STATERA: “BISIGNANI HA DETTO UNA MENZOGNA” – SMACK-SMACK SANTORO-DELLA VALLE: ‘’CAVE NAVEM’’…

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera 1
Egregio direttore ,
Bisignani ha detto una menzogna. Io incontrai il gentiluomo di Sua Santità Umberto Ortolani, che sembrava un barbiere sudamericano, mentre sull'Espresso mi occupavo delle finanza della Chiesa e stavo scrivendo il libro "Storia di preti e di palazzinari", uscito nel 1977. Perciò ben prima dell'Ambrosiano, della P2 e della conquista piduista della Rcs. E a quattr'occhi: Gigi non c'era.
Cordialità.
Alberto Statera

Lettera 2
Caro Dago,
non è che Grillo ha scaricato Rodotà perché aveva saputo che ha votato per Marino, come rivelato oggi sul Manifesto? RP

Lettera 3
Caro Dago,
Dopo il "vaffa..." grillino che hanno fatto precipitare dalle (5) stelle alle stalle, la prima (Milena Gabanelli) e il terzo (Stefano Rodotà) classificati alle Quirinalie del M5S, fossi nei panni del secondo
(Gino Strada ) non starei tanto tranquillo.
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 4
Caro Dago,
se Grillo cede alle pressioni delle truppe cammellate eterodirette e si allea con il PD, il suo movimento passa dalle 5 stelle alle 5 stalle. I vecchi politici vorrebbero fare il solito giochetto con cui si sono sempre riciclati semplicemente cambiando giacchetta, ma ora gli italiani si sono sgamati e hanno capito che li DEVONO mandare a casa, perche' sono loro la causa del disastro. Altroche' cassa integrazione del partito, una bella zappa ed una bustina di semi.
E' finito il tempo del caviale e champagne a spese di chi lavora (che e' una specie in via di estinzione).
Stefano55

Lettera 5
Hai notato come nessun quotidiano Corriere il Fatto Repubblica abbia riportato il suicidio a coltellate del figlio massone anche lui di Goffredo Raffi ? si possono dire solo i suicidi dei gay dei cassintegrati degli imprenditori del nord est ?

Lettera 6
Carissimo ,
noi italiani siamo dei fenomeni: a Grillo ed al suo movimento non abbiamo perdonato niente subito ai partiti che ci hanno massacrato solo un buffetto ...... ogni tanto
sindrome di stoccolma secondo te o xchè siamo dei cialtroni ?
ossequi
tarcisio pollaroli

Lettera 7
Ieri sera avevo amici a cena. Ho scongelato un Rodotà e l'ho cucinato al forno. Il mio amico francese ha detto che sapeva un po' troppo di SEL.
Claudio

Lettera 8
La top-five della settimana:
1. Abbiamo vinto nonostante il Pd. Serracchiani
2. Un ottuagenario miracolato dalla Rete... Grillo
3. Vi capisco, avete fatto bene. Grillo
4. Il flop? Fantastico, bellissimo. Grillo
5. Risultato M5S? Non ho seguito i dati. Crimi

Hors Catégorie:
Sono come Balotelli - dice a Cazzullo - siccome è un vincente gli fanno buu. Brunetta
Tiziano Longhi

Lettera 9
La Corea ha mai pensato di spazzare via in stratosfera con un siluro balistico
l'inascoltabile Psy?
honeybump

Lettera 10
Caro DAGO, è il periodo della denuncia dei redditi. Il momento è quello che è.
Ho perciò valutato con scrupolo le tante organizzazioni, le compagnie,i sodalizi a cui poter devolvere il mio 5permille. Sarei orientato a destinarlo, dopo attenta analisi, all'Associazione amici di Nicole Minetti. Penso che molti si sono attivati così facendo.

Al neonato cinese "59" gettato nel water e recuperato dalle condutture, quando da adulto gli chiederanno un ricordo dei suoi primi giorni di vita, immagino che li catalogherà come momenti di merda.
Saluti, Labond

Lettera 11
Il governo vuole veramente fare qualcosa per i giovanni? Iniziamo per mettere un limite a parlamentari e senatori a 65 anni, saranno decine di posti di lavori liberi per dei più giovanni!
Steve

Lettera 12
Caro Dago
È proprio il caso di dire che Via Mazzini, è diventata la via Crucis del Tesoro, perché a meno di 100 metri ci sono due aziende pubbliche che registrano nell'ultimo bilancio un deficit complessivo mostruoso: 1,03 Miliardi di Euro; Finmeccanica a -786 milioni e Rai -244,6 milioni. C'è da aggiungere che il 2013 sarà anche peggio perché i ricavi delle due aziende registrano ancora segni negativi ed i tagli dei costi e dismissioni vanno a rilento.
Cordiali saluti
L.

Lettera 13
Gentil Dago,
Se Minoli, craxiano ai tempi della Milano da bere e della Rai da lottizzare, nonché genero del vegliardo, ma ancora influente, don Ettore Bernabei ( DC), incassava dalla Rai, oltre alla megapensione simil....Amato, 2, 5 testoni annui, perchè Gubitosi e Tarantola non hanno bloccato quel dispendioso contrattone e lo rivelano, urbi et orbi, solo oggi?

E Giovanni protesta per la presunta discriminazione, subita dai vertici "tecnici" di viale Mazzini. Ma restò in silenzio quando altri, meno famosi di lui e con meno Santi in Rai, denunciarono la disparità di trattamento nella gestione delle collaborazioni con gli ex dipendenti. Con alcuni, tra cui lo scrivente, non furono mantenuti precisi impegni, assunti nella fade delle trattative sull'uscita, anticipate, dall'azienda.
Ossequi.
Pietro Mancini

Lettera 14
Caro DAGO, nello sconforto che provo resto dell'idea che quelli che ci hanno portato in questo disastro non saranno certo loro a salvarcene. Elementare ma non fa una grinza, credo. L'unico soggetto nuovo è il M5S che deve pero' velocemente cambiare passo, selezionare i migliori e non il primo che passa, affermarsi In parlamento, non essere solo i peones tutti quanti di Grillo. Il quale, se non lo capisce alla svelta, (prossime politiche, 1 anno max) e non la smette di portare in palmo di mano solo la sinistra radical-chic, che fa schifo a una buona metà dei suoi elettori, avrà questa parabola: comico, ex comico, ex. Saluti BLUE NOTE

Lettera 15
Dago darling, ovviamente i "marriages gay" concessi da Sua Maestà Francesco IV di Francia saranno ora possibili anche nei territori francesi d'oltremare, tra cui l'oceanica Nuova Caledonia, la sudamericana Guyana e persino tra i seimila abitanti delle isolette di St. Pierre et Miquelon, quel che resta alla Francia del suo impero canadese perso sotto Luigi XV. Dato che nel vicino Quebec canadese si é conservato molto del francese dei tempi di Voltaire, sorge il dubbio che vi sia ancora in uso (benché forse proibito dalle leggi del politicamente corretto) la definizione di "arracheurs de palisades" per i gay maschi. Così come venivano definiti i gai ai tempi degli enciclopedisti.

Deriva dal fatto che quando Luigi XV era adolescente, era circondato da troppi paggi dediti a quello che nella Francia del passato veniva anche chiamato il "vizio italiano". Per paura che il re diventasse gaio, i paggi furono esiliati in provincia. Al giovane re che chiese il perché del loro esilio, fu risposto che avevano demolito delle palizzate nel parco di Versailles. Come tutti sanno, un esercito di belle donne, tra cui le Madames de Pompadour e du Barry, si sono poi occupate della sempre dritta palizzata privata del re, senza mai riuscire a demolirla o a darle pace. Solo il vaiolo riuscì a demolire la palizzata di questo re molto devoto ma anche accanito peccatore carnale ... poco prima che arrivasse il "déluge" del 1789.
Natalie Paav

Lettera 16
Caro Dago, all'indomani delle vicende elettorali per le amministrative e delle decisioni della commissione Ue di annullare la procedura d'infrazione per l'Italia sul rapporto deficit/pil a leggere dai commenti sui giornaloni si capisce sempre meno. Il governo in carica annuncia e non fa, i decreti-legge sono una chimera, e discetta sul porcellum, sogno perenne del Pdl, e sul mattarellum, senza trovare la soluzione. Anzi addirittura, prima vuole riformare la Costituzione, con la solita Bindi che dichiara la carta costituzionale intoccabile. Insomma una presa in giro.

Sullo sfondo le vicende economiche, con "i lamenti" che non ci sono soldi. Sino a ieri, però, i giornali e non si affannavano a indicare cifre astronomiche con i tagli agli sprechi . Non parliamo delle riforme strutturali: le liberalizzazioni sono state dimenticate e mi riferisco in particolare al settore professioni, nonostante l'Ue ce li indichi un giorno sì e uno no. Davvero è sconfortante e quello che trovo grave è che nessun partito di centro, di destra e di sinistra sembra preoccuparsi della situazione, salvo proclami e slogan che lasciano il tempo che trovano. Cordiali saluti. Giovanni Attinà

Lettera 17
Caro Dago,
la libertà del signor Michele Santoro, martire della libertà, si misura nelle ruvidissime domande di ieri sera a Diego Della Valle.
Della Valle, l'abile imprenditore delle scarpe, che cerca di scalare qualsiasi cosa sia scalabile.
Della Valle, l'amico di Montezemolo.
Della Valle, l'amico di Mastella.
Della Valle sul cui gigantesco yacht qualche giorno fa Santoro è stato fotografato.
Della Valle l'uomo che metterà i soldi dentro La7.
Ops, Della Valle, il futuro editore di Santoro.
Viva la libertà. Viva il giornalismo.
Serge

 

 

 

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