DAL “DOGE” AL “PRETINO” – ALBERTO STEFANI, IL 32ENNE LEGHISTA CANDIDATO A SUCCEDERE A LUCA ZAIA IN VENETO, SEMBRA USCITO DAL MANUALE DEL PERFETTO DEMOCRISTIANO: “È FONDAMENTALE NON ATTACCARE GLI AVVERSARI. DOBBIAMO PARLARE DEL VENETO E ASCOLTARE” – “IL PRESUNTO COMMISSARIAMENTO DI FDI? CHI C’È UNA SANA COMPETIZIONE E UNA LEALE CONCORRENZA TRA PARTITI” – “SONO ORGOGLIOSO CHE ZAIA SIA IN LISTA” – “VANNACCI? CHI È IN LISTA DEVE RAPPRESENTARE I VENETI, NON UNA CORRENTE”. MA POI AFFONDA: “IO CON IL FASCISMO NON HO NIENTE A CHE FARE, COME TUTTI I MILITANTI DELLA LEGA"
Estratto dell’articolo di Annalisa Cuzzocrea per "la Repubblica”
Alberto Stefani ha 32 anni e i modi di un ragazzo dell'Azione cattolica. Lo guardi e pensi sia capitato nella Lega per caso: laurea in diritto canonico, nonno comunista, ama l'arte, dipinge.
È un fedelissimo di Matteo Salvini […], ma appare politicamente il suo opposto, difficile dire se per convinzione o per strategia. […] È il volto rassicurante della Lega in una regione bianca che un tempo fu feudo della Dc: somiglia a Luca Zaia, che pure non voleva prendesse il suo posto, ma è molto attento a non ostacolare la linea del segretario.
Se c'è un pezzo di partito che non si rassegna alla linea Vannacci, è qui che va cercato. […]
Ha presentato un "pentalogo" di comportamenti per i candidati che sembra un manuale di galateo. Niente provocazioni, niente attacchi, dialogo con tutti.
«Come ho detto nel discorso di lancio della campagna ritengo fondamentale non attaccare i miei avversari. Dobbiamo parlare del Veneto, essere in grado di ascoltare, non farci prendere da polemiche sterili dentro o fuori la coalizione».
Il candidato del centrosinistra in Puglia Decaro ha fatto di tutto per non avere in lista il suo predecessore Michele Emiliano, lei non ha problemi con Zaia capolista in tutte le circoscrizioni? Non rischia di farle ombra?
MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025
«Ne sono orgoglioso. Sono in questa squadra da quando ero bambino e so che un ricambio generazionale si fa con l'impegno di tutti. Zaia ha portato in alto lo standing del Veneto in questi anni ed è garanzia di continuità».
Ma la Lega in Veneto si è molto indebolita, mentre è cresciuta Fratelli d'Italia. Lei sa che – dietro le quinte – dicono che sarà un presidente commissariato dagli assessori meloniani?
«Guardi, io so che c'è una sana competizione, una normale e leale concorrenza tra partiti, ma che insieme lavoreremo tutti per il miglior risultato possibile».
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
Ha detto che, se sarà eletto, si sentirà il presidente di tutti, un atteggiamento che non va molto di moda a destra. Ci crede davvero?
«Certo. I temi del nostro programma non hanno a che fare con questioni ideologiche. Girano intorno a sanità, sociale, imprese e ambiente, cose che interessano tutti. Dobbiamo migliorare quello che si può senza fare una campagna livorosa di insulti e offese. E vedo che questo tono diverso è molto apprezzato, gli elettori preferiscono il pragmatismo alla rabbia inutile che allontana le persone».
[…] I dazi di Trump fanno paura?
«I nostri imprenditori sono più preoccupati dall'estrema burocratizzazione delle regole europee».
Roberto Vannacci è un valore aggiunto o un problema per la Lega? Lei ha quattro candidati che si sono iscritti alla sua associazione.
«Chi è in lista deve rappresentare i veneti, non una corrente all'interno del partito».
roberto vannacci matteo salvini meme by edoardo baraldi
A Pontida è stato il più osannato.
«A Pontida la metà dei presenti erano veneti. La nostra è l'unica bandiera in cui è scritta la parola pace, non credo che questi discorsi sulla presunta vannaccizzazione della Lega abbiano alcun fondamento».
Suo nonno Aldo, operaio alla Breda, era orgogliosamente comunista.
«E io ho sempre detto e posso ripetere che con il fascismo non ho niente a che fare, come tutti i militanti della Lega».
[…] L'immigrazione secondo Stefani?
«Il problema non riguarda quella regolare, sono anni di accoglienza indiscriminata che hanno pregiudicato non solo le comunità ospitant, ma i diritti degli stessi richiedenti asilo, ammassati come pacchi della spesa in centri di accoglienza straordinari in cui sono stati calpestati i diritti umani».
cuoricini salvini e meloni meme il giornalone la stampa
I grandi centri li ha sempre voluti la destra.
«Bisogna integrare chi viene qui per rispettare le leggi e lavorare, costruire le condizioni perché accada, altrimenti ti ritrovi una bomba sociale che non riesci a gestire».
matteo salvini Alberto Stefani - festa per l autnomia a montecchio maggiore
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI
ROBERTO VANNACCI RICEVE LA TESSERA DELLA LEGA DA MATTEO SALVINI
ALBERTO STEFANI - LEGA


