VENEZUELA, ANDATA SENZA RITORNO - VITTORIO MISSONI, FIGLIO MAGGIORE DI OTTAVIO, SCOMPARE A LOS ROQUES INSIEME ALLA MOGLIE E A UNA COPPIA DI AMICI - L’AEREO SU CUI VIAGGIAVANO, DIRETTI A CARACAS, E’ SPARITO - SULLA STESSA ROTTA, NEL 1997 E NEL 2008 (SEMPRE IL 4 GENNAIO) ALTRI DUE AEREI SCOMPARSI: I 10 ITALIANI COINVOLTI NON SONO MAI TORNATI A CASA - IL SOSPETTO: DIROTTATI DAI NARCOS?...

da Ansa.it

Non si hanno piu' notizie da ieri mattina di un piccolo aereo da turismo scomparso dall'arcipelago di Los Roques in Venezuela: a bordo tra i quattro italiani Vittorio Missoni, il figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, e la moglie Maurizia Castiglioni. Insieme a loro una coppia di amici, Elda Scalvenzi e Guido Foresti. I due piloti del velivolo sono German Merchane e Juan Fernandez.

Vittorio Missoni è responsabile commerciale dell'azienda ed è considerato l'ambasciatore della griffe nel mondo. La famiglia Missoni è stata informata subito della sparizione. Il fondatore dell'azienda, Ottavio, e la moglie Rosita sono rimasti a casa, a Sumirago, con la figlia Angela, raccolti in silenzio in attesa di notizie. E' partito per il Venezuela il fratello minore di Vittorio, Luca.

"L'unica cosa che sappiamo - dice Pietro Foresti, figlio di Elda Scalvenzi e Guido Foresti - è che hanno interrotto le ricerche". Guido Foresti ed Elda Scalvenzi sono di Pralboino, un paese della Bassa bresciana. Hanno due figli, Pietro di 21 e Cesare di 17 anni, studenti universitari. "Non rilasciamo interviste, lasciateci un attimo di pausa", ha detto un parente che è entrato nel portone con il volto teso. Guido Foresti è titolare della ditta "Foresti laterizi srl", a Pralboino. "Una dinastia prima di produttori, poi di commercianti di laterizi, molto disponibili in paese a livello di beneficenza e sponsorizzazioni": così il sindaco di Pralboino, Domenico Migliorati, descrive i coniugi Foresti e Scalvenzi.

"Hanno regalato un pulmino per il trasporto degli anziani - aggiunge il sindaco - e sponsorizzato il gruppo sportivo di calcio. Sono senza parole. Lei è casalinga, una persona squisita; lui titolare di un'azienda di materiali edili con diversi depositi in provincia di Brescia e Cremona, un appassionato di motori che aveva partecipato alla Mille Miglia".
Altri due italiani componenti del gruppo Missoni in vacanza a Los Roques non sono saliti a bordo dell'aereo disperso perché non c'era posto. Si tratterebbe del fratello di Elda Scalvenzi, Giuseppe e della moglie, Rosa Apostoli.

L'aereo era decollato dallo scalo di Los Roques e doveva atterrare all'aeroporto internazionale Simon Bolivar di Maiquetia, circa 20 chilometri da Caracas. A sparire in un punto non lontano dall'arcipelago è stato un piccolo bimotore britannico Norman BN2 di colore bianco con le sigle YV2615 BN-2.

Il gruppo, composto da sei persone, era in vacanza, dedicata soprattutto alla pesca, nell'arcipelago dal 28 dicembre ed aveva noleggiato anche un'imbarcazione. Il ritorno in Italia era programmato per la notte scorsa. Nel trasferimento da Los Roques a Caracas il gruppo si è diviso. Sull'aereo poi disperso, un velivolo a sei posti con due persone di equipaggio, sono saliti Vittorio Missoni con Maurizia Castiglioni, e Elda Scalvenzi e Guido Foresti.

A terra sono rimasti gli altri due componenti della comitiva che sono stati poi contattati e assistiti, a quanto si è appreso, dal console italiano. A Caracas sta giungendo il fratello di Vittorio, Luca, che si trovava a New York mentre uno dei figli di Vittorio, Marco, sta rientrando in Italia dall'Australia insieme con uno dei figli della compagna del padre. Vittorio ha tre figli con la prima moglie, Tania, Ottavio, 26 anni, Giacomo di 24 anni e Marco di 22. La sua compagna, da circa 15 anni, Maurizia Castiglioni, ha due figli.

LE RICERCHE - Il "massimo impegno" nelle ricerche dell'aereo con a bordo quattro italiani è stato assicurato dalle autorità di Caracas al governo italiano. Lo riferiscono fonti della Farnesina. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi segue personalmente la vicenda, mentre la Protezione civile venezuelana è in stretto contatto con i funzionari italiani a Caracas.

E' stata anche attivata una unità navale specializzata in ricerche oceanografiche. Nella zona sono state impegnate diverse imbarcazioni e due-tre aerei venezuelani. "L'ultimo contatto dell'aereo si è verificato a 10 miglia nautiche da Los Roques", ha precisato il ministro degli interni e giustizia venezuelano, Nestor Reverol, precisando che "il gruppo aveva trascorso Natale e l'ultimo dell'anno nell'arcipelago".

ATTESA A SUMIRAGO: 'MISSONI GRANDE FAMIGLIA' - Sconcerto e dolore a Sumirago, piccolo comune del Varesotto dove i Missoni da anni hanno sia l'abitazione sia la sede della loro azienda. La notizia è arrivata con le prima telefonate dei giornalisti in Municipio. "Non ne sapevamo nulla - hanno risposto all'ufficio anagrafe - conosciamo la famiglia Missoni, é una grande famiglia, anche se non tutti vivono ancora qui".

A Sumirago Ottavio Missoni, il fondatore della griffe, si trasferì decenni fa con la moglie Rosita, che è originaria della vicina Gallarate. "Trasferirsi qui sicuramente ha cambiato la storia della mia famiglia - disse Ottavio in una intervista rilasciata ad un quotidiano per i suoi 90 anni, nel 2011 - avere vicino casa e bottega ti dà una grande serenità".

ALTRI DUE CASI NEL 2008, SEMPRE UN 4 GENNAIO, E NEL 1997 - Nel 2008 - con una sinistra coincidenza, anche in questo caso un 4 gennaio - le acque di Los Roques furono al centro di un'altra misteriosa vicenda: un velivolo di turismo della compagnia Transaven con a bordo otto italiani scomparve mentre era in volo da Caracas in avvicinamento all'arcipelago. Dell'aereo si sono perse le tracce.

Anche quella volta lo scenario fu l'arcipelago venezuelano e il giorno è d'altra parte lo stesso: il 4 gennaio. A diversi anni dalla sua scomparsa, la sorte del piccolo aereo (un bimotore Let 410 della compagnia Transaven) - e dei suoi 14 passeggeri - di cui otto italiani - resta ancora un caso irrisolto.

Qualche giorno fa, il settimanale Oggi ha riportato le trascrizioni del via libera al decollo da parte della torre di controllo, sottolineando che le persone a bordo erano 18 e non 14. Questo avvalorerebbe - viene precisato - l'ipotesi che i 4 passeggeri 'in piu'' sarebbero stati narcotrafficanti che avrebbero dirottato il velivolo da utilizzare successivamente per il trasporto di cocaina. Fino ad oggi l'unico cadavere ad essere stato ritrovato è quello del copilota, il 37enne Osmel Alfredo Avila Otamendi. Dell'aereo e degli altri passeggeri - tra cui anche 3 venezuelani e uno svizzero - non è stata rinvenuta alcuna traccia.

Un altro caso simile si verificò nel 1997: il 2 marzo di quell'anno un Cessna 402 con a bordo due coniugi veneti, Mario Parolo e Teresa de Bellis, partito da Caracas e diretto a Los Roques non è mai arrivato a destinazione. Dei due italiani, che viaggiavano insieme ad altri tre passeggeri, non si seppe più nulla.

In un'interrogazione parlamentare dell'epoca, la Lega Nord affermò che i resti dell'aereo non furono localizzati e che durante le ricerche fu trovato il cadavere di un australiano, morto, in base all'autopsia, non per annegamento ma di morte violenta. Il deputato Enrico Cavaliere ipotizzò dunque, oltre all'ipotesi dell'incidente, anche quella di 'un atto di pirateria aerea compiuto da organizzazioni di narcotrafficanti venezuelani''.

 

Famiglia Missoni - Copyright Pizzi1ag23 missoni leonardo ferragamozm25 missoni daniela fedi belpietroLIUZZO LETTA BERLUSCONI E I MISSONI rosita e ottavio missoni x foto Vogue Rosita Angela Margherita e Teresa Missoni

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