aretha franklin

CANTAMI, O DIVA - TORNA LA REGINA DEL SOUL ARETHA FRANKLIN: “SONO SOPRAVVISSUTA E ORA MI SENTO DI NUOVO FAVOLOSA - UNA “DIVA” NON È MALIGNA O DISPETTOSA. È SOLO UNA DONNA CON STANDARD MOLTO ELEVATI”

aretha franklin e glynn turmanaretha franklin e glynn turman

Articolo di Steffen Rueth pubblicato da “la Repubblica” - IFA Amsterdam, 2-014 Traduzione Anna Bissanti

 

Aretha Franklin sings the great diva classics è il nuovo album della settantaduenne leggenda del soul che ha eseguito brani vecchi e nuovi, comprese canzoni di Etta James, Gladys Knight, Alicia Keys, e Adele. Al telefono dalla sua casa di Detroit la Franklin ci saluta in tedesco: «Lo parlo un po’».

 

Cosa significa per lei questo album?

«Sono entusiasta dell’eccezionale accoglienza. E, a parte la mia soddisfazione personale che è enorme, è importante che alla gente piacciano ancora queste canzoni. In studio di registrazione ho trascorso momenti bellissimi».

 

Con quale criterio ha scelto i brani?

ARETHA FRANKLIN MANGIAARETHA FRANKLIN MANGIA

«In stretto coordinamento con Clive Davis (responsabile del primo “ritorno” di Aretha negli anni 80, ndr). È stato lui a venire da me con una selezione meravigliosa. Davis e io ci siamo scambiati le nostre idee su quali canzoni di R&B e pop fossero più adatte a me e alla mia voce».

 

A chi è venuto in mente di mixare Rolling in the deep di Adele con il classico Ain’t no mountain high enough ?

«A me! Secondo me Ain’t no mountain... è una delle canzoni più importanti nella storia della musica».

 

E la canzone di Adele gliela ricorda?

ARETHA FRANKLIN IN TUTAARETHA FRANKLIN IN TUTA

«No, ma adoro Adele. Il suo album è veramente unico. È molto difficile imbattersi in un album che ti piace tutto, e che ti puoi godere dalla prima all’ultima traccia: 21 per me è così. Ci ha saputo fare quella ragazza».

 

La chiamano “la Regina del Soul”, etichetta pesante...

«No, no… è un complimento inimmaginabile. Non posso definirmi da sola una leggenda, ma se lo fanno gli altri la cosa mi onora, è ovvio. Ciò che conta è che la gente sia contenta di quello che faccio. Solo allora sono contenta anche io».

 

Come ha scoperto Adele?

«Ho ascoltato Rolling in the deep alla radio e ho chiesto a qualcuno di prendermi il cd. La giovane Adele è molto espressiva. È profonda e le parole che canta sono magnifiche».

 

ARETHA FRANKLIN E JOHNNY ROCKETSARETHA FRANKLIN E JOHNNY ROCKETS

Lei mixa anche I will survive di Gloria Gaynor con Survivor delle Destiny’s Child. Negli ultimi anni lei ha trascorso lunghi periodi in ospedale. Si definisce una sopravvissuta?

«Naturalmente sì. Sono sopravvissuta. Sono viva. Survivor è una canzone fantastica per chiunque abbia dovuto affrontare una battaglia: infonde forza e coraggio. Prima o poi, a chiunque serve una canzone del genere».

 

Ha un ottimo aspetto, sano e in forma.

«La ringrazio, è proprio così. Mi sento favolosa. E sana come un pesce. Ed entusiasta, assolutamente entusiasta di come mi sento bene di nuovo».

HILLARY CLINTON E BARACK OBAMAHILLARY CLINTON E BARACK OBAMA

 

Cosa fa di preciso per tenersi in forma?

«Cammino, cammino davvero tanto. Ogni tanto poi vado anche in palestra o faccio un giro in bicicletta».

 

aretha franklin aretha franklin

Va a fare la spesa al supermercato?

«Certo. Chi altro dovrebbe andarci?».

 

Beh, magari una signora famosa come Aretha Franklin ha qualcuno che le dà una mano...

«Non faccio proprio tutto da sola in casa, ma mi piace fare gli acquisti e la spesa. La gente per lo più mi lascia stare. Oppure, quando mi parla, è sempre molto cordiale».

 

Cucina lei?

«Può scommetterci!».

 

E che altro fa in casa?

«Stiro! Tutti i miei abiti. Da sola. E faccio il bucato. Nessuno può mettere mano al mio bucato! ».

OBAMA E HILLARY CLINTONOBAMA E HILLARY CLINTON

 

Ma come, l’ultima diva si stira da sola le camicie…

«Sembra proprio di sì».

 

Aretha FranklinAretha Franklin

Qual è la sua definizione di diva, allora?

«In principio le cantanti liriche erano considerate dive. Poi il termine è stato esteso alla musica contemporanea e popolare. La diva in genere è una vocalist con un timbro eccellente. Lo definirei un bel complimento».

 

Ma...?

«A volte la parola è usata in senso spregiativo. Un’artista con un bel caratterino... Ma la maggior parte degli artisti cerca di fare del proprio meglio per dare il meglio di sé alla gente. Una “diva” quindi non è maligna o dispettosa. È soltanto una donna (o un uomo) con standard molto elevati. Io la penso così».

alicia keys con photoshop alicia keys con photoshop

 

Lei sembra una donna con i piedi per terra. Ho incontrato un buon numero di sue colleghe altrettanto famose che si comportano diversamente...

«Mio padre era un predicatore e mi ha insegnato, moltissimo tempo fa, come comportarmi. Mi disse di non lasciarmi travolgere dai dischi di platino, dal successo o dal denaro. Di rispondere sempre con calore umano e gratitudine. E di non permettere mai che il successo mi travolgesse pensando di essere migliore degli altri».

 

adele adele

Confrontando il movimento delle donne degli anni 60 e 70 con quello di oggi, c’è qualcosa che la colpisce?

«Le donne hanno fatto tantissima strada. Sono riuscite da tempo a spaccare il “soffitto di vetro” nel mondo del lavoro. Ne conosco molte che occupano posizioni ai vertici di aziende. Ho avuto a che fare con parecchie donne boss. Qui in Occidente le donne hanno ottenuto molto. In altre regioni del pianeta, invece, stanno ancora lottando per la loro indipendenza».

etta  james etta james

 

Pensa che l’America sia pronta per una presidentessa?

«Non lo so, ma lo scopriremo presto».

 

Cosa pensa di Obama?

«Ha ottenuto il meglio, tenuto conto delle circostanze e di quello che si è ritrovato. Quando è stato eletto, per il paese si profilava la bancarotta».

 

È vero che ha superato la paura dell’aereo?

(Ride) «Ci sto ancora lavorando… spero di riuscire a venire in Europa prima della fine del 2015».

destiny's childdestiny's child

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....