MENO 19 GIORNI ALLA CANDIDATURA UFFICIALE DI MONTI - SOLO UNO COME MONTEZEMOLO POTEVA CREDERE CHE MONTI GLI AVREBBE PRESTATO LA FACCIA PER FARGLI FARE LA SUA PRIMA COMUNIONE ELETTORALE - CHE “AGENDA”! ZERO RIFERIMENTI ALLA FINANZA SPECULATIVA, BIOTESTAMENTO, DIRITTI DEI GAY, FECONDAZIONE ASSISTITA, TAGLI ALLE SPESE MILITARI, ETC….

1. IL TECNICO NON È FESSO E STUDIA DA LONTANO
di Pino Corrias per Il Fatto


Mario Monti avrà pure cento difetti - compreso quello di non essere troppo coraggioso - ma non è affatto stupido. Solo uno come Luca Cordero di Montezemolo poteva credere che Monti gli avrebbe prestato la faccia, la camicia immacolata, i gemelli e il gessato per fargli fare la sua prima comunione elettorale. E graziosamente mandarlo in Parlamento a vendere strette di mano e bolle di sapone con quella bella compagnia di faticatori italiani, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli, che mai ebbero la ventura di lavorare un solo giorno, se non per idratare l'abbronzatura dei rispettivi maestri, Forlani, Almirante e Pannella.

In assenza di Monti e del re dei voti siciliani Totò Cuffaro (che con massima dignità sta scontando la sua pena) gli allegri centristi rischiano di ritrovarsi ad affrontare il drago elettorale dietro alla guida vaporosa di Emma Marcegaglia, la ex signora di Confindustria sperando nella sua proverbiale capacità di cavarsela ogni volta che incrocia una catastrofe, tipo il terremoto a L'Aquila, il G8 alla Maddalena, Gianni Riotta al Sole 24 ore. Monti li guarderà da lontano, pronto a incassare i dividendi della nuova Repubblica, calcolati in spread.

2. MENO 19 GIORNI ALLA CANDIDATURA UFFICIALE DI MONTI
di Claudio Cerasa per Il Foglio

Mario Monti in questi giorni ci gira un po' attorno e gioca molto con la sua discesa in politica che in realtà è una salita in politica e che in realtà pur non essendo una candidatura è una candidatura bella e buona. Ci sarà però un giorno preciso in cui Monti dovrà sciogliere definitivamente la sua riserva non riserva: la legge elettorale infatti prevede che sulle liste elettorali può non essere presente il nome del candidato premier di una coalizione ma prevede invece che sulla gazzetta ufficiale debba essere pubblicato il nome del capo della coalizione "tra le ore otto del 44° e le ore sedici del 42° giorno antecedente a quello della votazione".

Contestualmente al deposito del contrassegno di cui all'articolo 14, i partiti o i gruppi politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica.

I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione.
Si vota, a quanto pare, il 24 febbraio. E dunque alle sedici del 14 gennaio si saprà, con esattezza, se Monti scioglierà del tutto la sua famosa riserva. Meno diciannove, comincia il conteggio.

3. ZERO
Alessandro Giglioli per http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/12/24/zero/

Sia chiaro, c'è anche qualcosa di buono nell'Agenda Monti e va detto, se non altro perché senza tante pressioni probabilmente non ci sarebbe neanche quello: l'attenzione alla green economy e alla Rete, la questione di genere nel lavoro, un vago piano per l'occupazione giovanile, la promessa lotta all'evasione fiscale, perfino una bozza di reddito minimo garantito (per anni demonizzato, anche a sinistra, come ‘demagogia' e oggi considerato indispensabile strumento di reintegro nella società perfino dai liberisti, ben svegliati a tutti).

Poi ci sono proposte talmente ovvie e generiche che sfido chiunque a trovare qualcuno contrario: «fare più asili nido», «valorizzare il ruolo del volontariato», «promuovere l'invecchiamento attivo», «costruire una società più giusta e moderna», fino al mitico «meno casta» e - ripeto - trovatemi uno che invece ne vuole di più.
Poi ci sono le dimenticanze, che tuttavia non credo affatto siano tali.

Ad esempio, zero riferimenti alla finanza speculativa, zero. In tutto il pdf non c'è nemmeno la parola "speculazione". L'idea che in merito ci sia un problemino da gestire (visto tra l'altro che il patacrac è iniziato lì) non sfiora il Professore e i suoi.
Zero diritti civili. Non una parola. Zero passi in avanti per quanto riguarda biotestamento, diritti dei gay, fecondazione assistita etc. Zero, il medioevo gli piace.
Oppure, zero tagli alle spese militari: forbici ovunque tranne che lì, inclusi gli F35, il Forza Nec, la guerra in Afghanistan, che evidentemente per lui non costituiscono spesa pubblica.

Poi naturalmente zero tagli ai privilegi del Vaticano, per carità, quelli sono tra gli sponsor.
E zero accenni a uno dei bivi centrali della spesa pubblica: ad esempio, investire miliardi di euro nelle grandi opere come il Tav o al contrario nel salvataggio di un territorio dello Stato che frana ogni volta che piove.

E ancora, zero riferimenti agli ultimi di questa società, i detenuti o i migranti, che schiattino nelle nostre sovraffollate galere e nei Cie.
Zero, insomma: come i passi in avanti in termini di civiltà, laicità, umanesimo.

 

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