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IL BICCHIERE PER L’UCRAINA RESTA MEZZO VUOTO - ALL'ENNESIMO VERTICE DEI VOLENTEROSI, SI È PARLATO TANTO MA CONCLUSO POCO: ZELENSKY OTTIENE LA VAGA PROMESSA DI 30MILA SOLDATI STRANIERI SCHIERATI COME SORTA DI SCUDO,MA I PARTICOLARI DEL PIANO DI PROTEZIONE SONO ANCORA TUTTI DA CONCORDARE - LA VERA INCOGNITA RIMANE WASHINGTON: SENZA LE ARMI E L’APPOGGIO DELLA CASA BIANCA, LE GARANZIE DI SICUREZZA PER KIEV SAREBBERO DA RIDERE. E SENZA UNA TREGUA, SCHIERARE I 30MILA SOLDATI VORREBBE DIRE, IN SOSTANZA, ENTRARE IN GUERRA CON LA RUSSIA…

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “La Stampa”

 

VOLODYMYR ZELENSKY - EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE

«Non siamo mai stati così concreti», dice Volodymyr Zelensky, e a sentire e vedere i Volenterosi sembra in effetti un vertice che finalmente va oltre le dichiarazioni e le esortazioni.

 

A Parigi si sono visti, in persona e in remoto, i leader di una trentina di Stati, e la scarsità di dettagli alla conferenza stampa conclusiva potrebbe essere paradossalmente un segnale positivo: se si passa alla fase operativa, annunciare davanti alle telecamere numeri, dati e luoghi potrebbe essere come minimo azzardato.

 

VERTICE DEI VOLENTEROSI ALL ELISEO A PARIGI CON VOLODYMYR ZELENSKY

Anche l'armonia dell'intesa transatlantica sembra essere stata ricucina, con il presidente americano che si collega per partecipare in diretta alla riunione di una coalizione che a questo punto sembra includere anche gli Stati Uniti, e Zelensky si toglie la soddisfazione di rivelare che Donald Trump avrebbe bacchettato proprio i suoi fan ungheresi e slovacchi per i loro acquisti di petrolio russo.

 

EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY - VERTICE DEI VOLENTEROSI A PARIGI

 

 

 

Almeno 25-30 mila soldati di 10 Paesi sul terreno, con il contributo di altre nazioni non soltanto europee, che forniranno satelliti, intelligence, logistica e addestramento a Kyiv, senza parlare poi dell'adesione all'Ue inclusa tra le «garanzie di sicurezza» all'Ucraina: soltanto pochi mesi fa sembrava impensabile.

 

Ovviamente, il bicchiere è mezzo vuoto, non soltanto perché tutti i particolari cruciali del piano di protezione per l'Ucraina non solo non sono stati rivelati, ma spesso non sono stati ancora concordati.

 

Lo stesso Zelensky ammette che la vera incognita rimane Washington, che «farà sapere al più presto» la propria posizione. Senza le armi e le tecnologie americane, senza i satelliti e l'intelligence del Pentagono, e senza l'appoggio politico della Casa Bianca, la coalizione dei "buoni" rischierebbe di restare nella fase dei buoni auspici.

volodymyr zelensky e donald trump alla casa bianca (in versione casamonica)

 

[…] Proprio mentre a Parigi si discuteva di come difendere l'Ucraina, il Financial Times rivelava che Washington aveva a sorpresa tagliato i programmi di assistenza militare a una serie di Paesi Nato che confinano con la Russia, in primo luogo Estonia, Lettonia e Lituania.

[…]

 

Ma, soprattutto, tutti i piani e le garanzie di sicurezza, inclusa la spartizione delle sfere di competenza dal mare all'aria e soprattutto alla terra, rischiano di rimanere sulla carta.

 

La costruzione della coalizione dei Volenterosi è subordinata a una condizione di pace, duratura o provvisoria che sia, a un cessate-il-fuoco o a un "congelamento" del conflitto.

Senza, non possiede alcun senso: significherebbe sostanzialmente entrare in guerra con la Russia.

 

foto di gruppo vertice alla casa bianca con zelensky e i leader europei foto lapresse

Solo in condizione di pace – intesa come assenza di guerra – i 30 mila militari della coalizione possono fungere realmente da deterrente morale, non certo una forza bellica in grado di contenere l'armata di 40 mila invasori russi presenti attualmente in territorio ucraino.

 

La presenza delle truppe europee (e non solo) sarebbe fondamentalmente uno scudo umano: in caso di nuova invasione, Putin saprebbe di stare andando a combattere contro una coalizione che non comprende solo l'Ucraina, e che conta anche Paesi Nato.

donald trump accoglie volodymyr zelensky alla casa bianca 18 agosto 2025 foto lapresse 2

 

 

 

Il piano formulato a Parigi sembra infatti, almeno per ora, più una proposta da mostrare al Cremlino, un impegno concreto a fianco dell'Ucraina che costringerebbe i russi a vedere i limiti potenziali alle loro ambizioni, ed eventualmente ad accettare di ridimensionare le proprie pretese, territoriali e politiche.

 

[…] il piano delle garanzie di sicurezza all'Ucraina […] sarebbe nelle intenzioni una barriera agli appetiti russi, con maggiori chance di una tregua duratura e non soltanto di una pausa per riprendere fiato prima di ricominciare.

 

volodymyr zelensky alla casa bianca con i leader europei foto lapresse

[…] bisogna fare inceppare la macchina bellica russa. E questo dipenderà non solo dalle ulteriori sanzioni che vorranno introdurre europei e americani, ma anche dalla posizione di Pechino, dove Putin è appena andato per parlare con Xi Jinping della prospettiva della loro immortalità.

volodymyr zelensky alexander stubb donald trump foto lapressedonald trump giorgia meloni - vertice alla casa biancavignetta volodymyr zelensky offerto a donald trump dai leader europei

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