davide serra caimano

1. TOH, GUARDA CHI HA IL CONTO IN SVIZZERA ALLA HSBC. L’AMICO (E CONSIGLIORI ECONOMICO) DI RENZI DAVIDE SERRA, IL PAPÀ DEL PIDDINO PIPPO CIVATI E LO SCOMPARSO STRACQUADANIO 2. ITALIA SBANCATA! SI APRE UNA VORAGINE SUL MONTE DEI PACCHI DI SIENA - VEGAS: ‘’SCAMBI ANOMALI SULLE POPOLARI. DIECI MILIONI DI PLUSVALENZE POTENZIALI’’ - UBI NELLA BUFERA

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

Paolo Naccarato Paolo Naccarato

1. AVVISI AI NAVIGATI

“Berlusconi sia cauto perché ha trovato uno più furbo di lui”, avverte il senatore “responsabile” Paolo Naccarato, cossighiano di lungo corso e acuto osservatore della politica nostrana (Corriere, p. 16). E ieri il furbetto di Palazzo Chigi ha fatto un altro piccolo capolavoro nella gestione dei rapporti con l’ex Cavaliere.

 

Da un lato ha fatto sapere che sulla riforma della prescrizione non verranno toccati i processi in corso, quando è noto che proprio sulla prescrizione puntano i legali di Berlusconi sia a Napoli che a Bari. Dall’altro, ha deciso di rinviare di sei mesi quella delega fiscale nella quale un’ignota manina aveva messo una norma salva-Sivio proprio alla vigilia di Natale.

BERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLIBERLUSCONI VS RENZI BY GIANNELLI

 

Il rinvio del provvedimento fiscale è un modo per dare tempo a Berlusconi di mettere meglio a fuoco pro e contro del suo nuovo modo di fare opposizione. La delega penderà come una minaccia, o come un premietto, a seconda della strada che il capo di Forza Italia imboccherà sulle riforme.

MATTEO RENZI A BERSAGLIO MOBILE MATTEO RENZI A BERSAGLIO MOBILE

 

Casualmente, la riforma del Senato andrà approvata per marzo e la legge elettorale per maggio. E a giugno Renzie deciderà come comportarsi sulla contestata “salva-Silvio”. Una trappola perfetta. Non è un caso che anche in Forza Italia sono in molti ad aspettarsi, o a temere, una qualche ricucitura tra l’ex premier e Renzie. Con le aziende da difendere, i processi da tirare in lungo e la candidabilità da recuperare sono troppi i bisogni primari di Berlusconi per permettersi una guerra con il presidente del Consiglio.

renzi e berlusconi 2 2renzi e berlusconi 2 2

 

 

2. LA FIERA DEL CINISMO

I morti nel canale di Sicilia non votano, ma l’approccio al problema dell’immigrazione illegale sposta voti e la politica italiana affronta il problema con il consueto cinismo. I superstiti salvati ieri parlano di 300 morti ed è polemica sull’abbandono dell’operazione italiana “Mare nostrum” per fa spazio all’operazione europea “Triton”, meno impegnativa e meno costosa per l’Italia. Si rifa vivo perfino Lettanipote: “Letta-Renzi, scontro sui pattugliamenti. L’ex premier: ripristinare la vecchia missione anche se si perdono voti. La replica: non strumentalizziamo” (Corriere, p. 3).

immigrati barconi 3immigrati barconi 3

 

Repubblica titola a tutta prima “Migranti, vergogna infinita”, spiega che il governo sarebbe pronto a dare il via a “una mini-Mare nostrum” e riporta la difesa di Renzie: “Il problema è Tripoli” (pp. 2-3). La Stampa: “Battibecco tra Letta e Renzi. Stoccata Ue: stop con Triton. Grasso e Boldrini criticano Bruxelles” (p. 6). Il Messaggero riporta la posizione di Alfano: “Cresce il fronte del ritorno a Mare nostrum, ma il Viminale: ‘Con Triton meno vittime’. Il ministero degli Interni fornisce gli ultimi dati: decessi ridotti del 49,7% rispetto agli sbarchi” (p. 9).   

