PER BUSI NON SONO ABUSI - “E’ POSSIBILE CHE IO DEBBA SENTIRE GENTE CHE DICE CHE BERLUSCONI È UN PEDOFILO? PERCHÉ AVREBBE AVUTO RAPPORTI CON UNA DICIOTTENNE MENO QUALCHE SETTIMANA, O QUALCHE MESE?” - “QUELLO CHE GLI RIMPROVERANO È IL VERO GRANDE PECCATO ITALIANO: DI NON ESSERE STATO IPOCRITA COME TUTTI. LO SCRIVEVA GIÀ BOCCACCIO: IL PECCATO PIÙ GRAVE È QUELLO CHE TRASPARE…”

Maurizio Crippa per "Il Foglio"

Non c'è niente di più meschino, niente di più nauseante che trasformare i peccati in reati, anche se alcuni peccati restano tali, ad esempio il peccato contro il buon gusto. Per cui certi comportamenti privati restano orribili peccati, a maggior ragione se sei una persona pubblica e famosa. Ma da qui a trasformare in reati i comportamenti privati, e mandarli a processo... Questo sì che mi indigna e mi fa schifo". Aldo Busi è Aldo Busi. Anche quando non scrive ma grida dentro a un telefono, è un fiume in piena, pieno di balzi e gorghi.

Torrenziale è la sua passionaccia, il suo immoralismo libertario fino ai limiti di legge ("a parte i casi di rapimento e stupro, e dello sfruttamento orribile nelle strade, di cui però le autorità non si interessano mai, sopra i quattordici anni la verità è che senza consenso non si fa niente") quando si parla di libero sesso e liberi stili di vita. Martedì sul Fatto quotidiano, il sancta sanctorum della criminalizzazione prude e bacchettona del caso Ruby e delle allegre e sguaiate festicciole del Cav., ha piazzato un suo intervento che attaccava così:

"Spero ardentemente che il processo Ruby gate contro Berlusconi e altri della stessa risma ‘sesso in cambio di soldi o favori' si risolva in un nulla di fatto e che Berlusconi ne esca assolto con formula piena e gli si porgano infinite scuse".

Non si sa quanto bicarbonato abbiano dovuto trangugiare al Fatto, si sa che di fianco gli avevano piazzato un intervento leguleio e moralista dell'ex magistrato Bruno Tinti. Col risultato patetico di far risaltare come stelle nella notte delle idee le sfacciate, ma almeno sostanziate, opinioni dello scrittore. Che ora rincara la dose:

"Guardi, lo sanno tutti, io sono un antiberlusconiano dichiarato, di lui penso malissimo. Ma le sembra corretto, le sembra possibile che io debba andare in giro, dal tabaccaio o al bar, per la strada, e sentire gente che dice che ‘Berlusconi è un pedofilo'? Questa sì che è una vera follia. E' un'aberrazione. Perché avrebbe avuto rapporti, poi magari non si sa se li ha avuti, con una diciottenne meno qualche settimana, o qualche mese? Ma cosa cambia?".

Già. Ma per molti è la chiave che trasforma la riprovazione etica in pura delinquenza. "E' la visione generalista del minore che non attacca più, che è odiosa: i minori peccano, rubano, spacciano, fanno cose raccapriccianti. Cos'è questa farsa del ‘minore' angelico? Se c'è una legge che confonde i bambini, che sono sacri, inviolabili nella loro integrità, che sono sempre vittime, con quelli che sono in realtà ‘adolescenti', ‘i minori', allora è quella legge che è immorale. Va aggiornata".

Ovvio, si potrebbe ribattere che magari, in materia, non tutti la vedono esattamente così. Ma a che serve? Il fiume in piena è pronto a travolgere "tutto quel clericalismo da cui nasce questa visione aberrante" e centomila altre infamie della cosiddetta morale corrente. Scusi Busi, torniamo all'oggetto, al caso Ruby: qui a dire il vero non sono stati i preti in tonaca, bensì i magistrati in toga a configurare un reato laddove c'era forse un peccato di gusto.

"Sì, certo, una follia, è una magistratura fuori dal mondo". Del resto, il suo dirimpettaio Tinti dice che non può essere "considerata consapevole" la scelta di una ragazza che si affida "all'equazione: ‘Io ho le tette più grandi delle loro, sono anche più giovane, potrò avere le stesse cose e anche di più?".

Dunque, prostituzione minorile fu. "Si rassegnino questi finti preti, il mondo là fuori è cambiato. C'è poca gente che fa ancora l'amore per piacere. Per gli altri è merce di scambio. Far violenza a un bambino merita qualsiasi punizione, e prelevare una maggiorenne e stuprarla è crimine. Ma organizzare una festa, con ragazze adulte e consenzienti?

La realtà dei corpi oggi è merceologia, anche a diciassette anni e rotti mesi. Sono matti i legislatori. Che Berlusconi abbia investito i suoi soldi in festini non mi frega niente. Sa che le dico? Quello che in fondo gli rimproverano è il vero grande peccato italiano: di non essere stato ipocrita come tutti, di non essersi nascosto. Lo scriveva già Boccaccio: il peccato più grave è quello che traspare".

 

aldo busi SILVIO BERLUSCONI FA L'OCCHIOLINOBERLUSCONI IN AULA AL PROCESSO RUBY berlusconi ruby mubarak f

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...