NAPULE CHAMPIONS - STICAZZI LA MUNNEZZA, LA CAMORRA E LA DISOCCUPAZIONE, OGGI TUTTA NAPOLI È AI PIEDI DI LAVEZZI E CAVANI PER ENTRARE NELLA STORIA (RAIUNO) - IL RITORNO DEGLI OTTAVI DI CHAMPIONS CONTRO IL CHELSEA È L'UNICA EMERGENZA DELLA CITTÀ: 8 MILA NAPOLETANI SONO SBARCATI A LONDRA MA GRAN PARTE DEI 2700 BIGLIETTI MESSI A DISPOSIZIONE DAGLI INGLESI È FINITA AI BAGARINI CHE LI RIVENDONO A 1500 €…

IL RUGGITO DEL SAN PAOLO DURANTE NAPOLI-CHELSEA
http://www.youtube.com/watch?v=7WJjYgMpxno

http://www.youtube.com/watch?v=WgJSSKz9kIc&feature=related


Enzo Ciaccio per "Lettera43.it"

Barba finta e pipa british fra le labbra. Dovranno camuffarsi da tifosi inglesi e mescolarsi in incognito agli aficionados locali, stando ben attenti a non parlare in dialetto napoletano, quei pochi fortunati che, sbarcati a Londra, riusciranno ad acquistare a prezzi da rapina un biglietto last minute per la partitissima Chelsea-Napoli di mercoledì 14 marzo, che ha già registrato il tutto esaurito.

Solo così, forse, riusciranno a gabbare i 5 mila steward e i 3 mila poliziotti inglesi, che hanno sospeso membership card e formule friends and family per impedire sgradite presenze forestiere al di fuori del sorvegliatissimo 'settore ospiti' dello stadio Stamford Bridge. Quelli - pochi - con le conoscenze giuste sperano di trovare posto nei corporate box, gli spazi riservati alle grandi aziende cui è concesso di prenotare.

FINO A 1500 EURO PER UN BIGLIETTO
Da capogiro i prezzi dei biglietti al mercato nero: fino a 1500 euro per un tagliando in West Stand, la tribuna riservata agli ospiti. Ferree appaiono le regole da rispettare: niente coltelli, fumogeni, trombe ad aria.

E niente bottiglie, armi, dispositivi laser, aste, lattine. Vietato spostarsi dal posto assegnato, fumare ed esporre striscioni che impediscano la visuale. Insomma: per gli ultras napoletani, abituati alla trasgressione, sarà come star chiusi in un collegio.
I biglietti sono sold out. Ma l'euforia dilaga, l'ansia di non esserci contagia e confonde idee e senso delle proporzioni.

EMERGENZA RIFIUTI DIMENTICATA, PER ORA CONTA SOLO LA PARTITISSIMA
Unione europea e Unesco hanno minacciato Napoli di pesanti sanzioni per l'immondizia e il degrado del centro storico. C'è il serio rischio di ripiombare a breve nell'ennesimo accumulo di rifiuti nelle strade. Gli animali al giardino zoologico in liquidazione stanno morendo lentamente di fame. Fra gli iscritti ai partiti si scoprono affiliati alla camorra e i leader di partito restano inerti o addirittura chiedono di star zitto al magistrato che lo denuncia.

Il carcere di Poggioreale, tanto per cambiare, è sovraffollato oltre ogni misura. La coppa America di vela ha stravolto il lungomare e si sta rivelando un fastidio che non arreca benefici diffusi. Un ragazzo di 18 anni è stato ammazzato in strada perché stava per rimettersi con l'ex fidanzatina nel frattempo corteggiata dal figlio di un boss. Tutto vero, quel che accade in città. Tutto assai allarmante, eppure totalmente dimenticato.

STORICA SFIDA DI RITORNO
Per ora - e mai come stavolta - conta solo l'evento, la partitissima Chelsea-Napoli, storica sfida di ritorno per la qualificazione ai quarti di finale della Champions league (3 a 1 a favore del Napoli all'andata).

Edinson Cavani e soci sono a un passo dal colpaccio: entrare fra le prime otto squadre d'Europa, un sogno che a Napoli è atteso da 20 anni, da quei rigori sbagliati a Mosca contro lo Spartak, dai tempi di Diego Armando Maradona, delle sue piroette, dei due scudetti da favola. Sugli spalti, a sostenere gli azzurri, ci sarà perfino l'attore Danny DeVito, amico del presidente Aurelio De Laurentiis che di mestiere produce film.

GRAN PARTE DEI 2700 TAGLIANDI È STATO ACCAPARRATO DAI BAGARINI
Ressa di tifosi allo stadio San Paolo di Napoli per acquistare i biglietti dell'incontro di Champions League con il Chelsea. Il console inglese a Napoli, Michael Burgoyne, nato in Cornovaglia, ha detto: «Altro che Chelsea, tiferò di sicuro per gli azzurri».

Sono 2700 i biglietti di ingresso messi a disposizione degli appassionati vesuviani: pochissimi, quasi zero, rispetto alle migliaia di richieste e alla frenesia che a Napoli imperversa e azzera ogni altro cruccio. Perciò, ora è caccia al posto. La ricerca è spasmodica, irrefrenabile, spudorata. Da giorni si intrecciano telefonate e preghiere, suppliche e mezze promesse, suadenti illusioni e solenni litigate.

