zalone abatantuono lillo greg de sica

IL CINEMA DEI GIUSTI - SMALTITI I CINE-POLPETTONI DI CANNES, ARRIVANO I FILM DELLA PROSSIMA STAGIONE - ATTESISSIMI “SUBURRA” DI STEFANO SOLLIMA E “QUO VADO” DI CHECCO ZALONE - RICICCIANO PURE I CINEPANETTONI: DE SICA-GHINI CONTRO LILLO E GREG

SUBURRA - STEFANO SOLLIMASUBURRA - STEFANO SOLLIMA

Marco Giusti per Dagospia

 

Aiuto, arrivano i film della prossima stagione! Già non abbiamo smaltito quelli di questa stagione, che ci arrivano i capolavori e i polpettoni che vedremo dal prossimo settembre. Cinepanettoni più o meno freschi, commediole identiche a quelle già viste, film d’autore pronti per Venezia, film d’autore più sfigati che vedremo a Roma, anche qualche buona novità. Ma la presentazione dei listini 01 e Medusa che ho visto in questi giorni alla Casa del Cinema sono avvenimenti serissimi.

SUBURRA - STEFANO SOLLIMA SUBURRA - STEFANO SOLLIMA

 

Anche perché solo lì si possono vedere le prime immagini e le indiscrezioni sul set di certi film molto attesi. Sembrerebbe una bomba, ad esempio, Suburra di Stefano Sollima con Claudio Amendola alla Carminati e Pier Francesco Favino, targato Cattleya e 01, il film italiano più atteso della stagione, anche perché tratta di Mafia Capitale, e sarebbe un errore non presentarlo a Venezia con la scusa che è un film di genere. Come dire che non presento un film di Tarantino perché è di genere.

GENNARO NUNZIANTE E CHECCO ZALONEGENNARO NUNZIANTE E CHECCO ZALONE

 

Dopo Gomorra – La serie, Sollima è diventato il regista italiano di punta e il suo Suburra sembrerebbe proprio il noir politico che ci mancava. 01 ha presentato anche il nuovo film di Marco Bellocchio già incelofanato per Venezia, L’ultimo vampiro, con Toni Bertorelli (sarà lui il vampiro? L’ha già fatto per i Manetti in Zora la vampira), Alba Rohrwacher e altri allegri attori, mentre Medusa risponde con La promessa, opera prima di Piero Messina, assistente di Sorrentino, con Juliette Binoche, altro film che si dice già pronto per il concorso a Venezia.

 

Sguardi intensi, immagini patinate, sembra un simil-Sorrentino da festival. Ma va visto. Nulla si è visto, invece, di un altro film italiano molto atteso e molto temuto targato Taodue-Medusa, quello di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, del quale si conosce solo il titolo, Quo Vado, e l’uscita, i primi di gennaio.

Massimo Ghini e Christian De Sica in Natale a Beverly HillsMassimo Ghini e Christian De Sica in Natale a Beverly Hills

 

Tanto è bastato per far risorgere le voglie di cinepanettone dei nostri panettoni, che si scontreranno in pieno dicembre. Medusa, con produzione Wildside, distribuisce un classicissimo Vacanze di Natale in Costa Rica diretto da Neri Parenti, scritto da Brizzi e Martani con un cast che comprende Christian De Sica, Massimo Ghini, Luca Argentero, Dario Bandiera, Angela Finocchiaro e Ilaria Spada.

Lillo e Greg Lillo e Greg

 

Una vera reunion di famiglia, insomma. De Laurentiis risponde con il contro-cinepanettone di Lillo e Greg, con titolo ancora da definire. Doveva essere Natale a Gomorra, poi è diventato un meno lugubre Natale a GoGo, infine cambiato in un trashissimo Natale a GoGo… e champagne perché c’è anche Peppino Di Capri.

 

Lo dirigerà Volfango De Blasi e lo scriveranno stavolta anche li stessi Lillo e Greg. Ma la vera novità è che i comici “giovani” saranno stavolta Paolino Ruffini e Francesco Mandelli che avevano esordito al cinema proprio nei cinepanettoni di Aurelio.

Leonardo PieraccioniLeonardo Pieraccioni

 

Il film di Natale di 01 è invece Il professor Cenerentolo di e con Leonardo Pieraccioni che uscirà il 10 dicembre. Quasi tutto ambientato in carcere e girato tra Ventotene e Roma. Pieraccioni stesso ce lo presenta in un divertente filmato che lo vede tra le sbarre. Sembra divertente e c’è pure Massimo Ceccherini.

 

paolo ruffini sotto le lenzuola (82)paolo ruffini sotto le lenzuola (82)

Meno divertente sembra la prima biografia di Papa Bergoglio, Chiamatemi Francesco, girato in Argentina da Daniele Luchetti e targato Taodue-Medusa, che precede la grande battaglia fra cinema e tv dei film sulle avventure del Papa giovane, c’è pure The Young Pope di Paolo Sorrentino targato Wildside-Indigo-Sky, ricordiamo.

 

Probabile che il brutto doppiaggio da fiction non abbia aiutato il film di Luchetti, che uscirà a fine anno e andrebbe visto in spagnolo. O doppiato meglio. Andiamo sul sicuro invece con Sicario di Denis Villeneuve, fresco di Cannes, targato 01, che uscirà il 17 settembre, strepitoso poliziesco di confine messicano con Emily Blunt impavida poliziotta ingenua, Benicio Del Toro meraviglioso sicario al soldo della Cia e Josh Brolin come cinico uomo d’azione. Imperdibile. Come sarà imperdibile il nuovo film di Steven Spielberg, distribuito da Medusa, Il GGG, tratto dal celebre romanzo di Roald Dahl, ancora in lavorazione e del quale non si è vista neanche un’immagine.

 

diego abatantuonodiego abatantuono

Preghiamo solo Medusa di ripristinare il giusto titolo del libro, perché il titolo proposto è un orrore. Non si è vista un immagine purtroppo neanche del nuovo western di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, distribuito in Italia da 01, che in America si vedrà il 23 dicembre e da noi almeno due mesi dopo. Fra tante nuove commedie ci ha molto divertito una lunga sequenza di Belli di papà, nuovo film di Guido Chiesa, un tempo regista impegnato, poi supervisor dei film di Paolino Ruffini, e ora regista in proprio di film leggeri.

 

C’è un Diego Abatantuono straordinario che affronta malamente il matrimonio della figlia con un futuro genere definito da subito “coglione” interpretato con gran verve da Francesco Facchinetti. Tutti i critici presenti alla Casa del Cinema ridevano. Ma ci arriveranno anche il nuovo film di Max Bruno con Paola Cortellesi targato Lucisano-01, Gli ultimi saranno i primi, il nuovo Enrico Brignano diretto da Alessio Maria Federici, sempre targato Lucisano-01.

 

THE PILLS THE PILLS

Tra i film più innovativi ci aspettiamo molto dall’opera prima di The Pills, Mezzogiorno meno un quarto, targato Taodue-Ascent-Medusa. Gli stessi Pills, cioè Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini spiegano agli esercenti il curioso titolo. E’ un appuntamento. Quando ci vediamo domattina? A che ora?

 

Presto a mezziogiorno meno un quarto. Nulla si sa, invece, di chi distribuirà il nuovo film di Luca Guadagnino, A Bigger Splash, grossa produzione franco-americano con cast strepitoso, Margo Robbie, Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schonaerts, Dakota Johnson e Corrado Guzzanti, che uscirà in America targato Fox Searchlights. Forse Lucky Red. Probabilmente andrà a Venezia e a Toronto.

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...