ABBIAMO UN PARTITO DI CARTA? - EZIO MAURO PARLA DALLA GRUBER; “SCALFARI HA FATTO UN’IPOTESI, MA LE AZIONI DI LOBBISMO NON MI INTERESSANO”. PERÒ...“ESISTE UNA MONTAGNA DI ENERGIA DEMOCRATICA NEL CENTROSINISTRA CHE I PARTITI NON SEMBRANO UTILIZZARE”. E QUINDI? MAURO CONCLUDE: “TOCCA AI PARTITI CONVOGLIARE QUESTA ENERGIA”: DI PIÙ: “IL PD DEVE SENTIRSI FORTE PERCHÉ SCALABILE, PERCHÉ CONTENDIBILE, PERCHÉ APERTO ALLE ENERGIE NUOVE” - UN’OPA NON OSTILE, INSOMMA….

Luca Telese per "il Fatto Quotidiano"

E così tutti si chiedono: cosa succede con la fantomatica lista civica che dovrebbe affiancarsi al Pd e alla foto di Vasto? La patrocinerà Roberto Saviano? È nato "il partito di Gomorra" titola a tutta pagina con luciferina malizia Alessandro Sallusti. Mauro parla dalla Gruber e chiede aperture del Pd che "deve essere scalabile". Davvero si sta allestendo una nuova panoplia in cui al posto dei volti storici dell'iconografia socialista del Novecento troveranno posto i profili di Eugenio Scalfari, Concita De Gregorio, Gustavo Zagrebelsky e dell'uomo simbolo dell'anti-camorra?

Di fronte a queste domande - che attraversano l'opinione pubblica democratica - ogni risposta banale e semplificatoria è sbagliata. Ecco perché occorre riavvolgere la bobina.

1) Il padre spirituale della lista ha un nome, ed è quello di Eugenio Scalfari. Il primo che ne ha disegnato l'identità, la possibile fisionomia e la funzione in un editoriale.

2) Seconda domanda: ma allora Scalfari scrive perché rappresenta il gruppo Espresso? Sciocchezza sesquipedale. Scalfari parla per conto di Scalfari. Come cittadino, come opinion leader, come guru. Le sue opinioni non sono frutto di una politica aziendale pianificata a tavolino a Largo Fochetti ma dei suoi personali convincimenti. Attenzione: questo non vuol dire che le sue idee non siano condivise - individualmente - da molte persone che lavorano dentro e fuori dal gruppo.

3) La miccia che fa esplodere tutto è un articolo pubblicato sul Corriere della Sera da Maria Teresa Meli. La retro scenista principe del Corriere ha scritto un'altra notizia assolutamente vera: Pier Luigi Bersani aveva acconsentito all'idea di un apparentamento. La mossa era il pilastro dell'annuncio di una propria candidatura alle primarie.

4) Saviano smentisce con veemenza la sua candidatura. Ma precisa : "Non rinuncio a costruire un percorso". Non esclude il suo patrocinio.

5) L'annuncio solleva la rivolta dei giovani turchi del Pd con in testa Matteo Orfini, Stefano Fassina e Pippo Civati. Sua la battuta che resta: "Se accade questo il Pd diventa una bad company".

6) Concita De Gregorio, da molti indicata come possibile capolista, ex direttrice de l'Unità, viene a In Onda, su La7 e fa un discorso della corona (1 milione di ascoltatori, 4%). Premette e precisa "non intendo fare politica". Poi stila una micidiale requisitoria: "Il Pd, in questi anni è stato un progetto fallito. Anziché selezionare il meglio ha selezionato il peggio. Se a uno della società civile gli dici, con rispetto parlando, che deve farsi selezionare dal responsabile enti locali Davide Zoggia o dall'organizzatore Migliavacca, quello scappa a gambe levate". In studio Sallusti grida: "E' un golpe!".

Lei procede implacabile: "Che in Sicilia nessuno degli elettori del Pd volesse l'inciucio con Lombardo lo sanno anche i sassi". Pausa, altro nome: "Hanno emarginato uno come Ivan Scalfarotto che selezionava il personale di una delle più importanti multinazionali basate in Europa".Poi, rivolgendosi a Civati ( e qui altro colpo di scena): "Pippo, ma perché non dici che ogni volta che tu fai una convention il segretario ti piazza un appuntamento contro per oscurarti?". Civati invece di arrabbiarsi annuisce: "Guarda, se questo è quello che vuoi fare, se la linea è quella che giustamente ha chiarito Scalfari oggi su La Repubblica, questa lista la votiamo pure io e i miei cari".

7) Già perché cosa aveva detto Scalfari, proprio quella mattina? Mentre Ezio Mauro il giorno prima aveva approfittato della riunione di redazione per escludere ogni coinvolgimento del gruppo e del suo quotidiano, il fondatore aveva coniato due espressioni che resteranno nel dibattito. Primo: "La società civile, cioè gli elettori sovrani al momento del voto dovrebbero riscoprire i partiti e invaderli laddove si riconoscono nei loro valori". Secondo: "Oppure formare liste collegate con quei partiti, legge elettorale permettendo. Cioè trasfusioni di sangue oppure - notate la immaginifica metafora sanitaria - circolazione extracorporea di sangue nuovo".

8) Il fondatore si concede un post scriptum in cui bacchetta un sito di gossip "preclaro" (ai suoi occhi Dagospia), questo giornale e il tg di Mentana. La critica Scalfariana? Aver presentato l'operazione come un'opa ostile al Pd. Quindi: non è un'Opa, ma un aiuto? L'operazione va bene.

9) Questo tourbillon si sovrappone con "il festival delle idee" che La Repubblica celebra in pompa magna a Bologna. Domenica prossima la De Gregorio intervista Scalfari. Unico assente proprio Saviano.

10) Mauro ieri dalla Gruber parla ancora: "Scalfari ha fatto un'ipotesi, ma le azioni di lobbismo non mi interessano". Però..."Esiste una montagna di energia democratica nel centrosinistra che i partiti non sembrano utilizzare. E quindi? Mauro conclude: "Tocca ai partiti convogliare questa energia": Di più: "Il Pd deve sentirsi forte perché scalabile, perché contendibile, perché aperto alle energie nuove".

Bingo! Scalfari vuole "la circolazione extracorporea" delle liste civiche. Mauro la trasfusione e la scalabilità del Pd. Conoscendo la vecchia guardia del Pd, per Bersani l'"extracorporea" è meglio di un Alien in corpo. Se Mauro fosse un ex trotszkista, c'è da giurarci, D'Alema attingerebbe alla lingua del novecento per dargli dell'"entrista". Conclusione: tutto è possibile, ne vedremo delle belle.

 

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