 

 

3. TRAGEDIA GRECA

immigrati barconi 4immigrati barconi 4

Il tormentone greco va avanti in Europa. “Braccio di ferro all’Eurogruppo. ‘Si lavora per un compromesso’. Troika, cambiano i controllori. Nessuna intesa dopo sette ore di colloqui, rinvio a lunedì. Accordo con l’Ocse. E la Russia promette aiuti finanziari” (p. 12). La Stampa riassume così le posizioni: “L’Ue alla Grecia: ‘Dovete accettare il vecchio piano con nuove regole’. L’eurogruppo prende tempo: si cerca un compromesso fra le proposte di Atene e la necessità di non smentire le politiche di risanamento volute dalla Germania” (p. 5).  

varoufakis come breaking badvaroufakis come breaking bad

 

Allarmante il reportaggio di Repubblica dalla Grecia: “Così si stanno svuotando le casse di Atene. A fine mese forzieri in rosso per 3 miliardi. Rastrellati i fondi delle società pubbliche. E intanto i depositi bancari tornano a calare: -10%. Si avvicina il momento in cui il governo non sarà più in grado di pagare pensioni e stipendi pubblici. Impossibile onorare la scadenza Fmi di fine marzo. E moltissimi greci hanno smesso di versare le tasse” (p. 15).

varoufakis come bruce willisvaroufakis come bruce willis


La posizione dell’Italia è riassunta dal Corriere: “Padoan: con nuove riforme più tempo ad Atene. Il ministro dell’Economia: a queste condizioni possibile un allungamento delle scadenze del debito. Renzi: l’Unione monetaria non può permettersi di perdere pezzi, semmai ha bisogno di essere allargata” (p. 11).

 

 

4. ULTIME DA FARSA ITALIA

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

Volano le ciabatte in Forza Italia, dove Raffaele Fitto continua a tirare la corda. “Aut aut di Berlusconi a Fitto. Lui: che fai, mi cacci? L’ex premier: ‘Ha quindici giorni per decidere, o sta dentro o sta fuori. E se va da solo arriva all’1,3%’. L’ipotesi della sospensione dal partito. L’eurodeputato contrattacca: stai sbagliando tutto un’altra volta” (Corriere, p. 14).

 

Repubblica indaga le preoccupazioni del Banana: “La paura di Silvio per le regionali.’Se perdiamo di nuovo è finita’. L’ex ministro: ‘Espulso? Un regalo” (p. 18). Sulla Stampa il nodo delle regionali: “La linea di Fi: non cediamo Liguria e Toscana alla Lega. Braccio di ferro con Salvini sui candidati governatore” (p. 11). Sul Messaggero i progetti segreti di Fitto: “Pronta la scissione fittiana: stile Cameron, un partito conservatore e intese con Ncd. Prepara i ricorsi contro l’espulsione, ma è già tutto pronto per la kermesse dei ‘ricostruttori’ del 21 febbraio” (p. 10).

raffaele fitto consiglio nazionale forza italia foto lapresse raffaele fitto consiglio nazionale forza italia foto lapresse

 

 

5. MORIREMO RENZIANI

Ed eccoci all’ultima mossa spregiudicata del premierino nostro. “Palazzo Chigi fa slittare il decreto sul 3%. ‘Ma l’ex premier non c’entra niente’. Renzi: si può aspettare” (Corriere, p.19). Repubblica racconta: “Fisco, slitta il decreto sul 3%. Renzi: ‘Silvio non c’entra’. Senato, voto finale a marzo. Il governo: proroga di sei mesi. Fassina: un pressing su Fi? Azzurri e Lega ritirano gli emendamenti, intesa con il Pd” (p. 16). “La tentazione del premier: ‘Se rinviamo la delega si può trattare meglio sulle riforme” (pp. 16-17). La Stampa completa il quadro con la prescrizione: “La riforma non sfavorirà Berlusconi. Varrà solo per il futuro; e Silvio ha processi che stanno per estinguersi” (p. 12).  

 

francesca pascale e silvio berlusconi 2 francesca pascale e silvio berlusconi 2

Il Corriere intervista il sullodato Naccarato, che oltre a far capire che almeno una ventina di di senatori sono pronti a soccorrere il governo, dice: “Renzi è l’iniziatore di una nuova era. Sta dimostrando un senso della realpolitik più forte dei suoi predecessori e io lo apprezzo. Sia chiaro che aiutare Renzi è mio dovere, non chiedo nulla in cambio. E’ una presa di coscienza collettiva, nessuno di noi tratta sotto banco qualcosa” (p. 16).

 

 

6. TOH, GUARDA CHI C’È CON FALCIANI

vendola civati fassinavendola civati fassina

Domani l’Espresso pubblicherà nuovi nomi di italiani illustri che avevano il conto in Svizzera alla Hsbc. Repubblica ne anticipa qualcuno: l’amico di Renzie Davide Serra, il papà di Pippo Civati e lo scomparso Stracquadanio. Serra spiega che ha un conto alla Hasbc “in totale trasparenza e in accordo con il sistema fiscale inglese” (è residente a Londra). Civati spiega che il padre era il manager di una multinazionale e per questo aveva un conto all’estero (p. 21).

 

 

7. BANCHE TROPPO POPOLARI

Ieri audizione di Vago Vegas sul presunto insider trading sulle Popolari: “Vegas: scambi anomali sulle Popolari. ‘Dieci milioni di plusvalenze potenziali’. Brunetta: scenario inquietante. Per M5S “lo scandalo del decreto si aggrava’” (Corriere, p. 34). Il Giornale cavalca ancora lo scandalo con un titolone in prima pagina: “Giallo sulle Popolari. Decreto Renzi, qualcuno ci ha guadagnato 10 milioni. L’indagine della Consob: affari anomali”. E Alessandro Sallusti parla di “un brutto pasticcio che Renzi farebbe meglio a chiarire” (p. 1).

BOSCHI BOSCHI

 

davide serra matteo renzi maria elena boschi davide serra matteo renzi maria elena boschi

Intanto viene commissaria la Popolare dell’Etruria, dove il vicepresidente era il papà del ministro Boschi: “Bankitalia commissaria l’Etruria. ‘Gravi perdite’. Il tweet del ministro Boschi: “smetteranno di dire che ci sono privilegi?” (Corriere, p. 35).

 

Qualche grattacapo anche per Ubi banca, dove la Finanza è andata a fare nuove perquisizioni. L’ipotesi della procura di Bergamo è che l’assemblea del 2013 nella quale sono state decise le cariche societarie sia stata macchiata da votazioni irregolari attraverso il meccanismo delle deleghe in bianco. Il presidente di Intesa, Abramo Bazoli, figura tra gli indagati e ieri ha fatto sapere di ritenersi completamente estraneo alle accuse ipotizzate (Corriere, p. 34).

 

 

8. UNA VORAGINE SUL MONTE

Piove sul bagnato a Siena. “Mps, maxiperdita di 5,4 miliardi e aumento più pesante. La ricapitalizzazione sale a 3 miliardi. Viola: la banca è in grado di rispettare i nuovi obblighi.  ‘Anno complesso, ma sotto molti punti di vista abbiamo fatto meglio dei concorrenti’” (Corriere, p. 37).  Quello che è estenuante, e preoccupante, della crisi del Monte dei Paschi è che sembra un pozzo senza fondo. 

monte-dei-paschi-di-siena-sedemonte-dei-paschi-di-siena-sede

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO