bianconi renzi mallegni

IL PATTO DI PIETRASANTA - L’EX TESORIERE DI FORZA ITALIA BIANCONI: ‘L’ACCORDO TRA RENZI E SILVIO È STATO SUGGELLATO DA MALLEGNI, SINDACO DI PIETRASANTA: SI È FATTO LA GALERA (INGIUSTA) PER COLPA DEI FRATELLI MANZIONE, FEDELISSIMI DI MATTEO, E ORA LO ABBRACCIA E DICE ‘SI PENSA UGUALE’? È ORDINE DEL CAV, CHE MANDA UN MESSAGGIO A SERVI RIBELLI, RICATTATORI, SIGNORINE IRRICONOSCENTI E PETULANTI, AMICI IN DISGRAZIA, TRADITORI REDENTI, VALLETTI, GIULLARI

maurizio bianconimaurizio bianconi

IL PALO DELLA BANDA DELL'ORTICA

 

Lettera di Maurizio Bianconi, ex tesoriere di Forza Italia oggi deputato iscritto al gruppo misto

 

Berlusconi prosegue con rinnovato vigore ed energia la sua cavalcata politica. E tutto sembra andargli a gonfie vele.

Costui e' un  personaggio fuori dal comune, dotato del magico dono dell'appeal popolare, dell'arte seduttiva delle masse ,di un fiuto, di un'astuzia ,di un'intelligenza e di una spregiudicatezza eccezionali.

 

renzi e mallegni a cena foto il tirrenorenzi e mallegni a cena foto il tirreno

Quali siano i suoi scopi ormai non è piu' un mistero, ne' una previsione solitaria di qualche fissato del mio stampo.

Adesso lo  dicono praticamente tutti ( meno i "suoi" media di carta e  di video): dall'opinione generale, a Repubblica, al il Fatto, a Il Tempo, a Dagospia e perfino Emilio Fede. Ci manca Platinette, ma è questione di tempo.

 

Berlusconi ha per scopi la tutela Mediaset, del suo patrimonio di pubblicita' (messo in discussione dalla compressione degli ascolti), un buon accordo con Vivendi (Telecom), un contesto agevolato per i suoi affari , nei quali va inclusa la mammella dorata (da Doris): il bancario e l'assicurativo.

matteo renzi con mallegni foto il tirreno  matteo renzi con mallegni foto il tirreno

 

E dopo 24 anni fatti di rumbe intorno al potere in prima persona con persecuzione giudiziaria, con alleati che lui ha sempre disprezzato, al di là' della sua capacità' di simulare simpatie inesistenti ( "se occorre mi faccio concavo e convesso"), di impazzimenti fra servi ribelli, ricattatori costosi, signorine irriconoscenti e petulanti, amici in disgrazia ,traditori redenti ,valletti, nani, giullari, ancelle attempate, sempre memori anche se messe da parte, ha deciso che è meglio fare con Renzi come fece con Craxi: vai avanti te che a me mi viene da ridere.

 

Ecco la genialata del mago mai domo: mi infilo nei dissidi e nelle difficoltà' internazionali e offro la possibilità' di replicare il modello di governo europeo e tedesco : PPE +PSE (FI+ PD), neutralizzo i "populisti" guastafeste proponendo a quelli di destra un'alleanza fasulla e garantisco i numeri al Pd per battere il M5st. Poi comandi te: io ti do' l'uomo giusto per salvare le apparenze europee, istituzionali, moderate.

 

Uno che è' come il palo della Banda dell'Ortica ("l'ha vist na gota ma in cumpens la sentu nient", non ha visto un cavolo ma in compenso non ha sentito niente"), che ci mette il nome e così' te Renzino mio comandi e fai come ti pare a spalle coperte. E io mi faccio gli affari miei.

 

matteo renzi domenico manzionematteo renzi domenico manzione

È' talmente spudorato questo piano  che se ne sono accorti tutti. Forse, come in tutti i grandi piani, sono poi i particolari a tradire le vere intenzioni.

 

E un particolare è' sicuramente la cena in Versilia ludico/familiare a base di pizza al metro fra Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta, nuova passione dell' ex Cav, e Matteo Renzi, antica passione ever green del medesimo.

matteo renzi antonella manzionematteo renzi antonella manzione

 

All'uscita della cena, foto di rito e dichiarazione del  sindaco, futuro deputato, come da istruzioni da Arcore "Noi due si pensa uguale". Chiaro messaggio che in provincia come  a Roma, Silvio e Matteo sono una cosa sola. Guardate che la rassicurazione non è da poco. L'abbraccio fra il compagno segretario e l'ex cav trova molte difficoltà' nei territori ( e dunque anche prossimamente in Sicilia) e in molti elettori e dirigenti locali che della lotta al Pd ne avevano fatto un segno distintivo.

 

berlusconi mallegniberlusconi mallegni

Ma L' ex cav manda a dire: se ci passa sopra Mallegni e se a lui sta bene deve star bene a tutti. Perché'? Perché' ,come in Forza Italia tutti sanno, se c'e' uno che avrebbe il diritto di mandare a quel paese qualsiasi simulacro di avvicinamento a Renzi, questi  è Massimo Mallegni.

 

Brevissimamente: Mallegni, sindaco di Pietrasanta nel 2005, si scontra mortalmente con il comandante dei vigili urbani, viene preso di mira e arrestato (40 giorni di carcere e 120 di domiciliari,  via crucis giudiziaria, carriera politica stroncata). Riemerge assolto  e  prescritto, dopo 10 anni, torna a fare il sindaco e sara' deputato.

 

Ebbene, il comandante dei vigili urbani era la d.ssa Antonella Manzione, occhio diritto di Renzi , sua principale collaboratrice a Firenze e poi a Palazzo Chigi, sua protetta tanto da volerla mandare al Consiglio di Stato, sfidando tutte le regole.

 

E chi fu il magistrato che ce lo mando' e sostenne l'accusa? Ma Domenico Manzione, fratello del comandante dei vigili e oggi sottosegretario del governo Gentiloni, ma prima sottosegretario del Governo Renzi) anch'esso dentro il Giglio Magico.

 

Sicche' se perfino Mallegni va a cena con Renzi (contrariamente all'ignoranza reciproca delle estati precedenti) e gli dice che " si pensa uguale" e se i Manzione, cioe' le due fette di pane all'interno delle quali gode sogni d'oro il prosciuttino di Rignano, mentre il salame di Pietrasanta era stato sgranocchiato, rimangono dove sono qualcosa vorra' ben dire.

antonella manzioneantonella manzione

L'artista Berlusconi ha cosi' completato il quadro.

 

Se sta bene a Mallegni, tutti gli altri zitti e ...Mosca? No Arcore/Rignano. Toponimi destinati a essere nel linguaggio comune sinonimi di disastro nazionale: come Casamicciola.

Fine della storia.

 

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…