massimo cacciari big

“A SINISTRA TUTTI PROFESSORI, E PIÙ PERDONO PIÙ DIVENTANO ARROGANTI” – J’ACCUSE DI MASSIMO CACCIARI: "LA MELONI CERCA DI ESSERE UMILE, PERCHÉ PERCEPISCE LA DELEGITTIMAZIONE CHE INVESTE IL SISTEMA POLITICO. IL PD SI È TRASFORMATO IN PARTITO MINISTERIALE MA DEVE RITROVARE IL CONTATTO CON LE MASSE. ALTRIMENTI RISCHIA DI DIVENTARE UNA SORTA DI PARTITO D'AZIONE O DI PARTITO RADICALE. INVECE VEDO CHE LA DISCUSSIONE CONGRESSUALE GIRA ANCORA SU CHI HA PIÙ IMMAGINE PER FARE IL SEGRETARIO”

Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

Professor Massimo Cacciari, come si salva la sinistra?

massimo cacciari otto e mezzo

«Solo se affronta sul serio la questione sociale. Dovrebbe essere il cuore del suo agire».

Tra operai che votano a destra e astensionisti ci sarebbe una prateria da conquistare.

«Come hanno capito tutti quelli che negli ultimi vent' anni sono passati rapidamente dal 5 al 30 per cento. Ma per farlo bisogna essere credibili nelle proposte. E costruirvi attorno un radicamento sociale e territoriale frutto delle lotte che si compiono, non di quelle fatte per portare le borse al capocorrente di turno. Invece vedo che nel Pd la discussione congressuale gira ancora su chi ha più immagine per fare il segretario».

 

Manca umiltà?

«Questa è una cosa che a destra hanno capito. Giorgia Meloni cerca di essere umile, perché percepisce la delegittimazione che investe il sistema politico.

meme enrico letta elly schlein

Invece a sinistra tutti professori, e più perdono e più diventano arroganti».

 

La sinistra però non è in crisi ovunque?

«Il Welfare del dopoguerra fondava le sue fortune anche su uno scambio iniquo tra i Paesi ricchi e quelli in via di sviluppo e la politica delle socialdemocrazie era quella dello Stato sociale. Rappresentavano settori sociali relativamente omogenei, classi organizzate da potenti sindacati. Il venir meno di questi fattori spiega le ragioni oggettive della crisi delle socialdemocrazie».

 

 

Quel mondo non c'è più da tempo.

«Sì, è crollato. Ci aggiunga che la ricchezza ha smesso di crescere negli ultimi vent' anni in tutta Europa. Un terremoto. Ma cosa si fa dopo un terremoto? Si può piangere, accucciarsi sulle macerie o provare a pianificare nuovi paesi e città».

MASSIMO CACCIARI

 

La sinistra non ha fatto lo sforzo necessario per compiere un nuovo inizio?

«No. Non era facile, ma bisognava almeno provarci. Ciò presupponeva un'analisi sociale, politico-culturale e geopolitica. Un'indagine sul mutamento avvenuto. Invece si è preferito subire i processi, adeguandosi alle politiche neoconservatrici».

 

E lì che la sinistra smarrisce il suo popolo?

«Non c'è stato alcun tentativo di rappresentare quei settori sociali che nella globalizzazione perdevano peso economico, sindacale e politico. Le misure adottate sono state poco più che pannicelli caldi, assistenziali. I vincoli, come il pareggio di bilancio, son diventati obbiettivi. L'austerità il discorso dominante, come se fosse neutrale e colpisse tutti allo stesso modo».

 

MASSIMO CACCIARI

La destra ha offerto risposte più efficaci?

«Una destra sociale c'è sempre stata. Le destre, anche quelle storiche, totalitarie, che non esisteranno mai più, vanno affrontate su questo terreno: occupazione, reddito, politiche redistributive. La sinistra accusava la destra di non farlo o di fingere di farlo, di essere "serva dei padroni". Il confronto assolutamente primario avveniva su questo terreno».

 

E oggi?

«Oggi la destra, persa la carica anti istituzionale, guadagna proprio dove la sinistra ha "sbaraccato"».

 

 Qual è il rischio che corre il Pd?

massimo cacciari a cartabianca

 «Di diventare una sorta di Partito d'Azione o di Partito radicale. Ho molta riconoscenza per le battaglie di un Pannella, ma non può essere quello il destino di un partito di massa». È troppo concentrato sui diritti? «I diritti vanno bene, per carità, ma devono essere sempre affrontati in relazione a quelli sociali, previsti non a caso dalla Costituzione. Le disuguaglianze, la precarietà, il lavoro femminile, di cosa credete che discutono le masse?».

 

Chi sceglie tra Bonaccini e Schlein?

«Non mi appassiono alla contesa. Trovo sbagliato il metodo. Servirebbe una discussione radicale, che prendesse atto della svolta epocale avvenuta con la nuova forma della globalizzazione, con il dominio del capitale finanziario».

 

Il comitato degli 87 non sta facendo questo?

«Per carità! Una cosa ridicola. Le pare che i valori si scrivano a tavolino? E tra "saggi" scelti da chi? Da un gruppo dirigente come l'attuale del Pd?».

 

Quindi la colpa della sinistra è di essere stata gregaria?

GIUSEPPE CONTE ENRICO LETTA MEME

«Sì, non ha una posizione autonoma, ha subito i processi. Non è stata parte, non ha saputo rappresentare una posizione autonoma su nessuno dei grandi temi che la globalizzazione impone. La globalizzazione è irreversibile, ma non conduce da sé alla Repubblica universale di Kant. Crea disuguaglianze, ridistribuisce poteri. Su questo occorre confrontarsi e anche combattere».

 

Un altro esempio di questa sudditanza?

«L'Occidente. È giusto essere da questa parte, naturalmente, mica si può stare con Putin o con la Cina. Ma con l'ambizione di riformarne le istituzioni e la linea politica, non piegati interamente sui Biden di turno».

 

Il Pd è stato troppo al potere?

«Il Pd si è trasformato in partito ministeriale. Mutamento che viene da molto lontano».

Ma alla fine chi dovrebbe rappresentare?

SCHLEIN BONACCINI 5

«I giovani, quasi tutti precari. Le donne, che sono le peggio trattate in Europa. La classe media impoverita. C'è chi parla di nuova plebe. A ragione. E allora occorrono i tribuni: tribuni capaci di far politica e governare. Non demagoghi che durano un mattino».

 

Nel concreto?

«Serve un partito che organizzi, rappresenti e difenda con radicalità questi interessi e solo così si salverà anche la democrazia, se non si vuole ridurre alla più vuota delle procedure».

elly schlein bonaccinischlein bonaccini elly schlein abbraccia stefano bonaccinicacciari

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…