ruth bader ginsburg

AMERICA FATTA A MAGLIE - BENVENUTI NEL TERZO ANNO DELL'ERA TRUMP: ACCUSE DI BROGLI IN FLORIDA, MINISTRI CACCIATI, LITI CON LA CNN, NOMINE CHE FANNO IMBUFALIRE I DEMOCRATICI. E POI C'È LA FRATTURA DI RUTH BADER GINSBURG, GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA GIÀ ACCIACCATA MA CHE PROMETTEVA DI MORIRE SULLO SCRANNO PUR DI NON LASCIARE UN ALTRO POSTO A TRUMP, CHE POTREBBE SCEGLIERE IL TERZO GIUDICE IN UN MANDATO…

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Riconteggi e accuse. La Florida, ancora la Florida. E il Russia Gate, dall'ombra il Russia Gate. Vi ricordate quando nel 2000 Al Gore rifiuto’ di concedere la vittoria a W Bush e cominciò una lunga e snervante disputa sul riconteggio dei voti della Florida? Potrebbe succedere una cosa analoga, con il Senato e anche con il governatore, ed è la prima grande occasione di dimostrare che di qui al 2020 nessuno andrà in giro a questionare con i guanti.

ron desantis e donald trump in florida

 

Trump lancia due tweet di guerra:

 

As soon as Democrats sent their best Election stealing lawyer, Marc Elias, to Broward County they miraculously started finding Democrat votes. Don’t worry, Florida - I am sending much better lawyers to expose the FRAUD!

 

Appena i democratici hanno spedito il loro avvocato di furti elettorali Marc Elias alla Contea di Broward, voti democratici sono spuntati per miracolo. Non preoccuparti Florida, sto inviando avvocati molto più bravi per sbugiardare la frode.

 

“You mean they are just now finding votes in Florida and Georgia – but the Election was on Tuesday? Let’s blame the Russians and demand an immediate apology from President Putin”.

 

donald trump rally in florida da presidente 9

Volete dire che stanno trovando ora voti in Florida e Georgia quando le elezioni erano martedì? Bisognerà dare la colpa ai russi e chiedere le immediate scuse del presidente Putin.

 

L’affare in Florida e Georgia si tinge di giallo con i racconti di scatole intere di voti trovate all'improvviso nei luoghi più disparati, una roba che sembra il voto del 2 giugno del '46 in Italia quando Repubblica doveva essere e Repubblica fu.

 

RUTH BADER GINSBURG 4

Non è la prima volta che succede, abbiamo citato il precedente delle elezioni presidenziali del 2000, e se è per questo stanno ancora contando i voti in California, il punto è che dopo una mezza giornata di apparente concordia, con tanto di  felicitazioni e offerta di collaborazione di Trump all'aspirante Speaker della camera Nancy Pelosi, sono arrivati subito: il caso Acosta, nel senso del corrispondente della CNN il cui permesso è stato sospeso dopo una burrascosa conferenza stampa; il licenziamento di Jeff Sessions, l’attorney General del quale Trump voleva liberarsi tempo perché non ha mai mandato giù la debolezza micidiale dell'uomo agli albori dell'inchiesta Russia Gate; la nomina conseguente sia pur temporanea di Matthew Whitaker al posto di Sessions, contestata come illegale da alcuni esponenti democratici e anche da alcuni giornalisti italiani, dimentichi del fatto che quello è il Governo e il presidente e’ libero di mettere e togliere chi gli pare; infine il gran casino di contestazione dei voti.

 

 Benvenuti nel terzo anno dell'era Trump.

RUTH BADER GINSBURG 2

 

Ci sarebbe ancora un pezzo di ragionamento da fare perché la caduta con rottura di costole della povera Ruth Ginsburg, giudice della Corte Suprema liberal, 85 anni, un passato di salute malferma, grande disistimatrice del presidente, che aveva giurato di morire sul pezzo, potrebbe riservare sorprese politiche non di scarsa entità.

 

Metti per esempio che la signora non ce la faccia più a tornare, che al presidente Trump tocchi la fortuna rara di nominare un terzo giudice della Corte suprema, che i democratici decidono di non ripetere il braccio di ferro fallito con la nomina recente di Brett Kavanaugh e invece scelgano di addivenire a compromessi e patti con i repubblicani perché venga eletto un giudice moderato, di quelli swing, che scelgono di volta in volta, sentenza per sentenza, materia per materia, ecco, per l'imperatore del deal, per l'uomo del negoziato, Donald Trump, sarebbe musica e probabilmente farebbe bene a tutta la nazione. Vedremo.

jim acosta

 

Intanto sul fronte del casino è partita una accusa alla Casa Bianca di aver manipolato il video in base al quale è stato sospeso l'accredito al corrispondente della Cnn, dopo l'incidente in conferenza stampa. Ha o non ha Jim Acosta maltrattato e strattonato la ragazza impiegata della Casa Bianca che cercava di togliergli il microfono perché andava passato a un altro giornalista pronto con una domanda? Ci sono le dirette, basta guardare quelle e c'è la storia di un corrispondente così impegnato nella provocazione e così privo di rispetto per il presidente che in qualunque sala stampa di qualunque istituzione del mondo non reggerebbe una settimana.

sarah huckabee sanders jim acosta

 

Segue il caso Sessions-Whitaker. Del primo a questo punto Trump aveva fretta di liberarsi perché teme prese di posizione da parte del procuratore speciale, e sia pur temporaneamente come è libero di sostituire è libero di scegliere chi ritiene più opportuno. Il presidente è lui e non è una repubblica parlamentare.

 

donald trump jim acosta

Resta il tema dell’opportunità del nuovo nominato che a suo tempo aveva pubblicamente espresso preoccupazione sui pregiudizi politici dei giudici impegnati nell'investigazione sulla Russia.

 

Per la precisione durante un'intervista radiofonica l’11 agosto del 2017  aveva detto che  il gran giuri in Washington DC  era composto di elettori di Hillary Clinton al 96% . Intendiamoci, è la percentuale degli elettori della Clinton nel 2016 in quell'area, non è una speculazione politica, è una constatazione.

 

sessions whitaker

La pensava allo stesso modo anche Alan Dershowitz:” Sì da’ all'accusa il potere di agire nel distretto di Columbia, che è un distretto pesantemente democratico, e di avere quindi una giuria molto sfavorevole a Trump e all'amministrazione Trump''. Dershowitz è un famoso avvocato e costituzionalista, professore universitario, Democratico da una vita.

 

Se poi il punto è che il presidente si è scelto un facente funzioni di Ministro della Giustizia molto aggressivo nei confronti dell'intero processo Russia Gate, e convinto che da processare sarebbe stata invece  Hillary Clinton per la vicenda delle mail trafugate e non solo, questo è vero. In numerosi occasioni Whitaker si è espresso contro quella che ha definito una caccia alle streghe che colpisce la famiglia del presidente oltre che il presidente, e che ha impedito di dedicare tutto il tempo e le energie necessarie a governare. I democratici fanno perciò bene dopo due anni di relativa tranquillità a preoccuparsi.

proteste anti trump pro mueller

 

Ma la sua è una nomina temporanea. Vedremo chi sarà il prescelto o la prescelta definitivo.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO