ronan farrow harvey weinstein nbc

MITO O MITOMANE? - IL ''NEW YORK TIMES'' FA A PEZZI RONAN FARROW E LE SUE INCHIESTE SUGLI ZOZZONI: ''IL SUO LAVORO RIVELA LA DEBOLEZZA DI UN TIPO DI GIORNALISMO MILITANTE CHE PROSPERA NELL'ÈRA TRUMP: SE NUOTI ABILMENTE NELLA MAREA DEI SOCIAL MEDIA E PRODUCI RESOCONTI DANNOSI SU PERSONAGGI SGRADITI, LE VECCHIE REGOLE DELLA PROVA E DELLA DIMOSTRAZIONE RIGOROSA DEI FATTI POSSONO ESSERE ACCANTONATE". INSOMMA NARRAZIONI FACILITATE PER LETTORI-BABBEI PRONTI A INDIGNARSI, SENZA ANDARE IN PROFONDITÀ

 

 

Estratti dall'articolo di Michele Masneri per ''Il Foglio''

Qui l'integrale: 

https://www.ilfoglio.it/societa/2020/05/19/news/qualcosa-non-torna-nelle-inchieste-di-ronan-faccia-dangelo-318671/?underPaywall=true

 

ronan farrow

Perché rovinare una bella faccia (da Frank Sinatra) con la verità? Ronan Farrow, il grande accusatore degli zozzoni, l' epuratore dalla faccia d' angelo, il giovane premio Pulitzer che dal cuore incestuoso di Central Park ha portato la purificazione morale a Hollywood e poi all' America e poi al mondo, potrebbe essere una sòla. A rivelare la scottante verità non è qualche lurido foglio conservatore o un sito russòfilo bensì il New York Times, in un lungo pezzo molto documentato che causerà terremoti alle coscienze liberal spiegando che, insomma, l' angelico figlio di Mia Farrow e (forse) di Woody Allen, colui che ha fatto andare in galera il gran predatore Harvey Weinstein, vincendo un Pulitzer, potrebbe non essere cristallino come il ruolo di grande inquisitore richiederebbe.

 

Ben Smith, l' autore dell' articolo, demolisce abbastanza le inchieste di Farrow; soprattutto quelle centrali sul caso Weinstein che hanno portato al librone "Catch and Kill: Lies, Spies, and a Conspiracy to Protect Predators", in Italiano per Solferino "Predatori. Da Hollywood a Washington il complotto per ridurre al silenzio le vittime di abusi", bestsellerone dell' anno scorso del trentaduenne reporter. Una narrazione irresistibilmente cinematografica, scrive Smith, con qualche crepa e tante semplificazioni: ci sono i buoni, e ci sono i cattivi, nessuna zona grigia in mezzo.

mia e ronan farrow

 

Non che sia un falsario, per carità, scrive Smith; "il suo lavoro, tuttavia, rivela la debolezza di un tipo di giornalismo militante che prospera nell' èra Trump: quello per cui se nuoti abilmente nella marea dei social media e produci resoconti dannosi su personaggi sgraditi, le vecchie regole giornalistiche della prova e della dimostrazione rigorosa dei fatti possono essere considerate più come impedimenti che imperativi essenziali". Insomma narrazioni facilitate per lettori-babbei pronti a indignarsi, senza disturbarsi ad andare un po' in profondità.

 

(...)

 

harvey weinstein

 

 

(...)

 

Poi fa finire al gabbio non solo Weinstein, ma anche il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, e l' anchorman Matt Lauer, in una smania purificatrice cui sarebbe facile applicare la psicanalisi da bar. Nel frattempo, il padre bio o non bio, Woody Allen, mostrificato e spogliato dei suoi diritti, anche d' autore, annaspa: con un tweet, è proprio Ronan Farrow qualche mese fa a bloccare la pubblicazione in America della autobiografia alleniana, "A proposito di niente" (in Italia per la Nave di Teseo).

 

E' un libro feroce e definitivo, di chi non ha più nulla da dimostrare o da perdere, neanche stoccate a Farrow medesimo, che sarebbe stato non solo plagiato dalla madre amorevole ma anche fatto a pezzi, come in un film di papà, con un delicato intervento chirurgico di allungamento.

 

"Le dissi che mi sembrava assurdo far soffrire qualcuno in questo modo per motivi estetici", scrive Allen. "Lei si limitò a rispondere: 'Bisogna essere alti per fare carriera in politica'. Per Ronan, ovviamente, fu un calvario, dato che gli dovettero spezzare le ossa delle gambe per poi ricostruirle".

