donald trump borsa new york dow jones

AMERICA FATTA A MAGLIE - BOOM TRUMPIANO: LA BORSA DI NEW YORK VOLA OLTRE 20.000 PUNTI PER LA PRIMA VOLTA. LUI PREPARA IL SUO DISCORSO SULLA SICUREZZA NAZIONALE CON UN TWEET ALLE 3:37 DEL MATTINO: ‘COSTURUIREMO IL MURO!’ - CI SARA' IL BLOCCO DEGLI INGRESSI DA PAESI ISLAMICI: IRAN, IRAQ, YEMEN, SIRIA, SOMALIA, SUDAN E LIBIA, PIU' LO STOP AI RIFUGIATI - NON SOLO: INCHIESTA SUL VOTO POPOLARE…

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Il tweet arriva alle 3:37 del mattino, si dorme poco dalle parti della Casa Bianca, e dice:”big day domani sulla sicurezza nazionale, tutto pianificato, e tra le molte altre cose noi costruiremo il muro!”

 

WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

 Big day, ovvero inutile continuare a stupirsi e scandalizzarsi, perché Donald J Trump presidente fa esattamente quello che ha promesso in campagna elettorale, e lo fa rapidamente, e lo fa mentre il Dow Jones supera il record storico di 20.000 punti, mai raggiunto prima, un’ascesa continua dall'elezione del 45esimo presidente, “Il Pagliaccio”;

 

 lo fa mentre il 65% degli americani riflette ancora sul suo discorso di insediamento di venerdì scorso e dice che lo trova un discorso buono, molto buono, per il 49% eccellente; lo fa mentre i boss delle automobili si fanno fotografare sorridenti intorno a lui e rilasciano dichiarazioni entusiastiche sul futuro delle aziende che stanno tornando negli Stati Uniti, e allora forse non è solo un capestro protezionista, non è un obbligo odioso, ci guadagnano, no?

 

Partiamo proprio dalle macchine, che ho ancora fresco il ricordo degli sbaciucchiamenti tra Marchionne e Barack Obama, anche se Marchionne ha precisato che lui sempre governativo e’. Allora, Toyota ha dichiarato che investirà negli stabilimenti americani 10 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni, altrettanto entusiasmo ha dichiarato la Ford, e quindi se l'industria dell'automobile segue Trump e ne è contenta, i propagatori di notizie desolate sul business e sul mercato costretti dal diktat politico ci devono dare qualche spiegazione in più.

 

donald trump e il progetto del muro con il messico  donald trump e il progetto del muro con il messico

Veniamo al famoso muro di separazione con la frontiera messicana, decisione strettamente legata a quella di bloccare l'immigrazione da un numero preciso di Paesi islamici che esportano terroristi, e all'altra del programma di accoglienza troppo generoso, elastico e privo di controlli per i rifugiati, che verra’ fermato. Per almeno quattro mesi.

 

 Premessa inutile per chiunque sia stato almeno una volta alla frontiera col Messico sia in California che in Texas: il muro al confine col Messico c'è, era necessario costruire una forma di frontiera un po' più facile da controllare e lo decise la presidenza Clinton nel 1994 che ne fece costruire una parte; poi nel 2006 W Bush ando’ avanti approvando il Secure fence act, e, giusto per la cronaca, 25 senatori democratici approvarono quel tipo di frontiera rinforzata da muro, e tra costoro brillano Hillary Rodham Clinton and Barack Obama.

 

TRUMP  - UN MURO PER IL MESSICO TRUMP - UN MURO PER IL MESSICO

 Il muro proseguirà fino a non avere alcun buco e sarà rafforzato a quanto pare da 5-6000 agenti di polizia di frontiera in più. È un costo molto alto, si parla addirittura di 10 miliardi di dollari, ed è montata una gran polemica in campagna elettorale su chi dovesse pagare, Trump e’ deciso a farlo pagare ai messicani, i messicani indignati  hanno montato una gran propaganda come se muro non ci fosse mai stato e ora il passaggio sia del tipo “prego si accomodi”.

 

 Invece non è così, alla frontiera col Messico gli indocumentados  muoiono e quando non muoiono e riescono a entrare hanno pagato cifre pazzesche ai Coyotes che organizzano il passaggio, ad agenti di polizia di frontiera corrotti messicani. Si parla di un giro d'affari di miliardi di dollari, incrementato dal narcotraffico, in mezzo passa veramente di tutto, dei poveri cristi in cerca di fortuna, dagli stagionali che vanno a lavorare nelle farm della California,  delinquenti incalliti e terroristi a manovalanza per il crimine nel Paese di approdo. Una storia nota anche qui, no?

 

 Il costo del Muro farà parte di una difficile trattativa col presidente messicano, preoccupato più di salvaguardare alcune parti del Nafta, l'accordo di libero commercio con Canada e Messico pure voluto da Bill Clinton e che Trump intende modificare drasticamente a favore degli Stati Uniti oppure stracciare. Pena Nieto dovrebbe arrivare verso fine settimana a Washington, ma non è confermato dalla Casa Bianca il viaggio, non ancora, e c'è da fare gli auguri al presidente messicano quando si troverà a trattare con uno che si è messo a firmare executive orders come se piovesse.

bill clinton hillary e donald trumpbill clinton hillary e donald trump

 

Il blocco degli  ingressi da Paesi islamici sarà esattamente come Trump lo aveva annunciato in campagna elettorale, ovvero Iran, Iraq, Yemen, Siria, Somalia, Sudan e Libia, una edizione allargata dei rogue States, gli Stati canaglia di Bush.

 

Il blocco totale di ingresso da questi Paesi sia pur temporaneo mentre si predispongono controlli più rigidi ed efficaci, si accompagna a uno screening assai più severo di permessi di soggiorno per tutti, ai nuovi test sui candidati alla permanenza negli Stati Uniti, a chiusura dei programmi di accoglienza per i rifugiati. Ora la quota è sui 110.000 ma ha sforato anche parecchio, Trump si fermerebbe a 50.000 in tutto. Spiegano gli esperti che e’ nei poteri del presidente di farlo senza il permesso e l'autorizzazione di nessuno, né Congresso né tantomeno giudici.

 

TRUMP PENA NIETOTRUMP PENA NIETO

La notizia e’ ancora riservata, ma a quanto pare Trump all'una e trenta le nostre 7:30 della sera, sarà al Dipartimento della sicurezza nazionale e farà l'annuncio da lì. Sono stati invitati segretamente parenti di persone uccise da migranti illegali negli Stati Uniti, sempre per la serie “faccio quello che ho promesso e quello che gli americani mi hanno chiesto”.

 

L'ultimo tweet del Presidente annuncia per la prossima settimana la nomina del giudice della Corte Suprema che manca dopo la morte di Antonin Scalia, e due tweet di fuoco appena precedenti annunciano ufficialmente che tra un po' chiederà una grande indagine su possibili frodi del voto, nel senso che, con sprezzo del pericolo, Trump sostiene che in due Stati hanno votato illegalmente persone che non avevano diritto a registrarsi al voto perché morti, e annuncia anche che cambierà alcune procedure di voto nel senso che renderà più gli elenchi piu’ rigidi e controllabili se i risultati gli daranno ragione.

antonin scalia alla commissione giustizia del senato 2011antonin scalia alla commissione giustizia del senato 2011

 

La verità? Nonostante il voto elettorale lo abbia eletto in modo completamente legittimo e legale, a Donald Trump quella differenza di voto popolare così elevata, 3 milioni di voti in più a Hillary Clinton, non è mai andata giù. Il presidente del Popolo non ci crede.

ENRIQUE PENA NIETO ENRIQUE PENA NIETO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...