alessandro sallusti luigi brugnaro coraggio italia

BRUGNARO SI FA IL PARTITO E SALLUSTI LO STRONCA: “SE DAVVERO HA IN TESTA IL SALTO DA VENEZIA A ROMA GLI FACCIO I MIEI AUGURI. LA STORIA INSEGNA, ANCHE CON IL FALLIMENTO DI AVVENTURE APPARENTEMENTE BEN PIÙ SOLIDE” – “CORAGGIO ITALIA” HA GIÀ UN SIMBOLO E L'OBIETTIVO È SCIPPARE PARLAMENTARI A "FORZA ITALIA" CREANDO DUE GRUPPI IN PARLAMENTO. MA PER ORA LO SCOUTING NON HA FUNZIONATO…

 

coraggio italia il logo del nascente partito di luigi brugnaro

1 - OCCHIO ALLA STORIA LE SCISSIONI FINISCONO MALE

Alessandro Sallusti per “Libero quotidiano”

 

Le fibrillazioni e le incertezze interne al Centrodestra stanno scuotendo sia la Lega che Forza Italia. Al punto che a ore potrebbe nascere un nuovo gruppo parlamentare - di fatto un nuovo partito - composto da fuoriusciti soprattutto da Forza Italia sotto la regia di Luigi Brugnaro, bravo amministratore e imprenditore di successo. Se il progetto andrà in porto lo si vedrà nelle prossime ore ma senza voler essere giudici di nessuno la notizia ci lascia perplessi.

 

luigi brugnaro

Una ennesima frammentazione è davvero quello che serve per contrastare sinistra e grillini? A occhio direi di no ma è normale che le logiche di palazzo non sono quelle di noi comuni mortali.

 

Se davvero Brugnaro ha in testa il salto da Venezia a Roma gli faccio i miei auguri. Ma lo metto in guardia sul fatto che il "nuovo" non è un triste spacchettamento del "vecchio", per cui se avesse in testa qualche cosa di più o di diverso dal solito giochino di potere - cioè il tradimento per utilità personale mascherato da nobili principi - farebbe bene a dirlo subito e chiaramente. Altrimenti questo nuovo gruppo parlamentare, semmai dovesse nascere, farà la fine di quelli che li hanno preceduti, cioè morirà di suo inghiottito dai pescecani della politica.

 

renato brunetta silvio berlusconi e luigi brugnaro a venezia 1

In questo la storia insegna, anche con il fallimento di avventure apparentemente ben più solide di questa. Nel 2010 fu Gianfranco Fini a staccarsi dal Pdl di Silvio Berlusconi con un gruppo parlamentare, chiamato Fli, poi diventato un partito che si è schiantato alla prima prova. Tre anni dopo ci provò Angelino Alfano, che di Forza Italia era addirittura il segretario, e non andò meglio.

 

Stessa sorte per Ala, il partito fondato al Senato nel 2015 da Denis Verdini, plenipotenzario di Berlusconi entrato in rotta di collisione con il capo.

 

luigi brugnaro e il mose in azione

E anche l'uscita di Giovanni Toti con il suo «Cambiamo» per ora non ha cambiato un bel nulla né a lui né a noi. Insomma, è a furia di divisioni che la tortona dei centristi è diventata una tortina e onestamente non si sente la necessità di perdere altre briciole. A meno che ci sfugga qualcosa. Ma se sfugge a noi, immagino sfugga anche agli elettori, che di tutto hanno bisogno meno che di nuove incomprensibli scissioni.

 

silvio berlusconi a venezia dopo la marea con brunetta e brugnaro 1

2 - CI MANCAVA SOLTANTO UN NUOVO PARTITO

Salvatore Dama per “Libero quotidiano”

 

Un gruppo di parlamentari di Forza Italia è pronto a lasciare il Cavaliere per seguire il sindaco Brugnaro. Ecco i loro nomi

 

La prima regola del partito di Brugnaro è che non si parla del partito di Brugnaro. In Forza Italia si alza una cortina fumogena. Fatta di smentite, qualche «può essere» e tante polpette avvelenate.

 

luigi brugnaro

Che dicono tanto sul clima che si respira in un ambiente dove l'assenza prolungata del leader, Silvio Berlusconi, si fa sentire davvero tanto. Partiamo dalle (poche) certezze. Luigi Brugnaro è il sindaco di Venezia. Ma è anche un imprenditore di successo. Ex presidente di una holding, Umana, che fattura cifre a otto zeri. Insomma, ricalca perfettamente l'identikit berlusconiano.

 

Non a caso, qualche tempo fa, Silvio l'aveva quasi investito della sua eredità politica. Successe quando il Cav aveva lanciato il progetto "L'Altra Italia", indicando Brugnaro come possibile leader: «Lui il mio successore? Me lo auguro», aveva detto. Poi non se n'è fatto più nulla e Berlusconi ha deciso di spostare il focus sul rilancio di Forza Italia.

 

stefano mugnai

Il primo cittadino veneziano, però, a quel progetto ci aveva creduto. E adesso sembrerebbe proprio intenzionato a realizzarlo in proprio. Altro fatto certo: il movimento di Brugnaro si chiamerà "Coraggio Italia". Anzi, già si chiama così. Il marchio è stato depositato il 15 aprile presso l'Ufficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo economico. Per sicurezza, ne sono stati consegnati due.

 

Il primo ha una vocazione minimal. Due parole. "Coraggio" sopra e "Italia" sotto, con i caratteri classici della grafica commerciale. Bianco su nero. Il secondo logo è un filo più elaborato. Con una serie di colori che lo caratterizzano. Un tricolore nel semicerchio della parte superiore. Il blu nella parte inferiore. E il magenta a fare da contorno alla scritta.

 

A depositare i marchi è stato lo Studio Modiano e Associati di Milano per un'associazione di Venezia. E ora si arriva alla parte complicata del piano. Brugnaro nei giorni scorsi è planato a Roma. Con l'obiettivo di fare proseliti tra i parlamentari azzurri. Questo fatto ha sciolto anche un altro dubbio iniziale.

 

elisabetta ripani

Cioè che l'impresa brugnariana fosse solo un'operazione a carattere regionale. Una sorta di ristrutturazione del partito azzurro in Veneto. Non è questo, no. Qui si pensa in grande. A un movimento nazionale. Il sindaco ha incontrato Giovanni Toti. Con l'intenzione di unire le forze alla Camera e al Senato, sommando i neo "coraggiosi italici" alla truppa di Idea e Cambiamo, e di raggiungere i numeri minimi per formare dei gruppi parlamentari (20 a Montecitorio, 10 al Senato).

 

Lo scouting ha funzionato? Al momento sembra di no. Tanto che alcuni esponenti forzisti più vicini a "Gigio" hanno cercato di spiegargli come funziona la politica romana: «Se non ci è riuscito Conte a trovare i numeri per i Gruppi, avendo ministeri e posti da distribuire, perché ce la dovresti fare tu?». Il consiglio, allora, è quello di concentrarsi sul progetto politico, lasciando perdere per il momento la base parlamentare.

 

cosimo sibilia

Ma Brugnaro non sembra voler mollare. E la settimana prossima tornerà alla carica. Sul taccuino del leader di Coraggio Italia ci sono una trentina di nomi. Dieci sono già "to tiani" e non vanno convinti. Altri "attenzionati" sarebbero: Stefano Mugnai, già coordinatore della Toscana; Cosimo Sibilia, storico esponente diFI in Campania e presidente della Lega nazionale dilettanti; Roberto Novelli, imprenditore friulano; il veneto Raffaele Baratto. Questi ultimi due qualche tempo fa avevano dato la propria adesione a "Voce Libera", l'associazione di Mara Carfagna. E nella lista di Brugnaro figurano: Lorena Milanato, Elisabetta Ripani, Simona Vietina; Matteo Dall'Osso, Guido Pettarin e Maurizio D'Ettore. Tra i big, si segnala un incontro, svoltosi ieri a Venezia, tra Renato Brunetta e Luigi Brugnaro. Ma aveva un carattere istituzionale.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)