raffineria putin zelensky

ORO NERO, SORCI VERDI PER PUTIN! - LA STRATEGIA DI ZELENSKY PER COSTRINGERE "MAD VLAD" A SEDERSI AL TAVOLO DEI NEGOZIATI: COLPIRE GLI IMPIANTI PETROLIFERI RUSSI E FAR IMPLODERE L'ECONOMIA DI MOSCA  - NELL'ULTIMO MESE L'ESERCITO UCRAINO HA PRESO DI MIRA DIECI RAFFINERIA. IL RISULTATO? IN RUSSIA IL PREZZO DEL CARBURANTE HA RAGGIUNTO I MASSIMI STORICI E ALCUNE POMPE DI BENZINA SONO RIMASTE A SECCO - DISTRUTTO ANCHE L'OLEODOTTO CHE COLLEGA RYAZAN ALLA CAPITALE: SI TRATTA DEL FLUSSO PRINCIPALE DI PETROLIO CHE ARRIVA A MOSCA, CHE ORA È BLOCCATO...

Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per "la Repubblica"

 

attacchi ucraina raffinerie russe

Bruciare il tesoro di Putin per obbligarlo ad accettare la tregua.  L'offensiva dei droni ucraini rivela un disegno strategico: gli attacchi scagliati sugli impianti petroliferi russi mirano a compensare le difficoltà dell'esercito di Kiev, che ora inizia a cedere terreno pure nella regione di Dnipropetrovsk, e convincere il Cremlino a sospendere i combattimenti. Perché è Mosca che presto potrebbe avere l'interesse maggiore a – letteralmente – cessare il fuoco.

 

Dall'inizio di agosto sono andate in fiamme dieci raffinerie, le più grandi del Paese, e gli effetti cominciano a farsi sentire. Il prezzo del carburante sul mercato nazionale ha raggiunto i massimi storici e diverse stazioni di servizio sono già rimaste a secco, soprattutto in Crimea e in Siberia, dove vengono segnalate code di automobilisti alle pompe.

attacchi ucraina raffinerie russe

 

Giovedì notte, poi, un altro poi botto ha messo fuori uso l'oleodotto che collega Ryazan alla capitale: sui social sono apparse le immagini della colonna di fumo, senza conferme ufficiali né rivendicazioni ucraine, e si parla di blocco del flusso principale diretto a Mosca.

 

Gli analisti di Reuters ritengono che i bombardamenti abbiano ridotto del 17 per cento capacità di trasformare il greggio in benzina e diesel, in un momento di altissima richiesta: l'ultima vacanza estiva spinge i russi a viaggiare, sommandosi alle necessità dei mezzi agricoli per la raccolta dei cereali e alla domanda per le scorte del riscaldamento invernale. 

 

putin zelensky macron

C'è un elemento che pesa sui timori russi: le incursioni si stanno dimostrando più precise e devastanti.  I tecnici di Kiev hanno perfezionato i sistemi di guida dei droni, che grazie a motori potenziati trasportano più esplosivo. Nei filmati si vedono gli ordigni che dopo voli di settecento-mille chilometri centrano le strutture più delicate e le demoliscono. 

 

Un anno fa bastavano sette-dieci giorni per rimetterle in funzione dopo i raid: ora si stima che le riparazioni richiederanno almeno un mese.  Le foto satellitari evidenziano danni pesanti agli impianti di Ryazan, Novokuibyshevsk e Saratov che da soli forniscono il 14 per cento del carburante. 

 

attacchi ucraina raffinerie russe

Il Cremlino ha poche misure per lenire la crisi. A fine luglio è stato imposto il divieto di esportare benzina e gasolio, una misura che dovrebbe venire prorogata per tutto settembre: secondo la testata online Bell però il provvedimento blocca la partenza di 50-60 mila tonnellate a settimana, insufficienti per compensare le perdite causate dai droni. Non viene escluso di bandire pure le forniture privilegiate ai Paesi amici o di aumentare le importazioni dalla Bielorussia. 

 

Gli ucraini non si limitano a bersagliare le raffinerie, ma stanno prendendo di mira pure le infrastrutture che alimentano le vendite petrolifere all'estero. L'incursione più seria è avvenuta domenica sul Baltico contro l'impianto di liquefazione di Ust-Luga, che consegna venti milioni di tonnellate l'anno.

attacchi ucraina raffinerie russe

 

È stata distrutta la torre di frazionamento criogenico, il cuore dell'infrastruttura, e non è chiaro quando l'attività potrà riprendere. Altri raid invece si accaniscono sui depositi più vicini al fronte – come martedì in Crimea – per cercare di ostacolare i movimenti delle truppe. 

 

Il Cremlino sta facendo di tutto per contrastare le azioni dei droni: nelle città industriali le antenne dei cellulari vengono spente per dodici ore al giorno, cercando di "accecare" gli apparati di guida dei robot volanti che trovano la rotta grazie ai ripetitori della telefonia mobile. Molti dei velivoli ucraini però dispongono già di navigatori basati sull'intelligenza artificiale, che identificano il profilo del terreno e non temono contromisure. [...]

 

oleodotto DI ryazan

Dozzine di missili terra-aria di nuova generazione vengono installati sui semoventi Pantsir. Kiev però negli ultimi giorni ha esibito due modelli di missili cruise, il Flamingo e il Super-Neptune: non sono ancora entrati in azione e possono infliggere danni ancora più gravi, perché muniti di testate esplosive tre volte superiori a quelle dei droni. Come il resto dell'arsenale scagliato contro la Russia, vengono costruiti in patria e permettono al governo Zelensky di ignorare il veto del Pentagono all'uso di armamenti americani.  [...]

MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY 1volodymyr zelensky MURALE BACIO PUTIN ZELENSKY

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?