DISCOMORTE - ALCUNI TESTIMONI RACCONTANO LA TERRIBILE NOTTE DI SANTA MARIA, E L’INFERNO DI FUOCO DELLA DISCOTECA - “SEMBRAVA UN FUOCHERELLO DA NIENTE. UN MINUTO DOPO NON SI POTEVA PIÙ RESPIRARE” - I BUTTAFUORI HANNO CERCATO DI IMPEDIRE AI RAGAZZI DI SCAPPARE: “PENSAVANO CI FOSSE SOLO UNA RISSA, E CREDEVANO CHE LA GENTE VOLESSE APPROFITTARNE PER USCIRE SENZA PAGARE”...

R. Co. per il "Corriere della Sera"

«Sembrava un fuocherello da niente sul soffitto, sopra il palco. Chissà, qualcuno avrà anche pensato a un effetto speciale inventato della band. Con calma i musicisti hanno smesso di suonare la loro ballata, e poi dal palco qualcuno ha tentato di spegnere l'incendio a secchiate d'acqua. Poi con un estintore. Ma non funzionava, o non sapevano usarlo. Ancora un minuto ed è cominciato l'inferno. Non si vedeva più nulla, non si poteva respirare».

Ingrid, 20 anni, studia da infermiera all'università di Santa Maria e da un mese dava una mano alla Kiss durante le feste, per guadagnare qualche real. Il bel viso «gaucho», antenati tedeschi e veneti, è solcato dalle lacrime. Ha visto quel che è successo sul palco, ed era abbastanza vicina all'uscita. È salva. Non ha perso appena qualche amico, «ne conoscevo a decine», racconta.

Murilo Tiescher, 26 anni, studente di medicina, è testimone dell'episodio che più farà discutere: è vero che le porte per scappare erano sbarrate? «C'era solo una via d'uscita, ed era difficile muoversi a causa di un divisorio di metallo che usano per organizzare le file di entrata. Superato l'ostacolo, i buttafuori della discoteca a braccia spalancate cercavano di impedire l'uscita delle persone, erano convinti che dentro ci fosse appena una rissa e molti stessero approfittando per uscire senza pagare».

In Brasile, difatti, non si paga mai nulla all'entrata dei locali notturni ma il conto finale si salda all'uscita, presentando alla cassa la nota delle consumazioni. «Credo che si siano resi conto dell'incendio soltanto quando hanno visto il fumo uscire dalla discoteca - prosegue lo studente -. Allora si sono prodigati per aiutare più persone possibili a fuggire. Ma sicuramente si sono persi due minuti. E chissà in quanti si sarebbero salvati...».

Kery, una ragazza di 20 anni, a una radio locale: «Quando sono uscita non c'era nessun ostacolo. E sono scappata all'inizio dell'incendio, quando non c'era nemmeno panico. Quindi credo che questa storia delle porte sbarrate dai buttafuori sia durata davvero poco. Poi ho attraversato la strada e ho appena fatto in tempo a voltarmi per vedere che il fumo che usciva era già scuro e alcuni ragazzi venivano portati fuori a spalle».

Il peggio l'hanno visto i soccorritori. All'alba di ieri, a poche ore dalla tragedia, un quarto viaggio di camion portava via l'ultimo carico di corpi senza vita. Li hanno disposti in file nel locale palazzetto di basket, da una parte i ragazzi, dall'altra le ragazze. «I corpi erano intatti. I maschi li abbiamo quasi tutti identificati noi, perché avevano i documenti nella tasca dei pantaloni. Con le ragazze non è stato possibile, perché li tengono nella borsetta, che quasi sempre è andata perduta».

Sono salvi, in ospedale, due dei componenti della band Gurizada Fandangueira che stava suonando al momento dell'incendio. Mentre un terzo, Danilo Jaques, è morto soltanto perché, già sulla porta, è voluto tornare indietro per recuperare la sua fisarmonica. In ospedale a Santa Maria, una trentina di ragazzi sono gravi, attaccati al respiratore artificiale. Altri sono stati portati in ospedali vicini, insieme ai pochi ustionati gravi, che sono già in centri specializzati.

Al palazzetto di Santa Maria ecco le lunghe file e la disperazione dei parenti arrivati per i riconoscimenti. Fa impressione vedere ragazzi giovanissimi, vestiti da disco, con le magliette e i tatuaggi all'ultima moda ma senza scarpe e con gli occhi chiusi, come stessero riposando ebbri dopo una notte di allegria. I primi a giungere sono i familiari dei giovani cresciuti qui, poi per tutta la giornata sono proseguiti gli arrivi dalle altre città. La cittadina non è abituata a un evento di queste dimensioni, ed entro le prossime 24 ore - come è tradizione rigida del Brasile - si dovranno svolgere gli ultimi addii e le sepolture. Già si pensa a una messa collettiva, almeno per i ragazzi che riposeranno per sempre qui, a Santa Maria.

 

Brasile: caos e soccorsi nei pressi della discoteca Brasile: caos e soccorsi nei pressi della discoteca Brasile: caos e soccorsi nei pressi della discoteca Brasile: caos e soccorsi nei pressi della discoteca Brasile: caos e soccorsi nei pressi della discoteca

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO