nico 1988

LA VENEZIA DEI GIUSTI - QUESTO ‘NICO, 1988’, SCRITTO E DIRETTO DA SUSANNA NICCHIARELLI, GRAZIE ANCHE ALLA SUA INCREDIBILE INTERPRETE, LA DANESE TRYNE DYRHOLM, È UN PICCOLO, INASPETTATO MIRACOLO CHE AVREMMO PREFERITO TROVARE TRA I FILM ITALIANI IN CONCORSO PIUTTOSTO CHE COME APERTURA DI ORIZZONTI

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli

Primo giorno di Venezia. Primo film italiano. Una buona sorpresa. Non era certa una scommessa facile girare un film sugli ultimi anni di Nico, icona del rock, ormai quarantenne non più bellissima, rovinata da abuso di alcool e eroina, in tour con una banda di tossici non alla sua altezza, pronta a recuperare un figlio aspirante suicida che non aveva cresciuto.

 

Eppure questo Nico, 1988, scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, molto grazie anche alla sua incredibile interprete, la danese Tryne Dyrholm, già protagonista di Festen, La comune, In un mondo migliore, che canta tutti i pezzi che sentiamo nel film, è un piccolo, inaspettato miracolo che avremmo preferito trovare tra i film italiani in concorso piuttosto che come apertura di Orizzonti.

 

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli -Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli -

Ma sui film italiani in concorso a Venezia negli ultimi anni molto ci sarebbe da dire. La Nico di Tryne Dryholm, che non è bella come la vera Nico, ma le prende gli occhi e la voce, è una rockstar stanca e invecchiata, che ha già vissuto i suoi anni migliori e si addirittura a diventare romantica col metadone.

 

Passa da Parigi a Manchester, da Norimberga nella Praga comunista fino a Anzio, dove canta in una squallida piazzetta con poca voglia di mettersi in gioco, pronta a bucarsi prima dei concerti. Tryne Dryholm ne fa un personaggio mitico di grande intensità, anche perché riesce a cantare i grandi pezzi di Nico, come “The Heart Is Empty”, facendoli suoi.

 

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli

La Nicchiarelli gli offre riprese rigorose con macchina fissa sotto lo sguardo di Crystel Fournier, uno schermo povero, ma sempre credibile, assolutamente all’altezza della sua interprete. Il modello sono le biografie dei musicisti ripresi in un momento particolare della loro vita, ma il fatto incredibile è che lo possa fare un regista italiano su una star internazionale.

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli

 

Tryne Dryholm non è bella come Nico, ma ha la stessa intensità negli occhi e riesce a costruire tutto il film sulla sua personalità. Poco ci è detto sul passato di Nico, sul fatto che Alain Delon fosse il padre (sembra) del figlio Ari, ce la caviamo con un “ha la stessa faccia del padre”, sui suoi rapporti con Brian Jones, coi Velvet Underground (“suonavo il tamburello per loro”), con Bob Dylan, con il regista greco Nikos Papatakis, al quale rubò il nome d’arte.

 

Ma la grande scena alo stadio di Norimberga e l’esibizione a Praga sono notevoli. Un po’ meno il tour a Anzio, da dove Nico se ne uscì con un amante italiano, interpretato dal nostro Thomas Trabacchi. Ma tutto o quasi risulta credibile. Dopo il buon esordio da giovane comunista con Cosmonauta e un disastroso secondo film ispirato a un romanzo di Walter Veltroni, La scoperta dell’alba, che sembrava potesse affossarla per sempre, Susanna Nicchiarelli si pone oggi grazie a Nico, 1988, tra gli autori più interessanti e preparati del nostro cinema.  

Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli -filmNico, 1988 di Susanna Nicchiarelli -filmSusanna NicchiarelliSusanna NicchiarelliSusanna Nicchiarelli Susanna Nicchiarelli Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli 1076Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli 1076

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...