pasquale tridico luigi di maio

TRIDICO E NON LO DICO –  IL PRESIDENTE DELL'INPS: "IL PROBLEMA È A MONTE, LA NORMA SUL BONUS VA CAMBIATA". E SE NE ACCORGE ORA? – COSA C’ENTRA L’ANTIFRODE NELLA QUESTIONE DEI BONUS DEI PARLAMENTARI SE LA FRODE NON C’È? LA SEGNALAZIONE È ARRIVATA A MAGGIO E DOVEVA FINIRE LÌ. E INVECE DOPO DUE MESI SCOPPIA IL CASO – UNA ZONA GRIGIA CHE DA' RAGIONE A CHI SOSTIENE CHE IL CASO SIA STATO MONTATO AD ARTE...

1 - GIÀ IN MAGGIO UN ELENCO DEI CASI E L'INPS AVVIA L'INDAGINE INTERNA

Dal “Corriere della Sera”

 

PASQUALE TRIDICO

C'è un dettaglio che spiega molto, nella storia dei deputati che hanno chiesto il bonus. E che quindi non è un dettaglio. È la metà di maggio quando Antonello Crudo, responsabile della direzione antifrode dell'Inps, informa il presidente Pasquale Tridico che dai controlli sulle domande per i bonus Covid ci sono anche quelle di 2 mila persone tra politici e amministratori locali.

 

luigi di maio pasquale tridico

Cosa c'entra l'Antifrode se la frode non c'è visto che, per quanto incredibile, non c'era limite di reddito? È una prima zona grigia che sembra dar ragione a chi sostiene che il caso sia stato montato ad arte per lanciare la volata al referendum sul taglio dei parlamentari. Ma non è la più importante.

 

Anche perché politici e amministratori locali dal punto di vista previdenziale rientrano in una gestione speciale, che meritava un approfondimento. E in quel momento di emergenza, con una pioggia di pratiche senza precedenti, l'Antifrode è stata coinvolta per una serie di controlli extra.

 

gabriella di michele

Resta il fatto che, verificato che la frode non c'era, tutto doveva finire lì. E invece dopo due mesi la storia finisce sui giornali ed esplode il caso. L'Inps ha avviato un'indagine interna per capire come siano andate le cose. Raccontano che il direttore generale Gabriella Di Michele non abbia per nulla gradito questa storia.

 

E che ci sia una preoccupazione che va al di là della contingenza: se alla fine quei nomi dovessero essere pubblicati, non si creerebbe un precedente per un istituto che deve mantenere riservati i dati di 40 milioni di posizioni, tra persone e aziende?

 

2 - IL PRESIDENTE DELL'INPS "QUELLA NORMA VA CAMBIATA DIRÒ TUTTO AL PARLAMENTO"

Paolo Baroni per “la Stampa”

DI MAIO E IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

 

 

Il presidente dell'Inps non ci sta a finire sul banco degli accusati dopo che si è scoperto che 5 deputati di vari partiti hanno ottenuto il bonus da 600 euro destinato a co.co.co e partite Iva.

 

«Immagino che nei prossimi giorni il Parlamento mi chiederà un audit su questo, e io sono pronto a fornire tutte le informazioni che mi saranno richieste» si è sfogato ieri parlando coi suoi collaboratori più diretti.

 

«Il fenomeno esiste, ovviamente - ha ammesso Pasquale Tridico - anche se va detto che non ci sono violazioni di legge. Questo, dunque, non è un problema giuridico, ma semmai un problema etico-morale. In genere le due cose dovrebbero coincidere, ma da noi non sempre funziona così».

 

La Task force anti frodi

PASQUALE TRIDICO MAURIZIO LANDINI

Dal lavoro di analisi delle richieste di bonus, oltre 4,1 milioni i beneficiari totali, svolto dalla Direzione centrale antifrode, anticorruzione e trasparenza dell'Inps, istituita proprio da Tridico per monitorare tutte le eventuali anomalie (e ovviamente le frodi) che possono accompagnare l'erogazione dei sussidi distribuiti dall'ente ed aumentati in maniera esponenziale a causa del Covid , nei giorni scorsi è emersa una lista di personaggi politici che hanno fatto richiesta del bonus in quanto titolari di partita Iva.

flash mob m5s per il taglio dei parlamentari 2

 

In tutto sarebbero più di 2 mila. Dei cinque deputati di cui si parla in questi giorni, e che hanno scatenato l'indignazione generale, quelli che lo hanno materialmente già incassato sono invece solo tre, pare due leghisti ed un grillino.

 

Dalla documentazione Inps, su cui vige uno stretto riserbo, risultano ovviamente enormi differenze nella situazione reddituale di questi 2mila e passa richiedenti «anomali».

 

PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO

Ci sono in effetti consiglieri di enti locali che vivono del loro stipendio, e che magari hanno attività in proprio che sono state colpite duramente dal lockdown, ma poi ci sono anche assessori regionali e presidenti di provincia che hanno indennità superiori ai 5 mila euro, e che alla fine del mese finiscono per guadagnare anche più di un parlamentare.

 

Ne consegue che quando mai si conosceranno tutti i nomi, da più parti si chiede infatti l'abolizione della privacy su questo tipo di informazioni trattandosi di fondi pubblici, lo scandalo è certamente destinato ad allargarsi.

 

luigi di maio strappa le poltrone in piazza montecitorio flash mob m5s per il taglio dei parlamentari

Una norma da correggere «Il problema è a monte, e riguarda la norma che ha introdotto il bonus» è il ragionamento che fa ora Tridico. Perché il decreto «Cura Italia» e a seguire il «Dl Rilancio», che in seguito ha introdotto alcune modifiche, non prevedono alcuna distinzione per cariche elettive, e nemmeno l'incompatibilità del bonus con certi livelli di reddito.

 

Il decreto ha solamente indicato il divieto di cumulare il bonus da 600 euro, poi saliti a partire da maggio, col reddito di cittadinanza e col reddito di emergenza, coi sussidi di disoccupazione e gli assegni di invalidità. Stop. Il governo decise di procedere con un beneficio senza tetti né vincoli per dimostrare all'opinione pubblica che si interveniva subito e a vantaggio di tutte le categorie.

 

PASQUALE TRIDICO - ILLUSTRAZIONE DI EMANUELE FUCECCHI PER TPI

Che è poi la giustificazione che stanno dando ora dal governo di fronte alla sollevazione generale. «Ora la norma andrebbe quindi cambiata» ha convenuto Tridico ragionando col suo staff sul da farsi. Ma tecnicamente non è così facile, perché da un lato non si può prevedere un divieto assoluto ed esclusivo per i parlamentari e dall'altro lato lo stesso riferimento all'Isee può non bastare, perché quello ormai è un indicatore fatto su base storica, vecchio e parziale.

luigi di maio pasquale tridico 1

 

Quindi occorrerà valutare bene come intervenire. La palla, dunque, passa direttamente al governo che nel caso precedente, quello relativo alla cassa integrazione utilizzata in buona parte anche da imprese che durante il lockdown non avevano subito perdite, pur giustificando la scelta, ha poi corretto il tiro introducendo col «Decreto agosto» una serie di condizionalità. Che a questo punto potrebbe anche essere il veicolo per introdurre qualche paletto.

             

 

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