von der leyen zelensky

ARMIAMO L'UCRAINA! OK, MA CHI PAGA? - IL CONSIGLIO EUROPEO DI GIOVEDÌ DOVRÀ DECIDERE SE AUMENTARE GLI STANZIAMENTI FINO 2,5 MILIARDI – IL FONDO UTILIZZATO PER INVIARE ARMI A KIEV È STATO ATTIVATO PER LA PRIMA VOLTA IL 28 FEBBRAIO SCORSO, POCHI GIORNI DOPO L'INVASIONE RUSSA, CON UNA TRANCHE DA 500 MILIONI DI EURO. UNA SECONDA TRANCHE IDENTICA È STATA APPROVATA IL 23 MARZO, UNA TERZA IL 13 APRILE E UNA QUARTA IL 24 MAGGIO SCORSO, FACENDO LIEVITARE IL TOTALE DELLO STANZIAMENTO A DUE MILIARDI - LA GERMANIA E’ SCETTICA COME PURE AUSTRIA E MALTA...

URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY

Marco Bresolin per “la Stampa”

 

«L'Unione europea resta fermamente impegnata a fornire ulteriore sostegno militare per aiutare l'Ucraina»: è questo l'impegno che i 27 leader Ue saranno chiamati a sottoscrivere al Consiglio europeo che inizia giovedì. Ecco perché un'eventuale risoluzione parlamentare contro l'invio di armi rischia di legare le mani al premier Mario Draghi durante il vertice di Bruxelles, dove di discuterà anche di incrementare la somma dedicata al supporto militare a Kiev nel quadro dello Strumento europeo per la pace: i due miliardi sin qui stanziati potrebbero salire a 2,5.

 

armi ucraina

L'impegno a fornire «ulteriore sostegno militare» all'Ucraina per aiutarla a «esercitare il suo diritto all'autodifesa contro l'aggressione russa, la difesa della sua integrità territoriale e della sua sovranità» è scritto nero su bianco nella bozza di conclusioni del summit - visionata da La Stampa - che è già stata discussa mercoledì scorso dai rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri. I lavori preparatori a livello diplomatico continueranno anche oggi e mercoledì, ma secondo fonti Ue su questa formulazione c'è un solido sostegno e dunque il testo non dovrebbe subire modifiche.

 

armi ucraina

Restano invece ancora alcuni interrogativi sulla parte del documento in cui si fa riferimento alla necessità di incrementare la dotazione del fondo Ue per finanziare collettivamente l'invio di armi. Questo secondo passaggio, al momento, è scritto tra parentesi, segno che non c'è ancora il pieno appoggio di tutti i Paesi: «A tal fine - prosegue la bozza - il Consiglio europeo chiede un ulteriore aumento del sostegno militare nell'ambito dello Strumento europeo per la pace».

 

Il Fondo utilizzato per inviare armi all'Ucraina è stato attivato per la prima volta il 28 febbraio scorso, pochi giorni dopo l'invasione russa, con una tranche da 500 milioni di euro. Una seconda tranche di pari importo è stata poi approvata il 23 marzo, una terza il 13 aprile e una quarta il 24 maggio scorso, facendo lievitare il totale dello stanziamento a due miliardi.

 

URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY

Ora il presidente del Consiglio europeo Charles Michel - d'intesa con l'Alto Rappresentante Josep Borrell - vorrebbero portare il totale a 2,5 miliardi di euro.

Lo Strumento europeo per la pace ha una dotazione complessiva di 5 miliardi che in teoria dovrebbe coprire il periodo 2021-2027, ma con questo ritmo potrebbe presto servire un rifinanziamento oppure un dirottamento dei fondi destinati ad altri Paesi. La Germania si è detta scettica e alcuni dubbi sono stati sollevati anche da Austria e Malta, mentre l'Italia non si è ancora espressa. La questione potrebbe essere sollevata già oggi durante la riunione del Consiglio Affari Esteri, in agenda a Lussemburgo, alla quale parteciperà il ministro Luigi Di Maio, attaccato dal Movimento 5 Stelle proprio per la sua posizione favorevole all'invio di armi.

 

gli usa inviano armi in ucraina

Nella bozza di conclusioni del Consiglio europeo non ci sono riferimenti alla necessità di raggiungere la pace né al cessate il fuoco, come invece aveva chiesto inutilmente l'Italia al vertice di maggio. Anzi, il messaggio alla Russia è netto e non lascia spazio a compromessi: «Il Consiglio europeo - si legge nel documento che sarà approvato dai capi di Stato e di governo - condanna con fermezza gli attacchi indiscriminati della Russia contro la popolazione civile e le infrastrutture civili, ed esorta la Russia a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e le sue attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale».

 

GUERRA IN UCRAINA - LE ARMI FORNITE AGLI UCRAINI

L'esercito di Mosca - questo l'appello che verrà lanciato dal vertice Ue - deve lasciare subito e senza condizioni i territori ucraini. Non solo quelli occupati dopo il 24 febbraio, ma tutti quelli che non rientrano nei suoi confini riconosciuti dalla comunità internazionale. Dunque anche la Crimea.

 

C'è poi un paragrafo legato alla guerra del grano, sulla quale non si intravedono spiragli di tregua. L'Ue spera in una soluzione in sede Onu, dove da tempo si sta lavorando a una risoluzione per sostenere una missione navale. «Lanciando la sua guerra contro l'Ucraina - recita la bozza di conclusioni - la Russia è l'unica responsabile della crisi alimentare globale da essa provocata. Il Consiglio europeo esorta la Russia a cessare immediatamente di colpire gli stabilimenti agricoli e a sbloccare il Mar Nero, in particolare il porto di Odessa, in modo da consentire l'esportazione di cereali e le operazioni di trasporto marittimo commerciale. A tal fine il Consiglio europeo sostiene gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite».

sistema di lancio TOS1a 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…