DAI 60 EURO IN SU
Vip, disperati o gente normale hanno un solo obiettivo: accaparrarsi a tutti i costi l'agognato tagliando. Il prezzo iniziale è 60 euro. Ma salirà, anche oltre l'inverosimile. Si sussurra che un pacchetto ben nutrito di biglietti sarebbe riuscito a ottenerlo l'entourage del sindaco Luigi De Magistris, ma non c'è conferma all'illazione.

Un altro prezioso stock sarebbe finito addirittura in curia, a disposizione del cardinale Crescenzio Sepe che è un tifoso accanito. Il presidente degli industriali, Paolo Graziano, si è assicurato con altri vip un posto sul volo charter della squadra.

Chi è rimasto a terra l'ha presa malissimo. Si sa che - illazioni a parte - gran parte dei 2700 preziosi tagliandi è stato accaparrato dai bagarini già nelle prime ore della caotica distribuzione organizzata davanti ai botteghini dello stadio San Paolo, a Napoli: all'alba del primo giorno di vendita, gruppi di ultras militarizzati hanno sconquassato le fila degli aspiranti al biglietto che bivaccavano dalla sera prima imponendo - nell'acquiescenza degli addetti ai controlli - l'insopportabile legge del più forte. Un atto di prepotenza, che si è già verificato altre volte.

SENZA BIGLIETTO 8 MILA TIFOSI
In procura è aperto un fascicolo al riguardo. Ma, umiliati e beffati, una buona parte degli 8 mila tifosi rimasti senza biglietto hanno comunque deciso di recarsi a Londra in auto, in treno, in aereo, in pullman e perfino a bordo dei caravan, come un folto gruppo di aficionados di Pozzuoli. Almeno quattro, per ora, gli aerei charter già pronti al decollo dall'aeroporto di Capodichino.

La speranza è di riuscire a trovare un biglietto a Londra, venduto tramite la membership card dai tifosi dei blues o magari mollato dai bagarini napoletani che a loro volta si stanno recando nella capitale inglese per vendere a prezzi da pirati gli ultimi fra i tagliandi di cui si sono impadroniti con la prepotenza ai botteghini di Napoli.

IL PRESIDENTE DE LAURENTIIS E IL TENTATIVO DI RISOLLEVARE IL NAPOLI
Troppe richieste, pochissima offerta: si temono incidenti fuori dallo stadio. Si spera che i delusi si accontentino di guardare la partita in tivù, così che sarà di sicuro più agevole apprezzare la prorompente avvenenza del giovane medico sociale del Chelsea, Eva Carneiro, che fu notata allo stadio San Paolo durante la partita di andata mentre interveniva in campo dopo uno scontro fra Didier Drogba e Hugo Campagnaro.

MAXI SCHERMI PER I DELUSI
Ma a parte la Carneiro, la cui sosia impazza da giorni sui siti internet, per i delusi sarà possibile assistere al match in uno dei tanti bar londinesi gestiti da italiani, dove sono stati allestiti enormi maxi-schermi: al bar Italia Uno, in Charlotte street, il presidente del Napoli fans club London (200 iscritti), Marco La Nave, ha fatto tinteggiare le pareti di azzurro.
Ma anche a Parigi, al Bambolina Caffè in 13 Rue Rougemont, è stato affisso un cartello: «Sono benvenuti i tifosi napoletani», c'è scritto in italiano.

E così a New York e in molte altre capitali. Ma tifo, passione ed eagerazioni a parte, si sa che il Napoli «fra le prime otto squadre in Europa» costituirebbe un viatico assai utile al presidente De Laurentiis (insieme con l'impegno per la costruzione del nuovo stadio) per convincere un paio di ricchissimi emiri arabi a comprare quote della Società sportiva calcio Napoli per rimpinguarne le casse e consentirle un'adeguata competitività finanziaria a livello mondiale.

IL MEDIATORE MARADONA
Fra mezze smentite, riconferme e occhiolini, si sa che dell'ambizioso progetto si sta discutendo in forma riservata. Nevralgico mediatore (e discreto testimonial) dell'appetitoso tentativo è, secondo molti, Maradona, che attualmente allena proprio negli Emirati arabi e che sta rilasciando interviste di riconciliazione col fisco italiano, di cui sarebbe debitore per una ingente somma.

Maradona ha filmato anche un video di saluto indirizzato alla gente di Scampìa affidandolo al suo legale, il napoletano Angelo Pisani, che è anche il presidente di quella tormentata circoscrizione. Ma c'è chi si chiede se davvero, a Napoli, oggi ci sia bisogno di un Maradona.

 

 

WALTER MAZZARRI jpegLA CURVA DEI TIFOSI DEL NAPOLI DURANTE LA PARTITA CON IL CHELSEA jpegTIFOSI NAPOLETANI PRIMA DI NAPOLI CHELSEA jpegCAVANI E LAVEZZI jpegLESULTANZA DI LAVEZZI jpeg

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....