luca barbareschi giuseppe conte silvia romano

“GLI IMPRENDITORI NON SANNO COME PAGARE I DIPENDENTI E SPENDIAMO 4 MILIONI PER QUESTA FANCIULLA” – LUCA BARBARESCHI A “ITALIANI CORAGGIOSI”: “APPENA È SCESA DALL’AEREO HA DICHIARATO DI ESSERE ISLAMICA E CHE TORNERÀ LÀ. QUINDI FINANZIAMO I TERRORISTI” – “GLI ITALIANI SONO STATI TRATTATI COME DEFICIENTI. IL PROBLEMA PIÙ GROSSO È CHE ABBIAMO UN PREMIER CHE NON È ADATTO E NON È CAPACE”

 

 

 

 

Da “Italiani Coraggiosi”

 

Luca Barbareschi, qual è secondo lei una figura di italiano coraggioso della storia?

luca barbareschi a italiani coraggiosi

Ho l'imbarazzo della scelta nel senso che, contrariamente alla narrazione terribile, cattocomunista e pietista che ci presenta come un paese di servi, invece siamo un Paese pieno di persone coraggiose e forti.

 

Io dedicherei il primato a chi ha fatto la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale, a quelli che hanno combattuto, come mio padre e mio nonno e tutti i loro compagni di battaglia. Gente che usciva dalla trincea nella prima guerra mondiale, e alla fine l'hanno vinta, sarebbe una bella metafora per oggi, no? Invece di stare fermi in trincea ad aspettare, si esce come hanno fatto loro. […]

 

Oggi chi è, secondo lei, un italiano coraggioso?

BARBARESCHI IN DOLCEROMA

Ma sono tutti i lavoratori che subiscono le fesserie, in questo momento, di un governo di incapaci terribili. Quelli dell’uno vale uno… E’ stata la dimostrazione che un analfabeta non può diventare un ministro di qualsiasi dicastero.  […] Quando uno non si sente rappresentato, quando uno è su un pullman guidato da un cieco, ci vuole un grande coraggio per stare seduti e sperare che il pullman non vada in un burrone e rassicurare i propri figli ogni mattina. Gli italiani in questo momento sono molto coraggiosi anzi sono fin troppo pazienti secondo me

 

emmanuelle seigner luca barbareschi foto di bacco

E Barbareschi è un italiano coraggioso?

Io sono un incosciente, più che coraggioso perché solo un sognatore poteva mettere sette milioni per comprare un teatro, anzi due teatri, e altri sette per rimetterlo a norma. Questo è un teatro che prendeva soldi dallo Stato quando era fuori norma, non appena io l'ho messo a norma lo Stato mi ha punito. Il ministro Franceschini, non appena ha saputo che ho comprato il teatro Eliseo, ha incominciato a farmi guerra, una guerra che dura da 4 anni.

 

dario franceschini con la mascherina 2

Io sono stato un sognatore, e lo sono tutt’ora, ho fatto una restituzione affettiva alla città con coraggio e ancora oggi ci credo, ci credono molti miei collaboratori che sono in telelavoro. Credo che questa sia la prova che lo Stato spesso è inutile, no? […]

Platea teatro Eliseo

Se Franceschini farà morire l'Eliseo, andrà incriminato per genocidio culturale, sarà il responsabile della morte del luogo in cui Di Vittorio ha fatto nascere la CGIL, Pannunzio il pensiero liberale, Stravinskij ha diretto l'Uccello di Fuoco, De Chirico presentava i suoi quadri, Berlinguer ha fatto i suoi primi discorsi.

 

luca barbareschi a italiani coraggiosi 4

La chiusura potrebbe riguardare tanti luoghi di cultura, nei prossimi mesi.

coronavirus Italia

C'è una totale miopia, una totale non attenzione sul mondo della cultura, […] In Italia non c’è alcun progetto. Abbiamo un pensiero museale sulla cultura. Ci si fa le foto davanti al Colosseo, davanti ai monumenti cose fatte 2000 anni fa, per cui del tutto irrilevanti per la proattività di quello che può essere il pensiero culturale da qui ai prossimi 500 anni.  Venezia progettò la cultura dei prossimi 500 anni invece noi ci facciamo fotografare, facciamo della pornografia comunicativa, facendo dei selfie davanti a dei monumenti che ci guardano, come diceva Tomasi da Lampedusa, come fantasmi muti. […] Dobbiamo ripartire dalla formazione e dalla cultura. Non facendo questo noi stiamo uccidendo definitivamente la narrazione del nostro paese che è fatta da un rapporto con i nostri grandi eroi della storia, dell'imprenditoria, dello sport.