 

"A Ronan sta bene che le donne dicano la verità, basta che sia la verità approvata dalla mamma", scrive ancora Allen. Ma l' allungato e offeso Farrow è comunque l' uomo dell' anno, anzi del secolo. Almeno fino al pezzo di Smith, che è abbastanza una bomba, venendo dal Times, concorrente tra l' altro del New Yorker nello scoprire il filone molestatorio (e infatti hanno preso il Pulitzer insieme i due giornali).

ambra battilana con ronan farrow

 

Ma il New Yorker fa quadrato attorno alla sua star. David Remnick, direttore, dice che il lavoro di Farrow è "scrupoloso, instancabile e soprattutto giusto". "Tutto torna, ogni dubbio è risolto?", si chiede Ken Auletta, ottantenne cronista che da anni conduceva indagini su Weinstein e che ha aiutato Farrow. "No. Però ciò che conta è che ha portato a casa il risultato".

 

Questo risultato però ha un costo, scrive Smith. Nello specifico, la verità, o un pezzetto di essa. Nel primo articolo contro Weinstein del 2017, la studentessa Lucia Evans accusa il produttore di averla abbordata in un club, e poi di averla costretta a un rapporto orale. La studentessa raccontò tutto agli amici, scrive Farrow, ma poi "si sentì in gran parte incapace di parlarne".

asia argento ronan farrow

 

Una testimone cruciale, l' amica che era al club, in seguito ha smentito il racconto (l' accusa infatti in tribunale è caduta, e Weinstein è stato comunque accusato per altri capi di imputazione, ma il problema rimane: "Sembra che il signor Farrow stia facendo di una responsabilità di denuncia una virtù narrativa").

 

(...)

 

 

 

 

Non che difenda gli sporcaccioni: semplicemente mostra una realtà appena un po' più complessa di quella palatabile agli zombi: il presentatore è sì uno zozzone riprovevole, ma tutti o quasi lo sanno e ci guadagnano qualcosa; al suo fianco non ci sono solo innocenti figurette: ci sono pure signore che sfruttano la scopata dirigenziale per fare carriera (poi c' è una vittima vera, che si ammazza). La storia di "Catch and kill", la narrazione del biondino con gli occhi di ghiaccio, è invece più facile, e anche lì una testimonianza chiave non torna.

 

L' accusatrice di Lauer avrebbe parlato della molestia subita al suo fidanzato, ma il fidanzato in questione non è stato mai ascoltato, e adesso dice di non ricordare nulla. (...)

matt lauer in spiaggia

 

"E' difficile provare molta simpatia per un predatore come Weinstein o versare lacrime per il licenziamento di Lauer", scrive Smith. "E i lettori possono ignorare questi piccole dettagli, oscurati dal comprensibile desiderio di un giovane giornalista zelante di raccontare le sue storie nel modo più drammatico possibile". "Il problema è che le inchieste di Farrow sono costruite e vendute sulla base della sua convinzione - cosa che raramente dimostra - che forze e persone potenti cospirino contro coloro che cercano di fare del bene, in particolare lo stesso Farrow".

 

ronan farrow mia farrow

A cospirare ci sarebbero Weinstein, ovviamente, e meno ovviamente Hillary Clinton, che avrebbe fatto pure lei pressioni su Farrow - ma anche per questo bisogna fidarsi sulla parola. Chi non si fida verrà additato. Così già Rosanna Arquette, attrice molestata da Weinstein, che ha collaborato con Farrow nelle inchieste, tuittava ieri: con tutto quel che succede, c' è proprio bisogno di andar contro Ronan, "uno dei più rispettati giornalisti investigativi dei nostri tempi?".

 

"Qui c' è puzza di invidia!". Forse, da parte del rampantissimo Smith, che era a capo fino a qualche tempo fa dell' internettaro BuzzFeed News, mentre adesso è responsabile del settore media presso il più istituzionale Times. O forse è la solita vecchia storia del più puro che ti epura.

 

BEN SMITH

Comunque, in assenza di prove convincenti, scrive Smith, "Farrow fa affidamento su ciò che si può chiamare 'New Journalism on the sly'" - qualcosa come "new journalism di nascosto": "Usare la tecnica romanzesca per sostenere il proprio obiettivo". Ad esempio, "descrive le espressioni facciali dei dirigenti della Nbc e ne deduce motivi oscuri". Insomma, alla fine siamo sempre a Lombroso: terreno massimamente scivoloso per Farrow, peraltro.

matt lauer 9ronan farrowkate beckinsale e harvey weinstein 2harvey weinstein 1harvey weinstein e hillary clintonronan_farrowrose mcgowan ronan farrowmatt lauer 8brooke nevils 4matt lauer 1matt lauer e la moglie annete roqueFRANK SINATRA E RONAN FARROW RONAN FARROW IL FIGLIO DI MIA E WOODY O SINATRA SUL PADRE MOLESTATORE mia farrow woody allen con ronan e dylan

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...