BRUSH HOUR! - AVETE INVENTATO “L’AGIBILITA’ POLITICA”? ECCOVI SERVITI: IL BERLUSCA CERCA L’INCIDENTE CON LE TOGHE PER FARE IL MARTIRE AGLI ARRESTI – E’ SEMPRE PIU’ CHIARO CHE TRA MENO DI UN ANNO SI VOTA PER LE POLITICHE: LO DICE PAPI SILVIO MA LO MINACCIA ANCHE RENZIE AI SUOI SENATORI

Francesco Bonazzi per Dagospia

Le urne più vicine sono quelle europee del 25 maggio, certo. Ma la campagna elettorale per il bersaglio grosso, le politiche, è nettamente incominciata. Renzie minaccia le elezioni anticipate ai senatori del suo partito, che sulla riforma di Palazzo Madama sono "colpevoli" di fare troppe storie. Berlusconi, indietro nei sondaggi, tira la corda a suon di sparate contro i giudici e Napolitano e cerca l'incidente con il Tribunale di sorveglianza.

Per lui, "è chiaro che si vota all'inizio del 2015". Beppe Grillo irrompe all'assemblea del Monte dei Paschi di Siena, che con Strasburgo c'entra pochino, e attacca la "mafia del capitalismo che ha sede qui" e la "peste rossa" degli intrecci tra banche e Pd.

Il fatto politicamente più rilevante delle ultime 24 ore è quello forse meno eclatante, perché avvenuto al chiuso di una sala. Il premier, raccontano un po' stupiti alcuni senatori del Pd, è stato durissimo con il gruppo del suo partito a Palazzo Madama. Ha detto chiaro e tondo che lui non ha nessuna paura delle elezioni anticipate e che non ha la minima intenzione di farsi rosolare con questa storia delle continue modifiche alla sua bozza di riforma del Senato.

In realtà un accordo non sembra lontano, anche nel suo partito, ma resta il fatto che Renzie ci tiene a mostrarsi convinto di vincere le elezioni anche votando con quel che resta dell'attuale legge elettorale, fatta a brani dalla Consulta.

Non crede a elezioni a scadenza naturale, nel 2018, neppure l'altro protagonista del patto del Nazareno. Berlusconi scommette su un 2015 di passione per i conti pubblici italiani e su un governo destinato a cadere sotto il peso dei diktat europei. E intanto, per schiodarsi da quell'imbarazzante 20% che ricorre in alcuni sondaggi riservati, cerca in tutti i modi di farsi dare gli arresti domiciliari.

Oggi ha nuovamente attaccato sulle sue tv la magistratura, parlando di sentenze "mostruose" ai propri danni, e il capo dello Stato, che "verrà giudicato dalla storia", ma nel cui periodo di presidenza "sono andati in scena quattro colpi di Stato". Il riferimento è ai governi che non sono nati dal voto elettorale, Rigor Montis per primo.

Con questo climax ascendente, Berlusconi sembra proprio cercare la revoca dell'affidamento in prova ai servizi sociali ("ridicola l'idea di rieducarmi", ha ironizzato). Il Tribunale di Milano sta esaminando le sue dichiarazioni,ma per il momento smentisce qualunque nuova decisione.

Del resto è fin troppo chiaro che all'ex Cavaliere farebbe troppo comodo agitare un nuovo "bavaglio" giudiziario. Le teste fine che hanno inventato la folle categoria della "agibilità politica" del condannato Berlusconi hanno un problema in più da sbrigare.

I toni da campagna elettorale permanente gasano anche Grillo, che da Berlusconi oggi si è beccato accostamenti, nell'ordine, alle peggiori sette, a Marx, a Stalin e a Hitler. L'ex comico si è presentato a Siena all'assemblea del Monte dei Paschi e ha attaccato a testa bassa il Pd, definito "peste rossa", e la "mafia delle banche". I sondaggi lo danno nuovamente con il vento in poppa e lui alza sempre l'asticella della sfida. Candidandosi addirittura a Palazzo Chigi in solitaria.

 

 

BERLUSCONI BARBARA DURSO BERLU LINEA NOTTE E BERLUSCONI MATTEO RENZI GIOCA A CALCIO RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMAGRILLO CON I CANI

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…