cafone cafoni

IL BESTIARIO DEL CAFONE - VOLETE CONOSCERE (E RICONOSCERE) I MALEDUCATI 2.0? “IL SINGOLARE DI KAKI” E’ LA GUIDA UTILE PER ORIENTARSI TRA IL BIFOLCO DELLO SMARTPHONE E I “MONSTER CHEF” - IL CAPITOLO SUI PALLONI SGONFIATI DELLA TV

TV – PART ONE: THE MORNING STAR

Estratto del libro “Il singolare di Kaki - Maleducati fantastici e come evitarli”

 

IL SINGOLARE DI KAKI IL SINGOLARE DI KAKI

La televisione, al pari del Parlamento, è un generatore continuo di bifolchi meraviglisi che ci tormentano con le loro presenze ingombranti, vomitandoci addosso ogni giorno chili e chili di non richiesti loro nel vano tentativo di restare arrancati sulla cresta dell’onda.

 

Come ho indicato nel titolo con “part one”, quindi, avrai capito che mamma Tv merita approfondimenti in piu capitoli.

 

In questo, ad esempio, parleremo del bifolco maleducato noto come Morning Star. Il suo nome di battaglia trae origine da due motivi ben precisi: lo chiamiamo Morning Star, ovvero Stella del mattino, perche nonostante ce la metta tutta per rimanere ben saldo nel carrozzone dello show businness partecipando a serate, gala e festoni di capodanno, il mattino arriverà presto anche per lui...

 

spiaggia cafonaspiaggia cafona

Morning Star è anche il nome anglosassone della mazza ferrata medievale, che è quella che gli darei in testa nel tentativo vano di smuovere qualche neurone. «It’s a long way to the top if you wanna rock’n’roll» cantava Bon Scott con gli Ac/ Dc, ovvero: se vuoi arrivare al successo la strada è lunga e faticosa. Questo però negli anni Settanta. Secolo scorso. Millennio passato. Gavetta? Meritocrazia? Ma questa è roba da nostalgici! Ora siamo nel meraviglioso e idilliaco terzo millennio, dove per avere successo nello show business bastano tanta faccia tosta e un po’ di culo (in moltissimi sensi).

il cafone italianoil cafone italiano

 

Il Morning Star imperversa dunque dappertutto semplicemente presenziando eventi dello star system. Cosa sa fare ? Il nulla piu assoluto. Una volta uno faceva la gavetta, era bravo, veniva notato da qualche talent scout e da lì gli si illuminava la carriera, ma al costo di un duro lavoro.

 

La televisione, il cinema, il teatro, erano UN MEZZO per arrivare a uno scopo: mostrare a tutti il proprio talento e migliorarlo di volta in volta. Ora, nell’era dei talk show e dei reality, essi divengono indubbiamente lo scopo stesso: diventare famosi.

Per cosa? Grazie a che dote naturale? Per niente. E se questo e lo scopo, qual è diventato il mezzo? Qui sta la triste risposta. Il mezzo è: QUALSIASI MEZZO.

 

Nudità, dichiarazioni di ambiguo gusto, triangoli amorosi, risse, coca party, esternazioni da capre: una volta che il Morning Star ha la botta di culo di  finire nei salotti giusti, usa tutti gli stratagemmi in suo possesso per rimanere a galla nel mare delle stelle.

 

cafoni per semprecafoni per sempre

E non essendo dotato di talento, le sue strategie sono ovviamente della peggior specie.

 

Ma questo non e certo un ostacolo alla scalata al successo del nostro eroe. Basta, infatti, un niente per dargli licenza di autopromuoversi (coadiuvato da giornali e Tv) a ranghi e quali che non certo di sua competenza, come ad esempio:

 

– ha recitato un minuto nella piu squallida delle serie Tv: attore;

– ha fatto il coro nel pietoso tormentone estivo: cantante;

– ha scritto un libro di ricette, o peggio an- cora sul calcio: scrittore;

– ha postato un paio di considerazioni sull’ultima tendenza primavera/estate: fashion blogger;

– non ha fatto niente: show girl (etimologicamente quest’ultima quali ca e cor- retta: infatti la Morning Star che sculetta mezza nuda mostra se stessa, ovvero show the girl).

