HANNO SCONGELATO ROSY BINDI – SEGNATEVI COSA DICE L’EX PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA (SCHIERATA PER IL NO AL REFERENDUM) - "IL POPOLO DIFESE LA CARTA DA BERLUSCONI E RENZI ADESSO LA SALVERÀ DAI 5 STELLE. LA COSTITUZIONE NON E’ PROPRIETA’ DELLE MAGGIORANZE. SE VINCERÀ IL SÌ LE DESTRE PRESENTERANNO IL CONTO, PERCHÉ DOPO UN REFERENDUM IN CUI IL POPOLO DOVESSE DIRE CHE VUOLE 600 PARLAMENTARI E NON 1000, SAREBBE FACILE PER LORO DIRE CHE QUESTE CAMERE SAREBBERO DELEGITTIMATE”

Carlo Bertini per “la Stampa”

 

rosy bindi

Il popolo italiano ha salvato la Costituzione da Berlusconi e da Renzi, ora la salverà dai 5stelle». Rosy Bindi, ex presidente della commissione Antimafia, combatte come sempre a petto in fuori: stavolta ha sfornato un appello "Noi per il NO", che ha già raggiunto oltre 300 adesioni, con decine di firme di peso, contro la riforma del taglio dei parlamentari. L' ex presidente del Partito democratico ribalta la tesi che chi fa campagna per il No danneggi il governo Conte.

FOTOMONTAGGIO DI ROSY BINDI

 

«Se vincerà il Sì - dichiara Bindi- le destre presenteranno il conto, perché è vero che nessuno vuole votare, ma dopo un referendum in cui il popolo dovesse dire che vuole 600 parlamentari e non 1000, sarebbe facile per loro dire che queste Camere sarebbero delegittimate».

 

Argomento pesante certo, anche se i fautori del Sì sostengono l' inverso: che con meno poltrone in palio, gli eletti in carica non mollerebbero il seggio, se non con la pistola alla tempia e quindi il governo sarebbe più blindato.

 

Nel suo appello, lei avverte che c' è il rischio di una deriva populista. Perché?

bindi t shirt

«Perché delegittimare i parlamenti o indebolirli è un modo per assecondare la crisi delle democrazie parlamentari. Questo il vero problema di questa riforma: che mette il sigillo ad anni di attacco demagogico e populista, che si è accanito indebitamente sul Parlamento. Anche se la "casta" vera è altrove e forse si avvantaggia dall' indebolimento dei parlamenti».

 

Alcuni costituzionalisti pensano che il taglio potrebbe disarmare le ragioni dell' odio anti-casta. Si illudono?

«L' istituzione per essere più vicina ai cittadini dovrebbe assicurare di essere scelta da loro. E questo non avviene senza una legge elettorale che garantisca il superamento dei parlamentari nominati dalle segreterie. Ma la vera anomalia italiana è il bicameralismo paritario».

 

A proposito, avrebbe detto sì al progetto che fu caldeggiato dalla Iotti: meno parlamentari e una sola Camera?

GIUSEPPE SALA ROSY BINDI

«Appunto: il modo giusto per diminuire il numero degli eletti non è un taglio lineare, ma differenziare la funzione delle due Camere e intervenire sui regolamenti».

 

E allora perché ha bocciato la riforma di Renzi?

«Perché di quella riforma non era condivisibile il modo in cui superava il bicameralismo con un Senato pasticciato. Ma soprattutto il metodo incostituzionale che ha seguito Renzi, mettendoci sopra la testa del governo, la sua e del suo gruppo dirigente. La Costituzione non è proprietà delle maggioranze».

 

rosi bindi

Per dire sì alla riforma dei grillini non bastano i correttivi come la legge Fornaro che riduce la compressione della rappresentanza?

«No, sono palliativi rispetto al problema centrale, la mancanza di una legge elettorale e la correzione del bicameralismo. Qualunque correttivo faranno verrà meno la rappresentanza di tutte le minoranze e delle zone a meno densità di popolazione: nessuna legge elettorale garantisce di raddrizzare le storture di questa riforma».

rosy bindi virginia raggi maria elena boschiROSY BINDIrosi bindirosy bindi BERLUSCONI E ROSI BINDI AL QUIRINALEsergio mattarella e rosy bindirosy bindiROSY BINDI E ANNA MARGHERITA MIOTTO CON LE PALLINE DI GOMMADE LUCA BINDI BY BENNY 1pignatone e rosi bindiluca lotti rosy bindiDe Luca Rosi Bindi 7ed1a5a2ROSY BINDI LEGGE "EUROPA"rosy bindiRAGGI BINDI

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”