stefano patuanelli paola de micheli giuseppe conte alfonso bonafede

TUTTO È CONCESSO – DI MAIO (VIA PATUANELLI) CONTINUA A INSISTERE SULLA REVOCA DELLA CONCESSIONE A AUTOSTRADE, MA ALL’INTERNO DEL GOVERNO SI STA INIZIANDO A PENSARE CHE SIA MEGLIO UNA MAXI MULTA – IL PROBLEMA È CHE LA DECISIONE È TUTTA POLITICA, E CONTE OLTRE A LE FIGURACCE SULLA LIBIA HA MOLTE ALTRE GATTE DA PELARE. TIPO LA RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE MANETTARA DI BONAFEDE, CHE TRE PARTITI SU QUATTRO DELLA MAGGIORANZA VOGLIONO CAMBIARE

Paolo Baroni e Francesco Grignetti per “la Stampa”

patuanelli paola de micheli

 

Per i 5 Stelle «il risultato da ottenere», lo ha ripetuto ancora ieri il ministro dello Sviluppo Patuanelli, è la revoca della concessione ad Autostrade. Il ministro delle Infrastrutture De Micheli, che pure ha rilevato «troppe evidenze di scarsa manutenzione», sembra però voler evitare lo scontro che rischia di costare allo Stato 23 miliardi di indennizzi oppure, in alternativa può portare sia Autostrade che la controllante Atlantia al default finendo per mettere a rischio diverse migliaia di posti di lavoro.

 

roberto tomasi autostrade per l'italia

Per questo all' interno del governo adesso, pare su proposta del Pd, si sta valutando la possibilità di comminare ad Autostrade una maximulta come alternativa alla revoca della concessione. Una stangata pesante, nell' ordine di diverse centinaia di miliardi di euro, in maniera tale da affermare il principio che chi sbaglia paga, ma senza infierire oltre.

CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVA

 

Il ministero delle Infrastrutture ha completato nei giorni scorsi il dossier ed ora spetta alla politica prendere una decisione: il premier Conte e la responsabile del Mit dovrebbero iniziare ad affrontare la questione già oggi a margine della riunione del consiglio dei ministri. Sul tavolo, in base ad una trattativa del tutto informale che si è svolta negli ultimi giorni, c' è anche l' ipotesi di tagliare immediatamente tutte le tariffe del 5%, di fissare un tetto del 2% agli aumenti negli anni a venire e di ridurre in maniera considerevole la remunerazione sul capitale investito dalla società, ipotesi che Atlantia giudica troppo onerosa e alla quale il gruppo risponde offrendo innanzitutto un consistente aumento degli investimenti.

 

crollo ponte morandi genova 29LA LETTERA APERTA DI ATLANTIA - AUTOSTRADE PER L'ITALIA A UN ANNO DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI

Il mercato, che crede all' ipotesi di un compromesso, ieri ha premiato il titolo Atlantia che ha riguadagnato il 3,9% dopo giorni di pesanti ribassi. Oltre alla grana Autostrade, il governo oggi dovrà discutere anche della riforma della prescrizione : entrata in vigore il 1 gennaio e già tre partiti su quattro vogliono cambiarla.

 

giuseppe conte alfonso bonafede

Oggi pomeriggio le delegazioni si vedranno a palazzo Chigi per ascoltare dalla viva voce del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, quale potrebbe essere la soluzione di un nodo che è politico ma anche giuridico: come velocizzare il processo penale e come evitare l' effetto paradossale di rallentarlo, invece, come paventato dai tecnici che calcano la polvere dei tribunali italiani.

alfonso bonafede.

 

La notizia, però, alla vigilia dell' incontro, è che non ci sono ancora notizie. Siamo nel pieno della solita guerra di nervi. A sinistra aspettano con ansia l' incontro. Per il Partito democratico, il rischio è di rimetterci la faccia dopo che da settimane fanno la voce grossa e hanno pure presentato un ddl di «controriforma». Parla Nicola Zingaretti e il suo sembra un appello più che un ultimatum: «Il presidente Conte si è incaricato di produrre un compromesso e noi abbiamo fiducia nel compromesso sul quale si sta lavorando».

 

audizione del ministro stefano patuanelli in commissione trasporti alla camera 6

La posizione del Pd è sempre la stessa: a differenza di quel che sostengono il ministro Alfonso Bonafede e anche Giuseppe Conte, una velocizzazione dei processi sarebbe ottima, ma non sufficiente. Nel M5S, alle prese con grossi guai interni, sembra intanto maturare la consapevolezza che qualcosa deve cambiare perché non si può andare avanti all' infinito con la tattica del muro di gomma e quindi il tema della prescrizione (su cui, a rigore non dovrebbe esserci più nulla da dire) è stato inserito all' ordine del giorno dell' assemblea dei parlamentari di oggi. «Sono certo che troveremo un accordo che parte dal presupposto che la riforma è in vigore», è la linea del Piave disegnata dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

crollo ponte morandi genova foto lapresse 2paola de micheli parla fitto fitto con stefano patuanelliponte morandi genova 7vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genovaCROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAcrollo ponte morandi genova 18

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…