eleonora - daniele - salvo- sottile

DA VELTRONI ALLA MADIA, TUTTI FANNO IL TIFO PER SCROSATI IN RAI - BOOM PER LA COPPIA ELEONORA DANIELE-SALVO SOTTILE: 5 PUNTI IN PIÙ DELLA MEDIA INVERNALE NELLA FASCIA 14-16,30

Marco Castoro per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

giovanni toti e siria magrigiovanni toti e siria magri

Siria Magri è una delle giornaliste più stimate di Mediaset. È il vicedirettore di VideoNews, la testata del Biscione che cura i programmi di approfondimento e di cronaca. È la responsabile di Quarto grado e di Segreti e delitti (che rivedremo da stasera su Canale 5), due trasmissioni che vantano ascolti super. Con la sua redazione non conosce soste. In pratica è condannata ai lavori forzati, così come il conduttore Gianluigi Nuzzi: tutto d’un fiato senza ferie.

 

E c’è da fare pure il settimanale di cronaca giudiziaria Quarto grado magazine, che lanciato al prezzo di un euro vanta 130 mila copie vendute, secondo quanto dichiarato dagli editori. Il periodico è diretto proprio dalla Magri e vi scrivono Nuzzi, la Viero e tutti gli inviati di Quarto grado, con aggiornamenti sui casi di cronaca trattati dal programma. Siria Magri è la moglie dell’ex direttore di Tg4 e Studio aperto, quel Giovanni Toti fresco governatore della Liguria. Davvero una famiglia di stakanovisti.   

 

ANDREA SCROSATI ANDREA SCROSATI

RENZI NON CHIAMA

Nonostante le pressioni che gli sono arrivate da più parti Renzi non ha mai chiamato Andrea Scrosati, il manager in carriera a Sky, esperto di prodotto tv come pochi in Italia. Eppure a spingere il candidato verso Viale Mazzini sono in parecchi. Da Veltroni alla Madia, dal marito della ministra (Mario Gianani produttore di Wildside, così come Lorenzo Mieli, che spesso hanno lavorato con Sky). 

 

renzi veltroni  5renzi veltroni 5

Tra i tifosi c’è pure Maurizio Tozzi, che con Cattleya ha partecipato alla produzione di Gomorra, e Carlo Degli Esposti, che con la Palomar ha prodotto assieme a Sky e Wildside i film di Veltroni. Morale della favola: il vero amico di Scrosati è Veltroni, ma Renzi finora non l’ha mai chiamato. Certo dire no a una telefonata del premier non sarebbe facile per Scrosati, ma visto che la chiamata non arriva il manager continuerà la sua carriera a Sky. Il suo obiettivo resta la scalata ai vertici internazionali del colosso, ma chi sta sopra di lui lo considera ancora un po’ troppo giovane. Chissà che con la sua determinazione non riesca a bruciare le tappe.

 

PREMIUM-SKY, SFIDA ALL’OK PAY

Marco Rosini (Direttore Commerciale Mediaset Premium) - Franco Ricci (AD Mediaset Premium) – Pier Silvio Berlusconi (Vice Presidente e Amministratore Delegato Mediaset) - Yves Confalonieri (Direttore Marco Rosini (Direttore Commerciale Mediaset Premium) - Franco Ricci (AD Mediaset Premium) – Pier Silvio Berlusconi (Vice Presidente e Amministratore Delegato Mediaset) - Yves Confalonieri (Direttore

Chi pensa che Sky e Mediaset Premium stiano trattando per qualche accordo sinergico o strategico dovrà ricredersi. Mai come in questo momento, infatti, i due colossi sono in guerra. Un conflitto senza esclusioni di colpi. Con un unico obiettivo: annientare il competitor. Seppure tra la famiglia Berlusconi e quella di Murdoch i rapporti sono apparentemente buoni. Almeno così sembra, visto che la realtà è ben diversa.

 

I condottieri di Mediaset hanno caricato a pallettoni gli eserciti. Da conquistare ci sono milioni di abbonati. Nuovi e vecchi. Senza considerare i flussi migratori che rappresentano la vera goduria. Se la Champions porterà al Biscione 400 mila degli abbonati di Sky rimasti orfani della competizione, c’è da scommettere che a Cologno le bottiglie stappate saranno molte di più delle schede (che supererebbero i 2 milioni).

 

L’obiettivo di Pier Silvio Berlusconi e della sua squadra è ripagarsi gli investimenti in tre anni (il triennio esclusivo di Champions è costato 630 milioni). Il nuovo socio, la spagnola Telefonica, sta spingendo sull’acceleratore trasmettendo entusiasmo a tutto il gruppo.

mediaset premiummediaset premium

 

Dietro l’angolo ci sono pure i potenziali accordi che potrebbero chiudersi con Bollorè e Telecom. L’asset è stato lucidato a dovere, ora si aspetta alla finestra. In tre anni crescerà (soprattutto se nella prossima stagione oltre alla Juve in Champions ci saranno Milan e Inter), ma se si vuole vendere bisognerà farlo prima della prossima asta per i diritti, perché se dopo tre anni Sky dovesse riprendersi la Coppa tutto diventerebbe più complicato. E Murdoch farà di tutto per riconquistare il Trofeo. Visto che la sconfitta non è stata digerita e l’ad Andrea Zappia è finito sulla graticola.  

eleonora daniele (9)eleonora daniele (9)

 

DANIELE-SOTTILE, CHE COPPIA!

Estate in diretta stravince. Boom di ascolti e aggancio con Pomeriggio 5 di Barbara d’Urso, considerato da anni il vero spauracchio del pomeriggio della rete ammiraglia di Viale Mazzini. La coppia Daniele-Sottile è vincente ed è entrata subito nel cuore dei telespettatori. Cinque punti in più della media invernale nella fascia 14-16,30 con punte del 20 per cento, sopra ogni aspettativa della rete.

eleonora - daniele -  salvo-  sottile   -estate-in-diretta-rai1eleonora - daniele - salvo- sottile -estate-in-diretta-rai1

 

Raiuno brinda alla nuova coppia televisiva promossa a pieni voti. Grande sintonia e armonia tra i conduttori, nonostante qualche scettico che non li vorrebbe così forti. Una coppia che spacca l’auditel. Il programma riceve la linea dal Tg1 Economia al 7% e la lascia al 19-20%. Una curva sempre in ascesa, anche contro il Segreto. E a settembre super conferma della Daniele che ha firmato un grande successo con Storie vere e di Sottile che potrebbe continuare a Raiuno nel palinsesto autunnale. 

salvo sottile (2)salvo sottile (2)

 

ALL NEWS, VIVA L’INCHIESTA

I canali all news non sono campioni di share, tuttavia quando c’è l’evento diventano protagonisti. Anche se ieri la conferenza stampa del consiglio dei ministri aveva Rainews che per seguirla rimandava al sito internet. Peggio Tgcom24 che non aveva neanche la diretta. SkyTg24 invece la seguiva sul canale interattivo (con continue interruzioni pubblicitarie). Il tiggì di Sky si è però riscattato alla grande con l’inchiesta curata da Sarah Varetto #Pubblicospreco. Da non perdere.

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…