luca barbareschi a italiani coraggiosi 5

 

Secondo lei le scuole devono riaprire subito?

luca barbareschi a che tempo che fa 3

Guardi io ho una teoria molto coraggiosa. Io sono pronto, e lo dichiaro continuo a dirlo, a morire di coronavirus piuttosto che a vedere morire di fame i miei figli. Sono un soggetto a rischio, sto per compiere 64 anni, mi fa molto ridere, ma sono fra gli anziani da tutelare, anche se non mi sento anziano proprio per nulla. Ho voglia di combattere, come mio nonno che usciva dalla trincea nella prima guerra mondiale, rischiando di prendere i proiettili. Io sono pronto a ricominciare ad aprire tutto.

 

emmanuelle seigner luca barbareschi morgane polanski foto di baccoroman polanski sul set di j'accuse

Credo che i numeri veri di questa pandemia siano infinitamente inferiori a quelli di altre malattie. […] La possibilità che io muoia di coronavirus sono ancora inferiori a quelle di morire per incidente domestico. Sono molto più a rischio a casa, soprattutto alla mia età, ed essendo uno che notoriamente inciampa. […] Io sono per riaprire anche con una certa incoscienza, in certi casi. […] Io ho avuto un morto in casa, la mamma di mia moglie è morta, per cui non appartengo ai cospirazionisti che dicono <non c’è niente>. Ci sono dei rischi, però mettere in ginocchio l'economia, secondo me, fa parte di un piano molto raffinato che ci porterà ad essere solo più servi e più schiavi.

j'accuse di roman polanski 4

 

ITALIA QUARANTENA COLOSSEO ROMA CORONAVIRUS

Lei ha lavorato con Roman Polanski di recente, tra l’altro su un film dedicato all’affaire Dreyfus. Parla, anche, di un uomo recluso ingiustamente. Anche gli italiani sono stati e in parte sono ancora reclusi ingiustamente?

Gli italiani sono stati trattati come dei deficienti, cioè come persone incapaci di intendere e volere, sono stati presi in giro, vengono tutt'ora presi in giro. Ci raccontano che sono arrivati i soldi, che le banche stando dando i soldi. Io ho 300 dipendenti e non arriva nessuna cassa integrazione, le banche non danno i soldi perché rischiano una denuncia per frode perché il decreto, essendo stato scritto male, ha messo in difficoltà anche le banche. Dunque io non so come poter pagare i dipendente né lo stato li ha pagati.

luca barbareschi a italiani coraggiosi 1SILVIA ROMANO E GIUSEPPE CONTE

Adesso è arrivata questa fanciulla dall'Africa che c'è costata €4 milioni […] Appena è scesa dall'aereo di un volo privato ha dichiarato di essere islamica e che tornerà subito là. Quindi finanziamo i terroristi, come abbiamo fatto già in passato.

roman polanski

 

Da uomo di teatro, come valuta il modo in cui si è comportato il premier Conte? Si è voluto prendere un ruolo da protagonista…

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Sai, io posso fare anche Amleto però se non reggo il coturno, cioè non reggo bene il ruolo… Berlusconi me lo spiegò molto bene: se io lo mando in televisione o lo metto su una copertina per 100 volte di fila, chiunque è una star. Infatti diventarono star Columbro, Gerry Scotty, chiunque perché il popolo si affeziona. Io stesso sono diventato famoso non per aver tradotto Mamet, Shepard eccetera, ma per aver fatto "C'eravamo tanto amati". Non certo per i film, forse un po’ per le fiction, ma non certo per il teatro. […]

 

"C'eravamo tanto amati" però non va rinnegato. Fu una cosa…

LUCA BARBARESCHI IN CANNIBAL HOLOCAUST

 

Una cosa meravigliosa! Da "Cannibal Holocaust" fino Polanski tutto mi è servito a crescere. Per me dai film di Vanzina a Polanski non c'è differenza, da ognuno ho imparato qualcosa, soprattutto a non essere snob. Tornando a Conte, il problema più grosso è che abbiamo un premier che non è adatto, che non è capace. E’ uno che pensa che la Pasqua ebraica celebri il rientro in Egitto, Dio Abbia pietà di lui, che non sa quello che dice. E’ la fuga dall'Egitto, non ha visto neanche i film con il Mar Rosso che si apre…

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINAluca barbareschi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”