finale coppa italia

MILAN O BOLOGNA: CHI ALZERA' LA COPPA ITALIA? ALLO STADIO OLIMPICO DI ROMA, IN QUOTA MILANISTA, CI SARANNO JANNIK SINNER, JASMINE PAOLINI, LAURA PAUSINI E SANGIOVANNI - A SOSTENERE IL BOLOGNA SI SCAPICOLERRANNO IL SINDACO DELLA CITTÀ, MATTEO LEPORE, CESARE CREMONINI E "PIERFURBY" CASINI (ASSENTE GIANNI MORANDI) - L'ANNO SCORSO AL BANO FU TRAVOLTO DALLE CRITICHE PER AVER STRAVOLTO L'INNO DI MAMELI, QUEST'ANNO TOCCA A CHIARA GALIAZZO, CHE HA VINTO "X FACTOR" NEL 2012 - VIDEO

 

FINALE COPPA ITALIA 2025, CHIARA GALIAZZO: CHI È LA CANTANTE CHE INTONA L’INNO

Jannik Sinner

(LaPresse) - Chiara Galiazzo canterà l’inno di Mameli prima della finale di Coppa Italia 2025. La partita Milan-Bologna si giocherà mercoledì 14 maggio alle ore 21 allo stadio Olimpico di Roma. 

 

 

Nata il 12 agosto 1986 a Padova, Chiara Galiazzo è conosciuta per aver vinto nel 2012 la sesta edizione di X Factor. La cantante, nei suoi 13 anni di attività, ha pubblicato quattro album e ha partecipato tre volte al Festival di Sanremo: nel 2013 con ‘Il futuro che sarà’ (8° posto), nel 2015 con ‘Straordinario’ (5° posto) e nel 2017 con ‘Nessun posto è casa mia’ (14° posto).

 

Ha inoltre vinto un Wind Music Award e ha ottenuto una candidatura agli MTV Awards 2013, una al Medimex, una ai Nickelodeon Kids’ Choice Awards, alcune ai World Music Award e una al Summer Festival 2015.

 

 

CESARE CREMONINI SAN SIRO

I TRE MOTIVI PER CUI MILAN E BOLOGNA NON POSSONO PERMETTERSI DI PERDERE LA COPPA ITALIA

Giorgio Marota per www.corrieredellosport.it

 

Storia e tradizione, orgoglio e responsabilità, ma anche la sensazione che questo possa essere l’ultimo treno per l’Europa, vista la grande incertezza che regna in campionato. Bologna e Milan arrivano alla finale di Coppa Italia dopo una lunga corsa, con un obiettivo dichiarato: conquistare il trofeo per dare tutto un altro sapore alla stagione. Ecco i tre motivi per i quali entrambe stasera non possono sbagliare.

 

MILAN

 

1. L’ultima chiamata per l’Europa

 

jamine paolini foto mezzelani gmt020

La vittoria di venerdì in campionato ha riavvicinato il Milan alla zona coppe, ma il ritardo accumulato fin qui potrebbe comunque rivelarsi decisivo. Il Milan è ottavo a 60 punti, a -4 da Juve e Lazio (4a e 5a) e a -3 dalla Roma (6a). Se bianconeri e biancocelesti dovessero conquistare una vittoria nelle prossime due di campionato, al Milan resterebbe solo la Conference come appiglio. Ma per arrivarci dovrebbe battere i giallorossi di Ranieri domenica all’Olimpico, quattro giorni dopo la finale. Questa partita è la strada più facile per arrivare in Europa League. Il rischio è una stagione senza coppe. L’ultima fu nel 2019-20, ma fu a causa di un accordo al Tas con l’Uefa per le violazioni del fair play finanziario.

 

2. La resa dei conti

 

sangiovanni in gcds

Conceicao ha già detto più volte “a fine stagione parlo io”. In una situazione già precaria, e al termine di un’annata difficile e piena di polemiche, l’allenatore, da sempre focoso e carismatico, in caso di sconfitta potrebbe pronunciare parole talmente forti da scuotere ulteriormente l’ambiente Milan. Un successo, dopo di un periodo di buoni risultati e fiducia ritrovata, potrebbe viceversa calmare le acque e garantirgli anche un futuro in rossonero. Dopotutto, chiuderebbe la stagione da trionfatore con due trofei in cinque mesi.

 

3. Il divario economico

 

Un monte ingaggi da oltre 100 milioni di euro contro uno da 36. Il dislivello tra le due squadre, almeno dal punto di vista economico, è enorme. E il Milan sotto questo profilo  ha tutto da perdere. In campo, si sa, non vanno gli stipendi, soprattutto in una finale, eppure i rossoneri dovranno comunque far valere il peso della propria struttura. Perdere questa partita potrebbe avere delle ripercussioni anche per il destino di alcuni top player della rosa.

 

BOLOGNA

 

1. La pressione della storia

laura pausini 5

 

Il Bologna “che tremare il mondo fa”, l’ultima finale giocata 51 anni fa, l’esodo dei 30 mila bolognesi a Roma (praticamente tutto il Dall’Ara) e la sensazione di un’occasione unica per aggiornare una bacheca impolverata: anche il Bologna ha tanto da perdere, soprattutto dal punto di vista emotivo. Una sconfitta potrebbe essere come un boomerang e deprimere una piazza che, da due anni, vive sulle ali dell’entusiasmo e che sogna di avviare un progetto a lungo termine e un ciclo vincente. Senza trofeo, tra l’altro, anche la partecipazione alle coppe europee sarebbe a rischio. Con l’attuale posizione di classifica (settimo posto) i rossoblù non sarebbero neppure in Conference.

 

2. L’etichetta su Italiano

 

È la settima finale della carriera di Vincenzo Italiano, l’allenatore che dalla gavetta è riuscito a scalare la cima. Tre ne ha vinte e tre ne ha perse, ma tutti ricordano soprattutto le tre sconfitte nelle ultime tre finali con la Fiorentina: quella di Coppa Italia contro l’Inter e le due di Conference contro West Ham e Olympiakos. Il tecnico è amatissimo a Bologna, ma corre un grande rischio: non togliersi più, in caso di sconfitta, l’etichetta del “bello che non balla”, quella che l’opinione pubblica calcistica è abituata ad appiccicare addosso a chi si ferma sempre un passo prima di realizzare i sogni.

 

3.  Il rischio di interrompere il ciclo

 

milan e bologna al quirinale prima della finale di coppa italia - 1

I cicli si costruiscono con le vittorie. Lo sa bene Italiano, che ha Firenze ha vissuto tre anni importanti ma senza titoli, così come lo sanno bene a Bergamo, dove Gasperini ha impiegato 8 anni prima di conquistare il primo trofeo. L’anno scorso la Dea perse a Roma la finale di Coppa Italia e sprofondò in una piccola depressione a una settimana esatta da quella di Europa League, poi stravinta contro il Leverkusen. A Bergamo temevano un pericoloso effetto domino e, soprattutto, di aver visto l’Atalanta più bella della storia ma senza mai poter esultare per la vittoria di un trofeo. L’empatia con la gente, le qualificazioni in Europa, il bel gioco espresso e i risultati in campionato conteranno sempre nel giudizio di un percorso tecnico, ma sono i titoli a restare per sempre. E questo Bologna da favola potrà entrare davvero nei libri di storia soltanto vincendo questa Coppa Italia… oppure sperando che il futuro riservi altre occasioni.

 

SINNER: "ME LA GODRÒ". TIFOSO ROSSONERO ALL'OLIMPICO INSIEME A PAOLINI, PAUSINI E SANGIOVANNI

Estratto dell'articolo di Luca Bianchin per www.gazzetta.it

 

milan e bologna al quirinale prima della finale di coppa italia - 2

Zlatan Ibrahimovic ha annunciato la presenza di Jannik Sinner alla finale di Coppa Italia e Jannik dopo la vittoria su Cerundolo ha confermato: ci sarà. "Ho sofferto di non poter andare allo stadio - ha detto -. Per tre mesi non sono potuto andare a vedere sport, me la godrò ancora di più".

 

Quando gli hanno chiesto di Milan-Bologna in conferenza stampa, Sinner ha allargato un sorrisone da tifoso. Sarà il milanista più famoso presente all’Olimpico: una serata diversa, per staccare la testa dal tennis prima del quarto di finale di giovedì. [...]

 

Jannik potrebbe non essere l’unico milanista famoso presente in tribuna. Nemmeno l’unico tennista perché Jasmine Paolini, che oggi al Foro si è salvata in una partita incredibile contro la russa Shnaider, è attesa dal Milan allo stadio. Non è sicuro che salirà le scale dell'Olimpico, ma sicuramente possibile.

 

giiulio napolitano e pierferdinando casini foto mezzelani gmt 056

Tennis e musica perché allo stadio ci saranno anche Laura Pausini e Sangiovanni, che nel 2024 si presentò addirittura in conferenza stampa a Sanremo vestendo il quarto kit del Milan di quella stagione, con il numero 5 e la scritta SANGIO sulla schiena. A margine, come non citare Adriano Galliani? Sarà allo stadio in rappresentanza del Monza, ma in un elenco di tifosi milanisti non può mancare. [...]

 

MONTEZEMOLO E CARBONI SÌ, CREMONINI FORSE: LA CARICA DEI VIP ROSSOBLÙ INVADE L'OLIMPICO

Estratto dell'articolo di Matteo Dalla Vite per www.gazzetta.it

 

Ha un slogan, il tutto: “Si muove la città”. Ed é liberamente, e affettuosamente, tratto da “La sera dei miracoli”, brano di Lucio Dalla del 1980 e diffuso recentemente dopo la gara contro la Juventus al Dall’Ara. Ecco, non è un caso: perché il Bologna cerca quella serata, quella dei prodigi, ma anche quella dei meriti. [...]

 

Come diverse altre personalità bolognesi che in queste ore si stanno organizzando, che sia a casa, che sia in un locale, con amici e parenti o che sia qua all’Olimpico. "Io ci sarò al cento per cento ha detto" alla Gazzetta Luca Cordero di Montezemolo. [...] Il tutto mentre Giuseppe Signori e Roberto Baggio posano per un selfie a Roma, fra gli invitati-Legend: roba da 400 gol in A.

 

pierferdinando casini (2)

Tramite messaggi e informazioni, ecco chi e quanti vip bolognesi saranno a Roma oppure no. Romano Prodi per lavoro è in Cina: un mese. Il fuso orario, visto l‘inizio delle 21 all’Olimpico, non lo aiuterà a cercare il collegamento visto che a Pechino sono sei ore avanti, ma la fede magari darà la forza necessaria. “Non ce la farò ad esserci - dice sorridendo il maestro e compositore Fio Zanotti -: la guarderò in tv coi miei ragazzi”.

 

Cesare Cremonini sta preparando il suo tour ma al 90% cercherà di scappare all’Olimpico, e mentre Luca Carboni sta decidendo a ore ecco che lo scrittore Enrico Brizzi ci sarà (partendo nel match-day) col solito gruppo del Dall’Ara mentre il fratello Riccardo (docente di storia contemporanea all’Università di Bologna) partirà il giorno prima con un amico e le rispettive figlie, tifosissime. “Giovani e veterani - ha scritto Enrico su Sportweek -, saremo all’Olimpico anche per chi non é più qui con noi, canteremo per tutti loro e non potrà esserci trasferta più emozionante”.

 

chiara galiazzo

A Roma ci sarà il Sindaco Matteo Lepore, mentre Gianni Morandi fa sapere che, salvo ripensamento dell’ultima ora, “non andrò ma anche nel ‘74 non c’ero. L’ultima finale di Coppa Italia, quella vinta, la vidi in tv, per cui…”. Come dire: magari porta benone. Prima della sfida contro la Juventus aveva detto: “La finale? Già è una grande cosa essere lì, poi oh se va bene ancora meglio, non si può sapere…”. Roberto Cevoli, comico e autore romagnolo ma tifoso del Bologna dal ‘66, ricorda che “in quelle serate, stasera, 14 e 15 avrò lo spettacolo al Teatro Celebrazioni”. Si informerà ovviamente, pronto - nel caso - a scatenare l’inferno.

 

Stefano Domenicali (presidente di Formula1) non mancherà (“Certo che ci sarò” fa sapere), mentre Duilio Pizzocchi la guarderà in tv. Chiudono Capitan Fede Poggipollini (chitarrista di Ligabue che è anche andato sul palco con la maglia del Bologna: “Mi sono già organizzato con amici ma stiamo lavorando e va capito se c’é il tempo da ritagliarsi…”) e il senatore Pierferdinando Casini: “Sarò a Roma sì. È da quando avevo 19 anni che aspetto... Ma dopo la gara di venerdì sera sono ancora più preoccupato: il Milan in dieci minuti con due accelerazioni ti cambia la partita”. E Luca Carboni? Ci sarà. E Cesare Cremonini? Sta cominciando le prove del tour, forse lo spazio lo troverà. Si gioca. Si tifa: da vicino o da lontano. Il tutto mentre trentamila bolognesi stanno sbarcando nella Capitale: il successo manca da 51 anni. Il resto può essere storia o rimpianto.

chiara galiazzochiara galiazzo

stefano domenicali

 

 

matteo leporeLUCA CARBONI

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