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BOSCHI CHE SOR... BONA - LA MINISTRA SUPER-RENZI INIZIA LA CAMPAGNA D’EUROPA PER ACCREDITARSI COME FUTURO PREMIER CON UNA LEZIONCINA ALLA SORBONA DI PARIGI: “SE NON CAMBIEREMO L'ITALIA, TORNERÒ A FARE L'AVVOCATO”

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Luana De Micco per il “Fatto Quotidiano”

 

Tailleur scuro e capelli sciolti, la ministra "super star" arriva alla conquista di Oltralpe con lo staff su un volo Alitalia senza scorta per esser alle 9 e 30 all' Ocse. È lei ad aprire il dibattito della settima edizione del New World Forum con uno speech sul tema "How to think the long-term in 2015?" (come pensare a lungo termine nel 2015, ndr).
 

Si è appena seduta accanto all' ex presidente della Bce, Jean Claude Trichet, che già incassa i complimenti imprevisti di Angel Gurria - segretario generale dell' Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - al governo Renzi per aver fatto votare una riforma del lavoro che "nessuno prima era riuscito a far avanzare".

 

Con le stime al rialzo dell' Ocse sulla nostra crescita, si può dire che la giornata comincia bene. In un francese chiaro, appena esitante, la ministra si scusa di non poter tenere l' intervento nella lingua del Paese che la ospita.

 

Parla invece in un inglese fluente: "Il populismo è distruttivo. Ma nessun Paese è immune".Affronta il tema delle riforme: "Un governo che vuol riformare deve prendere il rischio dell' impopolarità". Pensa "che l' Europa debba tornare a incarnare un sogno per le nuove generazioni".
 

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Raddrizza il tiro sui migranti: "Abbiamo apprezzato l' atteggiamento di Angela Merkel, ma l' Italia è stata la prima a proporre una risposta unificata in Europa". Dopo l' Ocse, pranzo in ambasciata col collega -ministro dei rapporti con il Parlamento Jean Marie Le Guen, e il politologo Marc Lazar.

 

E alle 15 e 30 lezione -dibattito alla Sorbona sul tema delle riforme costituzionali in Italia: "È possibile ottenere la fiducia di sindaci e Regioni solo assicurando loro che avranno una voce in Senato, che saranno rappresentati. Bisogna saper far parlare gli interessi locali a livello nazionale, l' inclusione è fondamentale". Così durante la sua visita all' Università della Sorbona a Parigi, circa il funzionamento del Senato con la riforma costituzionale che porta il suo nome.
 

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"Non si tratta di un problema di potere giuridico ma di mezzi politici da impiegare", ha sottolineato Boschi. Viene riferito che la ministra non incontrerà i giornalisti, ma proviamo a domandarle: "Che ne pensa della Cosa rossa?". La domanda resta nell' aria.
 

Concede al massimo due minuti alla Rai: "Un riconoscimento come quello di oggi è importante e ci spinge ad andare avanti". Dal suo entourage fanno capire che la giornata sta andando troppo bene per rischiare di guastarla con questioni di politica interna.

 

 

2. CAMBIAMO ITALIA O TORNO AVVOCATO

Da “ansa.it”

maria elena boschimaria elena boschi

"L'obiettivo del nostro governo è cambiare il Paese e lo stiamo facendo. Ma non è che dobbiamo stare al governo per sempre. Se non cambieremo l'Italia, io tornerò a fare l'avvocato.

 

Questa è la grande differenza rispetto al passato". Lo ha detto il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, rispondendo questo pomeriggio agli studenti della Sorbona, al termine di una sua conferenza all'università parigina.
   

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