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1. BELLA E BIONDA, MARION MARÉCHAL-LE PEN E’ LA NUOVA MARIANNA, ELETTA ALL’ASSEMBLÉE NATIONALE A SOLI 23 ANNI, DIVENTANDO LA PIÙ GIOVANE DEPUTATA DEL PARLAMENTO. HA POCHISSIMA ESPERIENZA MA IL COGNOME GIUSTO, FURBAMENTE AGGIUNTO SUI DOCUMENTI 2. FIGLIA DI YANN LE PEN, UNA DELLE SORELLE DI MARINE, È STATA CRESCIUTA DA UN PADRE, SAMUEL MARÉCHAL, CHE NON È QUELLO BIOLOGICO. SI TRATTAVA DEL GIORNALISTA E DIPLOMATICO ROGER AUQUE COME HA AMMESSO LUI STESSO NELLE SUE MEMORIE POSTUME

Anais Ginori per “la Repubblica” – articolo del 19 ott 2015

 

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Non si fa a tempo a distrarsi un attimo da Marine, che già appare Marion. La famiglia Le Pen è abituata a calcare la scena, e i ruoli sono ben assegnati in quella che ormai è una delle dinastie politiche più famose di Francia. La notizia è che Marion Maréchal Le Pen rischia di vincere a mani basse alle prossime regionali di dicembre.

 

La nipote di Marine è candidata nella regione Paca, che riunisce Provenza- Alpi-Costa Azzurra. Secondo un sondaggio pubblicato ieri arriverebbe in testa già al primo turno con il 35% dei voti, davanti al candidato dei Républicains, il sindaco di Nizza ed ex ministro Christian Estrosi che si attesta nelle preferenze di voto intorno al 30%.

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Per il Front National sarebbe una vittoria simbolica. Il partito non ha mai conquistato la presidenza di una regione. Anche Marine Le Pen è candidata nel Nord-Pas-de-Calais-Picardie. Pure qui, secondo le ultime rilevazioni, il Fn arriverebbe in testa al primo turno con la concreta possibilità di aggiudicarsi la poltrona. In famiglia i ruoli sono ben suddivisi. Nel nord, Marine tenta di prendere uno storico feudo della sinistra, regione di Martine Aubry, ma dove il Fn ha già fatto radici. A sud, Marion gioca invece una sfida tutta a destra. La sinistra non ha nessuna chance e il vero duello è tra la giovane Le Pen e Estrosi, rimasto un fedelissimo di Nicolas Sarkozy.

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Due anni e mezzo fa è stata catapultata nell’arena politica, senza troppo badare a meriti e curriculum. La nuova erede è stata eletta all’Assemblée Nationale a soli 23 anni, diventando la più giovane deputata del parlamento. Ha pochissima esperienza ma il cognome giusto, furbamente aggiunto sui documenti.

 

La sua storia famigliare è complessa. Figlia di Yann Le Pen, una delle sorelle di Marine, è stata cresciuta da un padre, Samuel Maréchal, che non è quello biologico, incontrato solo molti anni dopo. Si trattava del giornalista e diplomatico Roger Auque come ha ammesso lui stesso nelle sue memorie pubblicate postume, dopo la morte un anno fa.

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Marion ha vissuto molto con la zia, nella villa di Montretout, a ovest di Parigi, dove un tempo tutta la famiglia era riunita, con l’ex moglie di Jean-Marie e le figlie riunite. Il nonno ha sempre avuto un debole per la nipotina ed è stato lui a metterla sulla rampa di lancio, spiazzando un po’ tutti.

 

Già nel 2010, a vent’anni, era finita sulla lista di Marie-Christine Arnautu, amica storica di Le Pen senior. Era stato un primo, timido debutto. Alla fine, grazie a un corso accelerato, ce l’ha fatta. Nel 2012 sempre il nonno le regala la candidatura in una circoscrizione garantita, il Vaucluse.

 

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La politica è nel sangue per i Le Pen, che in bretone significa “capo”. Nonostante la tenera età e la poca preparazione, Marion ha dimostrato di applicarsi molto. E’ presente alle sedute del parlamento, studia i dossier, ha imparato in fretta come parlare alla tv.

 

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Biondissima e giovane madre, è sposata con un imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi che le fa anche da coach insieme al suo misterioso portavoce che usa uno pseudonimo e di cui nessuno conosce il vero nome. Il successo è stato rapido. Nel dicembre scorso è arrivata in testa delle preferenze dei militanti durante il congresso del partito, superando il vicepresidente Florian Philippot, braccio destro di Marine. I giornali francesi puntano sulla rivalità tra Marion e Marine, ma in realtà le due donne sono complementari.

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La notorietà della giovane Le Pen ha anche degli svantaggi. Qualche giorno fa, Marion è stata aggredita e insultata da un piccolo gruppo di ragazzi alla fine di un comizio in Provenza. La candidata ha scritto al ministro dell’Interno per lamentarsi della scarsa sicurezza garantita ai dirigenti del Fn che, tra l’altro, ha dei propri guardaspalle. Al di là di questi incidenti di percorso, la traiettoria di Marion sembra accompagnata da una buona stella.

 

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La giovane deputata è stata invitata dal vescovo di Tolone a un importante raduno cattolico, riconciliando il partito con quell’ala tradizionalista, vandeana, che si sentiva tradita dalla difesa della laicità della nuova leader. Marion è riuscita anche a salvarsi dalla lotta senza pietà tra la presidente del Fn e suo padre.

 

Ha mantenuto le distanze e alla fine ha ottenuto un risultato non di poco conto. Inizialmente avrebbe dovuto essere il nonno il candidato nella regione Paca. Ma alla fine ha rinunciato, proprio nel momento in cui cominciava lo scontro con Marine. E adesso che la guerra Le Pen è totale, finita nelle aule di tribunale, Jean-Marie ha deciso di lanciare un appello per sostenere la nipotina prediletta. Dinasty francese può continuare.

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