
BENVENUTI ALL’ "ONE WOMAN SHOW" DI GIORGIA: LA FESTA DEL LAVORO DIVENTA UN AUTO-SPOT DELLA MELONI! - "LA STAMPA": "LA PREMIER PER IL TERZO ANNO MONOPOLIZZA LA SCENA PER OSCURARE I SINDACATI. DUE ANNI FA CI FU IL POMPOSO ANNUNCIO DEL “PIÙ IMPORTANTE TAGLIO DELLE TASSE DEGLI ULTIMI DECENNI”, OVVERO IL CUNEO FISCALE. LO SCORSO ANNO, FU LA VOLTA DI UNA MANCIA POST-DATATA: IL BONUS DI CENTO EURO UNA TANTUM SLITTÒ A GENNAIO DELL’ANNO SUCCESSIVO. QUEST’ANNO C’È SOLO L'IMPEGNO A STANZIARE RISORSE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E LA PROPAGANDA SUI RISULTATI IN TERMINI DI SALARI E OCCUPAZIONE (SMENTITA DAI NUMERI). MANCA DEL TUTTO IL PRINCIPIO DI REALTÀ. È EVIDENTE CHE…” - VIDEO
Alessandro De Angelis per la Stampa - Estratti
il video di giorgia meloni per la festa dei lavoratori 8
Anche il Primo maggio diventa un format per Giorgia Meloni. Ormai piuttosto consolidato. Due anni fa ci fu il pomposo annuncio del «più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni», ovvero il cuneo fiscale.
Molta enfasi, ma comunque rappresentava qualcosa di concreto. Lo scorso anno, invece, sempre a ridosso della Festa dei lavoratori, fu la volta di una mancia post-datata: il decreto fu varato giusto in tempo per le Europee, ma il bonus di cento euro una tantum slittò a gennaio dell'anno successivo.
Quest'anno il provvedimento non c'è, c'è solo l'impegno a stanziare risorse per la sicurezza sul lavoro, dramma su cui è arrivata anche la sferzata del capo dello Stato.
il video di giorgia meloni per la festa dei lavoratori 3
L'altro oggetto della sferzata, ovvero la gigantesca questione salariale che rende l'Italia un unicum europeo, è invece del tutto affogata nella retorica autocompiaciuta sui presunti risultati "storici" raggiunti, in termini di salari e occupazione.
Un format, appunto. Medesimo set (palazzo Chigi), al termine del consiglio dei ministri, per trasmettere il messaggio di un governo operoso, che i più arditi sovente contrappongono a quei perdigiorno della sinistra avvezzi ad andare in piazza per cantare o a manifestare.
Medesimo svolgimento: un video con annuncio incorporato, in perfetto stile populista, che predica e pratica la disintermediazione totale. Tanto con le forze sociali, mai convocate prima, quanto con l'informazione cui raramente è concesso il privilegio di qualche domanda. Medesimo leaderismo: il video viene trasmesso mentre i ministri competenti svolgono la conferenza stampa, a conferma di un governo come "one woman show". Esiste solo Giorgia Meloni, gli altri sono dei trascurabili comprimari.
Si chiama tecnicamente propaganda, con l'obiettivo di costruire una narrazione governativa che non lasci la scena del Primo maggio alla sinistra e ai sindacati. Col populismo il salto che compie è il suo essere pressoché sostitutiva del principio di realtà che, nel caso specifico, manca del tutto. È evidente che mettere a disposizione risorse per la sicurezza del lavoro è un'ottima intenzione ma ciò non rende scontato l'impegno sul "come". Quali cioè siano i capitoli di spesa e quale sia la visione d'assieme su come assicurare salute e incolumità del lavoro, che riguarda anche altro: normativa sugli appalti, precariato, tema della rappresentanza, eccetera.
il video di giorgia meloni per la festa dei lavoratori 1
Insomma, un tipico spot, all'interno del quale non c'è la questione salariale. Anzi, si dice: maciniamo record.
Eppure le retribuzioni sono inferiori del 40 per cento rispetto a quelle tedeschi negli stessi settori, si registrano ritardi sul rinnovo dei contratti collettivi, la giungla dei contratti pirata (dati del Cnel) è immutata.
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Temi, questi, che chiamano in causa l'assenza di una politica per la crescita, di una politica industriale e di strategie per il lavoro, grandi assenti in un governo che "narra" molto, ma incide assai poco come misure e riforme. Ecco, la notizia rischia di diventare proprio questa, l'alterato rapporto col principio di realtà. Vi si riscontra, e qui il discorso va oltre il video specifico, l'insorgenza dei primi sintomi di un virus piuttosto noto e riconoscibile. Quello di Palazzo Chigi, che più o meno ha contagiato tutti i suoi inquilini, anche quelli più insospettabili.
Il principale è una certa sottovalutazione delle priorità domestiche. Tra un vertice internazionale e qualche grande della terra che ti dà del tu, la tendenza è sentirsi un po' ombelico del mondo.
il video di giorgia meloni per la festa dei lavoratori 5
Anche qui: racconto più che risultati, tutto incentrato su un "nuovo protagonismo italiano".
Quando era all'opposizione, Giorgia Meloni avrebbe parlato, guardando i suoi predecessori, di distacco dal Paese reale, a parti invertite il medesimo atteggiamento diventa "grandeur".
L'altro sintomo è un'inclinazione spiccata verso l'autoelogio.
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