rai capodanno azzalini

MAI DIRE RAI! - VOLANO STRACCI A RAIUNO. AZZALINI SI DIFENDE: “L’ANTICIPO DEL CAPODANNO? SI È SEMPRE FATTO COSÌ, ANCHE IN ALTRE TRASMISSIONI. ERO CERTO CHE LEONE CONDIVIDESSE” - MA GIANKA LO SMENTISCE: “MAI AUTORIZZATO NESSUN ANTICIPO”

1 - RAI, IL DIRIGENTE DEL COUNTDOWN ERRATO: "A CAPODANNO SI È SEMPRE FATTO COSÌ. ERO CERTO CHE LEONE CONDIVIDEVA".

Aldo Fontanarosa per ”La Repubblica”

 

AZZALINI 3AZZALINI 3

Telegiornali che iniziano prima del tempo, per rubare la scena tv ai notiziari della concorrenza. Trasmissioni come L'Arena, La Prova del Cuoco, L'Eredità che usano la stessa tecnica: giocare d'anticipo. E conti alla rovescia che non rispettano più l'appuntamento con la mezzanotte, il 31 dicembre, da molti anni ormai. Funziona così su RaiUno. Dove gli orari - "per una consolidata prassi aziendale" - sono diventati flessibili. Dove si anticipa o si rinvia per una consuetudine a tutti nota, in modo da ottenere "picchi d'ascolto" e fronteggiare i morsi delle altre emittenti.

 

AZZALINI 1AZZALINI 1

Antonio Azzalini si difende così. Alla Rai che gli muove una contestazione disciplinare, il responsabile dell'intrattenimento della Prima Rete - il dirigente che ha anticipato di 40 secondi il Capodanno di Matera - ricorda ora in una memoria la "prassi " generalizzata "della anticipazione ". Una truffa forse a danno degli italiani? No, solo una tecnica propria del settore televisivo. Azzalini - dirigente di lungo corso, assunto a Viale Mazzini nel 1999 - cita anche il direttore di RaiUno Leone e il suo vice, Fabiano.

 

giancarlo leone sugli scigiancarlo leone sugli sci

La sua lettera - il cui contenuto arriva a Repubblica da un deputato del Pd - suonerebbe così: avevo i miei motivi per credere che i due massimi responsabili della Prima Rete "condividessero la mia decisione di anticipare" alla luce anche del copione in scena in altri 31 dicembre. Qui Azzalini citerebbe la trasmissione del 2008 (quando Leone era Direttore del Coordinamento dei Palinsesti), con il countdown di Capodanno anticipato di 65 secondi.

 

Azzalini risponde poi sull'sms con bestemmia che è apparso sullo schermo il 31 dicembre, anch'esso oggetto di contestazione disciplinare. I messaggi dei telespettatori spiega - sono stati valutati da due dipendenti di RaiCom (la società commerciale di Viale Mazzini), chiusi in un container. A giudizio di Azzalini, Rai-Com ha svolto questo controllo in veste di "appaltatore" della casa madre Rai. Sua, dunque, la responsabilità di quanto è finito in onda. Lui, Azzalini, avrebbe comunque mobilitato un collaboratore per dare una mano, ma questo aiuto "è stato rifiutato". Impossibile dunque "prevenire" la bestemmia "con le mie forze, con i miei poteri".

 

Fin qui la difesa di Azzalini. Oggi invece incontro tra il nuovo direttore editoriale della tv di Stato, Verdelli, e i direttori dei tg. Che d'ora in poi dovranno riferire "funzionalmente" a Verdelli. Così impone una nuova disposizione organizzativa.

 

2 - ANZALDI (PD): ANTICIPO ORARI PRASSI CONSOLIDATA? RAI CHIARISCA

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

(askanews) - "Se fosse confermato quanto sostenuto dal dirigente di Raiuno Azzalini, ovvero che l'anticipo delle trasmissioni Rai e in particolare dei telegiornali sarebbe una prassi consolidata condivisa anche dai vertici della rete, saremmo di fronte ad una distorsione molto grave. L'azienda chiarisca subito, fornendo i tabulati orari dei notiziari". E' quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare alla Rai.

 

"E' opportuno che la Rai chiarisca - spiega Anzaldi - se davvero esiste la pratica dell'anticipazione come meccanismo aziendale perché ci troveremmo di fronte alla conferma dei rilievi mossi dall'Osservatore Romano, un'azienda fuori controllo che insegue lo share a tutti i costi anche tradendo quello che dovrebbe essere il mandato del contratto di servizio. Anticipare l'orario del tg della sera di 4-5 minuti per contendere qualche spettatore alla concorrenza siamo sicuri che rientri nel dna del servizio pubblico?".

 

MATERA CAPODANNO RAIMATERA CAPODANNO RAI

3 - RAI, LEONE: MAI AUTORIZZATO ANTICIPO MEZZANOTTE CAPODANNO

(askanews) - "Mai e poi mai una decisione così irrispettosa" come quella di anticipare il countdown mezzanotte nel capodanno di Rai Uno "è stata anticipata o condivisa con il vertice della rete". Lo dice il direttore di Rai Uno, Giancarlo Leone, al termine della conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo.

 

Questo, aggiunge, non è accaduto "né ora né in passato, non esistono zone grige sul tema". "L'autorizzazione sull'anticipo - insiste - non è stata chiesta né data quest'anno né negli anni scorsi. Nei precedenti capodanni che ho firmato, non si sono mai verificati anticipi dell'orario. Non solo non c'è la prassi ma non è neanche da considerare una ipotesi del genere". Insomma, conclude, "la Rai non ha coperto o supportato simili inziative".

CAPODANNO RAICAPODANNO RAI

 

4 - RAI: SAMMARCO "SU CAPODANNO VERTICI CERCANO CAPRO ESPIATORIO"

ITALPRESS) - "Se confermato quanto si apprende da Repubblica, che riporta un riassunto della lettera di Antonio Azzalini, il dirigente responsabile dello show di capodanno, la Rai con la contestazione disciplinare sta cercando un capro espiatorio. Se davvero, e non c'e' motivo di credere il contrario, in Rai ci sia una prassi consolidata sulle anticipazioni o rinvii di telegiornali o programmi per motivi commerciali, e' impossibile che non lo sapessero tutti i dirigenti apicali delle reti compreso il presidente. Sorprende questo far finta di non sapere".

 

A dirlo e' Gianni Sammarco, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc). "Pertanto - conclude -, piuttosto che dedicarsi a operazioni chirurgiche per le nomine, di cui alcune gia' effettuate, il direttore generale Campo dall'Orto si dedichi a creare in Rai una linea editoriale diversa e a una ristrutturazione aziendale in modo tale che la Rai faccia davvero un servizio pubblico".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT - IL DIVORZIO TRA SALVINI E MELONI È SOLO QUESTIONE DI TEMPO: DOPO LE REGIONALI IN AUTUNNO, UNA VOLTA VARATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LA ZELIG DELLA GARBATELLA POTREBBE SFANCULARE LA LEGA DAL GOVERNO E COALIZZARSI SOLO CON FORZA ITALIA AL VOTO ANTICIPATO NELLA PRIMAVERA DEL 2026 – LIBERA DALLA ZAVORRA DEL CARROCCIO, MELONI SAREBBE FINALMENTE LIBERA DI AVVICINARSI AL PARTITO POPOLARE EUROPEO – DOPO TIRANA, RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA CON I VOLENTEROSI AL TELEFONO CON TRUMP, LA DUCETTA HA CAPITO DI AVER SBAGLIATO E HA CAMBIATO COPIONE - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PERSO PERO' IL VIZIO, PER RITORNARE SULLA RIBALTA INTERNAZIONALE, DI ''STRUMENTALIZZARE'' PERFINO PAPA LEONE XIV CHE FIN DAL PRIMO GIORNO SI E' DETTO PRONTO AD OSPITARE IL NEGOZIATO TRA RUSSIA E UCRAINA (MA FINCHÉ NON PORTERÀ A CASA LA SUA "VITTORIA", PUTIN NON PUÒ FARE ALTRO CHE SABOTARE OGNI TENTATIVO DI PACE...)

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...