quella che il celebre prigioniero possa finire in mano tedesca o angloamericana. «Sarebbe un'onta incancellabile per l'Italia», dice. Precisa anche quale sia l'estremo comando superiore che gli viene impartito: «Gli ordini di Roma sono di non lasciarlo cader vivo e, in ogni caso, meglio lascialo cadere in mano inglese che tedesca: gli si scarica la pistola addosso e lo si spegne!».

ciano, ribbentrop, hitler, mussolini

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO