sergio mattarella franco gabrielli

C'È IL QUIRINALE DIETRO LA NOMINA DI FRANCO GABRIELLI A SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CON DELEGA AI SERVIZI - GIA' CAPO DELLA POLIZIA E DELL'AISI, GABRIELLI E' LA CARTA SCELTA DAL COLLE PER GARANTIRE SICUREZZA AL SISTEMA PAESE IN UNA FASE DELICATISSIMA - DA 12 ANNI A QUESTA PARTE, È STATO CONSIDERATO E UTILIZZATO COME "RISERVA DELLA REPUBBLICA". E QUESTO POTREBBE ESSERE SOLO IL PRIMO PASSO VERSO…

Carlo Bonini per "la Repubblica"

 

SERGIO MATTARELLA FRANCO GABRIELLI

Franco Gabrielli lascia la Polizia, di cui è stato capo per cinque anni, ed è dunque il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi. È una decisione che dice molto del metodo Draghi e dell'attenzione del Quirinale sulla tenuta di sistema da garantire al Paese in una fase delicatissima. È una decisione che promette di regalare agli apparati di sicurezza una serenità e una competenza sciaguratamente smarrite nel Conte1 e Conte2.

 

Che impegna al vertice politico della sicurezza nazionale un uomo dal talento precoce, per anagrafe e capacità, dall'intelligenza inquieta, refrattario ai tartufismi e per questo dalla lingua affilata, volentieri ruvida nella sua sincerità, propria della terra di cui è figlio (la Toscana della costa, tra Viareggio e Massa). E dalla cultura democratica e riformista a cui non ha mai fatto mistero di appartenere.

franco gabrielli foto di bacco

 

Un civil servant che, più di altri, da 12 anni a questa parte, è stato a ragione considerato e utilizzato come "Riserva della Repubblica". Nel 2006, quando a soli 46 anni, dopo 20 anni in Polizia, diventa il più giovane direttore di un Sisde (oggi Aisi) da riformare negli uomini e nelle prassi. Nei giorni del terremoto dell' Aquila, di cui viene nominato prefetto mentre la terra si apre (2009). Nel dopo Bertolaso (di cui era stato vice), quando, da capo dipartimento, è chiamato, tra il 2010 e il 2014, a ricostruire una Protezione Civile uscita stravolta dalla stagione berlusconiana.

intervento del capo della polizia franco gabrielli foto di bacco

 

Legando il suo volto, tra l' altro, a quel gigantesco reality in mondovisione che furono le operazioni di recupero del relitto della Costa Concordia, un naufragio insieme materiale e simbolico di quella stagione del Paese. E ancora: nella stagione più cupa di Roma (2015) quando, da Prefetto, è per lunghi mesi il solo punto di riferimento istituzionale di una città politicamente decapitata dall' inchiesta "Mafia capitale". Prima di tornare alla "sua" Polizia nel 2016, per ricostruirne la cultura e un nuovo gruppo dirigente, resistendo alle insistenti sirene della politica che, a mesi alterni, lo avrebbero voluto ministro dell' Interno, piuttosto che sindaco di Roma.

intervento del capo della polizia franco gabrielli foto di bacco (2)

 

Già, la scelta di Gabrielli è tutt' altro che neutra. E non solo perché in Gabrielli si combinano le competenze che la lingua inglese felicemente distingue in "safety" e "security" (la prima, propria della protezione civile, la seconda, degli apparati). Ma perché Gabrielli non è un ottimate, ma un figlio del popolo. Al punto da confidare, ancora oggi, di avere un solo rimpianto.

 

Aver negato per orgoglio e testardaggine a suo padre, autista di bus, la gioia di vederlo laurearsi in giurisprudenza a Pisa. Prima di entrare in Polizia ("il mio sogno") con la divisa del reparto celere, mentre i suoi compagni di corso sceglievano la politica e le piazze. In qualche modo, in una curiosa ma significativa nemesi, Mario Draghi sceglie quale figura chiave della sicurezza nazionale l'uomo che un ex grande capo della polizia come Antonio Manganelli (cui Gabrielli è stato legato da un rapporto fraterno) aveva indicato già nel lontano 2003 come un "predestinato".

intervento del capo della polizia franco gabrielli foto di bacco (3)

 

Cresciuto nella cultura riflessiva delle indagini antiterrorismo (l'ultima stagione del Br di Galesi e Lioce; la stagione post 11 settembre). Un uomo che è stato il "grande nemico" di Gianni De Gennaro, che di Mario Draghi fu compagno di scuola al liceo Massimo. Gabrielli è stato infatti il capo della Polizia capace, nel 2017, di fare quello che, per 16 anni, nessun capo della Polizia aveva avuto il coraggio di fare.

 

Ammettere la catastrofe del G8 di Genova, assumerne, a nome della Polizia, la corresponsabilità storica, con uno strappo che avrebbe consentito a una nuova generazione di dirigenti di liberarsi da una maledizione che aveva impedito sin li che la cicatrizzazione della ferita potesse anche soltanto cominciare.

franco gabrielli titti postiglione foto di bacco (2)

 

La successione al Viminale di Gabrielli dirà se la sua "rivoluzione" avrà un erede capace di portarla a compimento. Tre i candidati. Il vicecapo Vittorio Rizzi, il vice capo vicario Maria Luisa Pellizzari (sarebbe la prima volta di una donna al vertice della Polizia) e il giovanissimo Lamberto Giannini, il dirigente in cui Gabrielli ha più volte confidato di vedere ciò che in un altro tempo Antonio Manganelli aveva visto in lui.

sergio mattarella e mario draghi

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...