giuseppe de mita nicola maccanico cinecitta cinecittà

C’È UN BUCO A CINECITTÀ – BRUTTISSIMA SORPRESA PER IL NUOVO CDA DELLA SOCIETÀ DEGLI STUDI CINEMATOGRAFICI: NELL’ULTIMO BILANCIO SONO SPUNTATI 3 MILIONI DI EURO IN UNA NOTA DI CREDITO PER FREMANTLE, DI CUI NESSUNO SAPEVA NIENTE – LA DOMANDA È: MA IL CONSIGLIERE GIUSEPPE DE MITA, AMICO FRATERNO DELL’AD MACCANICO, CHE SPONSORIZZAVA PRIMA DI PROVARE A FARGLI LE SCARPE, NON SI È MAI ACCORTO DI NULLA? OPPURE HA RINUNCIATO ALLA POLTRONA DI AD PERCHÉ SAPEVA QUALCOSA, O LO IMMAGINAVA?

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”

 

nicola maccanico foto di bacco

Un bilancio, con una sorpresa milionaria, ha accolto il nuovo consiglio di amministrazione di Cinecittà. La società del ministero dell’Economia, ma che offre servizi al ministero della Cultura, rischia di dover rifare i conti.

 

La scoperta riguarda una nota di credito di 3 milioni di euro, risalente alla fine del 2023, per la società Fremantle, a cui sono stati destinati vari sconti per spazi e scene. Secondo quanto è in grado di svelare Domani, alla chiusura del bilancio dello scorso anno, il documento fiscale – che è la modifica di una precedente fattura – non era stato reso noto dall’amministratore delegato, Nicola Maccanico, dimessosi a giugno scorso dopo essersi insediato ad aprile 2021 con il governo Draghi.

 

cinecitta

Non risultano comunicazioni al cda, formato per buona parte dagli stessi componenti attuali – nel caso specifico la presidente Chiara Sbarigia e i consiglieri Giuseppe De Mita e Isabella Ciolfi – che comunque non escono bene dalla vicenda. Tutto sarebbe passato sopra le loro teste e non se ne sarebbero accorti.

 

[…] Da qualche settimana, invece, è spuntata la nota di credito che inevitabilmente ricade sulla nuova gestione, affidata alla ad Manuela Cacciamani. Una rivoluzione in salsa leghista, sotto l’egida della sottosegretaria Lucia Borgonzoni, che ha la delega sul cinema e vanta già un solido asse proprio con la presidente Sbarigia.

 

Sangiuliano e Borgonzoni

[…] Solo il 29 maggio il direttore finanziario della società ha aggiornato su questo tema gli organi dirigenziali. Puntualizzando che la nota non è stata contabilizzata. Un comportamento che non è certo unico. Solo che nel caso di Cinecittà può comportare un ribaltamento del risultato economico, che ufficialmente parla di un utile di 1 milione e 300mila euro.

 

Alla luce di questa nuova documentazione si sta vagliando l’opzione di riaprire il vecchio bilancio e rivederlo, perché il risultato sarebbe di una perdita compresa tra i 700mila euro e una cifra superiore al milione di euro. La quota precisa dovrebbe essere individuata dopo la valutazione dell’impatto sulle imposte. Un compito che spetta al collegio dei revisori insieme alla società di revisione.

 

giuseppe de mita foto di bacco

L’alternativa è quella di partire con questa nota di credito come una zavorra per il 2024. In via informale lo staff di Maccanico […]  ha fatto sapere che la nota era a volume, quindi da emettere al raggiungimento di una certa cifra, da contabilizzare nel bilancio consolidato. Aspetti di cui, appunto, non sarebbero stati informati gli organismi dirigenti. […]

 

Di sicuro Maccanico non ha potuto spiegare l’operazione, perché aveva rassegnato le dimissioni da amministratore delegato e direttore generale a pochi giorni dall’indicazione dei nuovi vertici, nonostante i tentativi – portati avanti negli ultimi mesi – di accreditarsi con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con l’inner circle di Fratelli d’Italia.

 

manuela cacciamani 4

[…] Nella lettera di dimissioni Maccanico ha rivendicato anche: «Restituiamo all’azionista (il Mef, ndr), dato che mi rende particolarmente orgoglioso, un’azienda con un patrimonio netto che incrementa il capitale sociale iniziale di 1,2 milioni» […]

 

La crescita dell’utile è messa nero su bianco, nonostante un aumento dei costi del personale di oltre un milione di euro, anche per l’arrivo di altri dirigenti, come viene spiegato nello stesso bilancio.

 

L’incremento dell’esborso su questa voce viene attribuito al «costo a pieno regime dei due dirigenti assunti nel 2022, un aumento di personale, una maggiore quota di straordinari rispetto al 2022 per le aumentate attività».

 

nicola maccanico foto di bacco

Esborsi che comunque avevano trovato una copertura con la chiusura in positivo. Almeno fino alla scoperta della nota di credito emessa per Fremantle.

 

Ma per Cinecittà i problemi potrebbero non essere finiti. I ricavi dei primi mesi del 2024 sono stati al di sotto delle aspettative: l’area commerciale ha portato a casa circa 4 milioni di euro nel primo trimestre rispetto a un target di oltre 40 milioni. Tanto che negli uffici della società di via Tuscolana è scattato, dopo la semestrale di bilancio, l’allarme su un possibile buco nei conti.

nicola maccanico foto di baccogiuseppe de mita foto mezzelani gmt53manuela cacciamani 6manuela cacciamani 5nicola maccanico foto di bacco

Ultimi Dagoreport

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'...