cavalieri di malta

IL BARONE SILURATO (PER UN PRESERVATIVO) - ROTOLA LA TESTA DEL GRAN CANCELLIERE DELL’ORDINE DI MALTA, ALBRECHT VON BOESELAGER, ‘COLPEVOLE’ DI AVER CHIUSO UN OCCHIO SULLA DISTRIBUZIONE DI CONDOM NEI PAESI DOVE OPERANO MEDICI E VOLONTARI DELL’ORDINE, VIETATI DALLA DOTTRINA CATTOLICA - LA GUERRA TRA ARISTOCRAZIA CONSERVATRICE E I NOBILI TEDESCHI, PIÙ ‘LIBERAL’

Albrecht Freiherr von BoeselagerAlbrecht Freiherr von Boeselager

Franca Giansoldati per ‘il Messaggero

 

Bocche cucite e teste che rotolano. Da qualche settimana una guerra intestina sta dilaniando i vertici dell' Ordine di Malta, il più antico governo cavalleresco fondato ai tempi delle crociate e ancora strettamente controllato dalle ultra blasonate famiglie cattoliche europee. Un pericoloso conflitto di potere che Papa Bergoglio conosce bene e al quale, lui stesso, mesi addietro, ha cercato di porre rimedio dando mandato al cardinale Burke di fare ragionare le parti.

 

Nella lettera Francesco lo invitava a spingere sul dialogo, a mediare. I risultati però non devono essere stati quelli sperati, visto che l' intervento del porporato americano arcinoto per le posizioni ultra conservatrici e per avere contestato apertamente documenti pontificali ha di fatto armato la cacciata del Gran Cancelliere (una sorta di governatore), un nobile tedesco, cattolicissimo ma considerato dal Gran Maestro di posizioni troppo liberal'.

 

cvlmlt39 gran ospedaliere albrecht freiherr von boeselagercvlmlt39 gran ospedaliere albrecht freiherr von boeselager

Così nell' arco di pochi giorni si è consumato il ribaltone. Albrecht von Boeselager si è ritrovato sostituito da un cavaliere maltese e chiamato a rispondere di colpe gravi. Per due volte è stato invitato alle dimissioni. La sua risposta è sempre stata «non se ne parla». Di conseguenza è stata avviata la procedura disciplinare più dura, l' espulsione con il decadimento di tutte le cariche dell' Ordine. In Vaticano sono rimasti sorpresi per un epilogo giudicato eccessivo, un «abuso di potere».

 

cvlmlt42 von boeselagercvlmlt42 von boeselager

I PROFILATTICI

 

Cosa può avere irrigidito tanto il cardinale Burke e il Gran Maestro? Dalle indiscrezioni filtrate sembra che in passato Boeselager non abbia impedito la distribuzione di profilattici in diverse zone del mondo, in aree di guerra o comunque critiche, dove operano le strutture mediche e i volontari dell' Ordine di Malta. Insomma, avrebbe lasciato correre tradendo i principi cristiani. Sufficiente per armare un siluro nei suoi confronti.

 

pellegrinaggio giubilare del gran priorato di roma dei cavalieri di malta (5)pellegrinaggio giubilare del gran priorato di roma dei cavalieri di malta (5)

Il Gran Maestro avrebbe anche smentito questa versione, senza specificare però altro. Un giallo. I fatti sono stati sommariamente descritti sul sito. Il 6 dicembre c' è stata la convocazione del nobile tedesco, per chiedergli di dimettersi immediatamente «a seguito di una situazione estremamente grave e insostenibile» verificatasi quando Boeselager era a capo di tutte le strutture sanitarie.

 

Il Gran Maestro, eletto a vita, in questa partita è in totale sintonia con il cardinale Burke, uno che nei momenti ufficiali rispolvera ancora l' antico mantello rosso lungo 6 metri, il cui strascico serviva a coprire la groppa dei cavalli. Per farla breve, uno scontro di visioni in piena regola. Una specie di dichiarazione di guerra contro l' ala liberal dei cavalieri, in cui trova spazio la nobiltà tedesca che negli equilibri interni pare la più propensa a svecchiare le strutture un po' sclerotizzate.

 

papa bergoglio in poloniapapa bergoglio in polonia

In ogni caso un bel guaio da risolvere per tutti, forse anche una opportunità per coltivare visioni meno polverose, capaci di valorizzare la preziosa rete dei volontari che nel mondo, sotto l' insegna della croce a otto punte, operano per alleviare le sofferenze di poveri, migranti, malati. La rivitalizzazione di un' Ordine la cui immagine percepita dalla gente non fa di certo onore alle migliaia di volontari che lavorano nel silenzio per realizzare la Chiesa da campo. Il sogno di Francesco.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…