Spesso il Morning Star fa tutto quanto appena elencato, e quindi viene anche definito ed elogiato dalla sua mera creatrice, ovvero mamma Tv, come «eclettico e instancabile artista a tutto tondo» sorvolando sul fatto che: recita da cani, e stonato, posta minchiate e scrive libri di merda.

piotta super cafonepiotta super cafone

 

Bisogna, pero, riconoscergli che, nonostante non brilli certo per intelligenza e nonostante il suo ego raggiunga il livello della stratosfera, egli è ben consapevole che il giochino prima o poi si romperà e non se lo  filerà più nessuno. E grazie a questa sua consapevolezza che sfrutta ogni occasione, si umilia nei peggiori dei modi, dice e compie le peggiori cose alla faccia dell’amor proprio, che comunque è «sempre meglio dell’andare in fabbrica alle cinque del mattino».

 

E così che  finisce sistematicamente a romperci i coglioni come il prezzemolo su qualsiasi prodotto cine-audio-radio-televisivo; oltretutto, da bravo bifolco maleducato, non manca occasione di lagnarsi con frasi assurde tipo: «Sono eclettico, faccio tante cose, ma ultimamente sono molto stanco» quando c’e gente qui fuori che si ammazza di lavoro dodici ore al giorno.

cafone in spiaggiacafone in spiaggia

 

Quando la Morning Star è alla canna del gas della sua onorata “carriera” e nessuno se la  la piu, solitamente una ex collega, che e riuscita nella titanica impresa di rimanere nel giro della Tv la salva invitandola a partecipare a talk show (che andrebbero chiamati monkey businness show se proprio vogliamo mantenere la terminologia angolsassone) in cui essa non deve dar nessuna prova artistica di canto o ballo ma solamente spiattellare i cazzi propri, con dovizia di particolari, a tutto il pubblico italiano.

 

Il suo canto del cigno, l’estremo tentativo di non sparire da mamma Tv, lo esegue quando oramai è molto Morning e poco Star, partecipando a un becero reality show e inseguendo il sogno della rimonta, mentre in realta va incontro all’incubo della definitiva sconfitta.

 

Ma anche al crepuscolo della sua stellata vita da “artista”, la Morning Star non perde occasione di riconfermarsi leader della lagna maleducata e irrispettosa, perche per tutta la durata del suo ultimo spettacolo, il reality appunto, essa si lamenta continuamente col conduttore, e alla faccia di tutti noi, che «la prova è tosta» e che «è molto dura andare avanti», piangendo e dicendo che le mancano la mamma e la pasta, ma soprattutto che «non ce la fa più», quando c’e gente qui fuori che tira a campare di stenti.

Non è difficile evitare il Morning Star, basta non accendere la Tv, visto che nel suo picco di gloria sarà contemporaneamente su tutti i canali.

cafoni cafoni

 

Incontrarlo per strada risulta difficile, in quanto egli alberga direttamente nei televisori e si sposta tramite i cavi elettrici da uno studio all’altro. Ma se proprio dovesse fare una passeggiata, il suo atteggiamento da divo di Hollywood farà si che non vi s oriate nemmeno da lontano, quindi il problema è automaticamente risolto.

 

Se diventerai un Morning Star, caro lettore, ricorda di non disperare: al giorno d’oggi mamma Tv è piu clemente di anni fa; anche quando ti renderai conto del fallito che sei diventato, essa ti ridarà una goccia di linfa vitale ospitandoti due ore in un qualche insulso salottino, permettendoti di tirare a campare di fama e di gloria per altri due o massimo tre mesi. In ogni caso, dimenticami.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO