almasri giulio lolli

BAMBINI DI CINQUE ANNI STUPRATI, OMICIDI, TORTURE INDICIBILI: ECCO COSA SUCCEDE NEL CARCERE-LAGER DI MITIGA “GESTITO” DA ALMASRI, IL GENERALE LIBICO LIBERATO DALL’ITALIA E RIMPATRIATO CON VOLO DI STATO – IL RACCONTO DI GIULO LOLLI, L'IMPRENDITORE-PIRATA ITALIANO DETENUTO PER DUE ANNI IN QUELLA PRIGIONE: “MI INSERIVANO IN UNA BARA DI FERRO VERTICALE SE NON RISPONDEVO ADEGUATAMENTE AD ALMASRI. HO ASSISTITO A DUE OMICIDI, A INNUMEREVOLI E BRUTALI PESTAGGI, SPARI ALLE GINOCCHIA PER DARE L’ESEMPIO. SONO INDIGNATO DAL COMPORTAMENTO DELL’ITALIA”

1. GIULIO LOLLI, IL «PIRATA» DI RIMINI YACHT: «ANCHE IO TORTURATO DA ALMASRI NEL CARCERE IN LIBIA, SONO INDIGNATO DALL'ITALIA»

Enea Conti per www.corriere.it

 

Almasri Osama Najeen.

Giulio Lolli, imprenditore finito a processo e condannato per le vicende della Rimini Yacht, fuggito in Libia ed estradato in Italia nel 2019, attualmente in carcere a Bologna, si dice «indignato» per la scarcerazione di Almasri Osama Najeen: in una lunga nota, diffusa attraverso il suo avvocato, Claudia Serafini, racconta le torture subite e quelle a cui dice di aver assistito nella prigione Mitiga «dove sono stato rinchiuso, nell’indifferenza mediatica, consolare e delle associazioni dei diritti umani - scrive - dal 28 ottobre 2017 all’1 dicembre 2019».

 

giulio lolli 66

Lolli, soprannominato «Il Pirata», era stato arrestato in Libia, dove aveva preso parte alle rivolte contro Gheddafi, con l’accusa di terrorismo (accusa per cui in Italia è stato assolto in via definitiva). In Italia ha invece avuto guai con la giustizia ricevendo condanne per la vicenda del fallimento della Rimini Yacht.

 

Nella nota spiega di aver già testimoniato nel 2023 davanti alla Procura della Corte penale internazionale e di essere stato, in carcere, testimone oculare di due omicidi commessi dai comandanti della milizia Al-Rada, uno effettuato da Almasri «per rappresaglia su un prigioniero appena catturato dopo un tentativo di assalto alla prigione», il secondo durante interrogatori.

 

LA LIBERAZIONE DI ALMASRI VISTA DA ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

In un’altra occasione ci furono colpi d’arma da fuoco sparati alle ginocchia dei prigionieri, in due casi da Almasri, «per dare esempio». «Ho assistito a innumerevoli e brutali pestaggi — aggiunge — avvenuti sia con il bastone di gomma che Osama e tutti i miliziani si portavano appresso sia con il calcio dell’AK47».

 

[…] Lolli racconta di essere stato ripetutamente inserito in una bara di ferro verticale per ore «quando non rispondevo adeguatamente a Osama Najeen, Abdulraouf Karah, il fondatore di Al-Rada e a un altro ufficiale».

 

Lolli […] dice di essere indignato «ancor più a vedere che un criminale di tale caratura sia stato riaccompagnato in Libia con l’aereo Falcon dell’Aise», lo stesso velivolo con cui lui stesso venne condotto […] a Roma, «dopo essere stato consegnato da Osama Najeen ai servizi segreti italiani».

 

GIULIO LOLLI 3

2. “IN LIBIA VIOLENZA SESSUALE PERFINO SU BIMBI DI 5 ANNI”

Estratto dell’articolo di Franz Baraggino per “il Fatto quotidiano”

 

A riportare in Libia un uomo accusato di omicidi, torture e stupri è stata la ragion di Stato. Non c’è altro modo di spiegare l’inerzia del ministro Nordio, che ha di fatto impedito la convalida dell’arresto del generale libico “Almasri” e permesso al ministro Piantedosi di espellerlo in quanto “soggetto pericoloso”.

giulio lolli 44

 

Il vero pericolo? Che davanti alla Corte penale internazionale dell’Aia, Osama Elmasry Njeem iniziasse a parlare, rivelando al mondo gli indicibili segreti dietro al memorandum di intesa con la Libia, siglato nel 2017 con Paolo Gentiloni e Marco Minniti alla regia e sempre confermato con voto bipartisan dal Parlamento italiano. Riaccompagnato in Libia, il pericolo che canti è stato scongiurato.

[…]

 

KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Prima di definire gli aspetti operativi dell’esecuzione dell’arresto e della consegna del ricercato, il mandato emesso lo scorso 18 gennaio spiega nel dettaglio le accuse di “crimini di guerra e contro l’umanità”, che coprono dieci anni, dal 2015 all’ottobre scorso.

 

“La Camera ha riscontrato che i crimini indicati nel mandato sono stati commessi da Njeem personalmente, ordinati da lui o con la sua assistenza da membri delle Forze Speciali di Deterrenza – note anche colloquialmente come Rada”, si legge. Tra le vittime […] ci sono anche dei minori. “Almeno 22 persone, tra cui un bambino di 5 anni, sono state vittime di violenza sessuale da parte delle guardie della prigione di Mitiga”, è scritto.

 

giulio lolli 21

Ancora: “Almeno otto persone, tra cui un ragazzo di 15 anni, sono state violentate”.

Il documento specifica che, in diverse occasioni, Almasri era presente quando le sue guardie picchiavano i detenuti, sparavano contro di loro o li costringevano ad atti sessuali sotto minaccia.

 

Secondo la Corte, almeno 5.140 persone sono state imprigionate o severamente private della loro libertà fisica a Mitiga nel periodo considerato dall’indagine.

 

Sovraffollamento, celle sporche e contaminate, ventilazione insufficiente e mancanza di cure mediche e igieniche erano la norma nel quotidiano di donne, bambini e uomini tenuti in condizioni disumane. Secondo la Corte, i detenuti venivano regolarmente torturati già all’arrivo nell’edificio amministrativo e successivamente nell’edificio principale della prigione.

LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani

 

Violenze praticate con percosse, scosse elettriche, posizioni di stress e confinamento in una “scatola metallica”, citata in questi giorni anche da alcuni migranti che hanno offerto testimonianze alla stampa, sconcertati per il rilascio di chi considerano il diretto responsabile delle sofferenze che hanno patito a Mitiga.

 

Dove – prosegue il mandato – le violenze era inflitte con lo scopo di ottenere confessioni, punire, o semplicemente intimidire i detenuti. Che “erano frequentemente abusati, maltrattati e trascurati”, soprattutto quando la loro detenzione era legata al conflitto armato in corso nel Paese […]. Ci sono poi l’omicidio e il tentato omicidio, che sono sia crimini di guerra che contro l’umanità. Stando al materiale raccolto dalla Procura dell’Aia, almeno 34 detenuti sono stati uccisi a Mitiga nel periodo contestato. Tra le cause di morte, percosse, colpi di arma da fuoco, ma anche le terribili condizioni di detenzione, espressamente volute da Almasri e spesso sufficienti a causare il decesso. […]

IL VIAGGIO IN EUROPA DI OSAMA AL NAJEEM ALMASRI giulio lolli 19LA LIBERAZIONE DI ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO