1- WIKI-NEMESI! I RUOLI SI INVERTONO: PUBBLICATA LA BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA DI ASSANGE 2- L’HACKER AUSTRALIANO CHE HA PUBBLICATO FILE RISERVATI E IMBARAZZANTI PER I GOVERNI DI MEZZO MONDO, SI TROVA ALL’IMPROVVISO DALL’ALTRA PARTE, “VITTIMA” DI UNA CASA EDITRICE CHE HA SCELTO DI ANDARE CONTRO LA SUA VOLONTÀ E DARE ALLE STAMPE UN’AUTOBIOGRAFIA (IN ITALIA SARà PUBBLICATA DA FELTRINELLI) CHE LUI NON AVREBBE MAI VOLUTO RENDERE PUBBLICA, SPINTO SOPRATTUTTO DAL TIMORE CHE IL LIBRO POTESSE FORNIRE ELEMENTI UTILI AGLI STATI UNITI CHE LO ACCUSANO DI SPIONAGGIO 3- ORA SCOPRE CHE “TUTTE LE BIOGRAFIE SONO PROSTITUZIONE”, DOPO AVER INTASCATO L’ANTICIPO DI 400MILA STERLINE E VENDUTO I DIRITTI PER LA PUBBLICAZIONE A 38 PAESI 4- CONFESSIONI ESPLOSIVE NELL'ESTRATTO DEL LIBRO PUBBLICATO IN ESCLUSIVA DALL''INDEPENDENT'

Dagoreport da "The Independent"
http://ind.pn/oOETWV - http://ind.pn/rh9YKe - http://ind.pn/qu4c1G - http://ind.pn/ndCvtd

Julian Assange, colui che ha pubblicato file riservati e imbarazzanti per i governi di mezzo mondo, si trova all'improvviso dall'altra parte, "vittima" di una casa editrice che ha scelto di andare contro la sua volontà e pubblicare un'autobiografia che lui non avrebbe mai voluto rendere pubblica.

Si intitola "Julian Assange, la biografia non autorizzata" e arriva in libreria dopo mesi di polemiche e tentativi da parte dell'hacker di bloccarne la diffusione. Il quotidiano britannico "The Independent" ne dà alcune anticipazioni: le accuse di stupro e la versione del fondatore di Wikileaks, la nascita del sito e le sue riflessioni.

"Non ho violentato quelle donne" - Nel primo estratto del libro, Julian Assange si difende dalle accuse di violenza sessuale di cui è accusato in Svezia e racconta la sua versione dei fatti. L'hacker dice di essere caduto vittima di una trappola: "Sono arrivato in Svezia l'11 agosto dello scorso anno. Appena arrivato, ho ricevuto alcune notizie da uno dei nostri contatti in un'agenzia di intelligence occidentale. Il governo degli Stati Uniti aveva riconosciuto, privatamente, che sarei stato difficile da perseguire ma che stavano già pensando di ricorrere a mezzi illegali" ("dealing with you illegally", disse la fonte ad Assange).

"Mi specificò cosa voleva dire: raccogliere prove riguardo a ciò che avevamo ottenuto in termini di informazioni; dissotterrare, con qualsiasi mezzo, una sorta di legame tra Private Manning e Wikileaks e, se tutto questo non fosse bastato, utilizzare altri mezzi illegali come drogarmi, far saltare fuori del materiale pedopornografico dal mio hardware, o coinvolgermi in accuse di condotta immorale".

Segue il racconto delle due diverse circostanze in cui ha conosciuto le ragazze che lo poi lo hanno accusato di molestie. "Non le ho violentate - dice Assange - e non riesco a immaginare niente di quello che abbiamo fatto insieme che possa far pensare una cosa simile, a parte la malizia, un piano per fregarmi o un terribile equivoco tra di loro. Potrò anche essere un maiale sciovinista ma non sono uno stupratore e solo una visione distorta del sesso può tentare di farmici passare. Entrambe hanno fatto sesso con me consensualmente e ed entrambe, in seguito, sono state felici di uscire con me"

"Sapevo che la mia vita non sarebbe più stata la stessa" - In un altro estratto del libro il fondatore di Wikileaks ricorda quando, nel 2006 decise di prendere di mira istituzioni e governi di tutto il mondo. Assange lo fece consapevolmente: "Sapevo che la mia vita non sarebbe stata più la stessa", dice. E racconta di come il sito che ha mandato in fibrillazione la diplomazia di tutte le maggiori potenze è nato e si è sviluppato: dalla registrazione, il 4 ottobre del 2006, al clamore globale.

"Come tutti gli hacker sono un pochino autistico" - L'haker si sofferma anche sul suo personale approccio ai segreti del web, quando era ancora un teenager. Sul fatto che ne fosse diventato praticamente dipendente, impegnato in sessioni notturne interminabili, eccitato all'idea di camminare per strada ed esser visto come un normalissimo ragazzino tra tanti quando magari poco prima era entrato nel service della Nasa.

La battaglia con la casa editrice - Julian Assange lo scorso dicembre aveva firmato un contratto da 930mila sterline con la scozzese Canongate, che ha successivamente venduto i diritti per la pubblicazione del manoscritto a 38 paesi. Poi l'hacker ha cambiato idea, spinto soprattutto dal timore che il libro potesse fornire elementi utili agli Stati Uniti che lo accusano di spionaggio.

Il fondatore di Wikileaks si è ritirato dall'accordo il 7 giugno, rifiutandosi, tuttavia, di restituire i 500mila dollari già ricevuti da Canongate come anticipo. I legali della casa editrice hanno ritenuto per questo di avere il diritto di andare avanti con la pubblicazione. Hanno cercato un compromesso con Assange, senza raggiungerlo: prima gli hanno dato due mesi per lavorare al manoscritto (ma sono passati senza che l'hacker abbia fatto nulla), poi, prima di dare definitivamente alle stampe il volume, gli hanno dato 12 giorni per presentare un'ingiunzione. Il termine è scaduto lunedì.

Canongate ha organizzato una vasta azione di sicurezza per evitare che la distribuzione del libro venga in qualche modo ostacolata. Assange riceverà comunque le royalties delle vendite in tutto il mondo. Dapprima soddisfatto del libro (lo aveva definito "uno dei pochi documenti condivisi della nostra generazione"), dopo aver letto la prima bozza l'hacker si era indisposto dicendo che "tutte le biografie sono prostituzione".

La casa editrice, in una nota stampata in testa alle 144 pagine di memorie, dice: "Non siamo d'accordo con il giudizio di Julian sul libro. Crediamo che spieghi sia l'uomo che il suo lavoro, sottolineando il suo impegno per la verità. Julian ha sempre sostenuto che il libro era ben scritto e noi siamo d'accordo. Questo ci ha incoraggiato a renderlo disponibile per i lettori. Il libro soddisfa le promesse della versione iniziale proposta e, come il suo autore, è appassionato e provocatorio".

 

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