
ALTRO CHE CAMPO LARGO: PER LO RUSSO E’ UN CAMPO MINATO – LA VICEPRESIDENTE DEL M5S E EX SINDACA, CHIARA APPENDINO, METTE UN VETO SUL BIS DEL SINDACO DI TORINO, STEFANO LO RUSSO, CHE NON INCASSA NEANCHE IL VIA LIBERA DI ELLY SCHLEIN. ALLA DOMANDA SU QUALE FOSSE IL CANDIDATO PER LE PROSSIME COMUNALI, ELLY HA GLISSATO: “LASCIATEMI RESPIRARE, HO APPENA CHIUSO LE REGIONALI”. D'ALTRONDE, NON TUTTE LE SCELTE DI LO RUSSO IN QUESTI ANNI SONO STATE IN SINTONIA CON LA LINEA NAZIONALE, A PARTIRE PROPRIO DAL SUO ATTEGGIAMENTO VERSO IL MOVIMENTO 5 STELLE…
Alessandro Di Matteo Giulia Ricci per la Stampa - Estratti
Inaspettato per alcuni, ovvio per altri. Quel che è certo, è che il veto della vicepresidente del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino sul sindaco di Torino Stefano Lo Russo non è piaciuto a nessuno. Nemmeno a quella parte del Pd, più a sinistra, che avrebbe anche aperto all'ipotesi di un'altra candidatura per il 2027.
E così l'unico risultato delle parole dell'ex prima cittadina alla Festa dell'Unità piemontese, almeno per ora, non è altro che compattare i dem intorno a Lo Russo.
Non interviene la segretaria Elly Schlein, la cui linea rimane sempre la stessa: il Pd non perde tempo a fare polemica con le altre opposizioni (e aspiranti alleati).
A blindare l'attuale leader dei sindaci dem è stato, lunedì sera, il presidente del Pd Stefano Bonaccini: «Nessun dubbio sulle sue capacità, Torino ha già scelto un'alternativa cinque anni fa». Come lui, ieri, anche gli altri progressisti. Come Piero Fassino, predecessore di Appendino alla guida del Comune: «È sbagliato mettere veti, non è certo nell'interesse della città mettere veti su un sindaco che sta lavorando».
E Alessandro Alfieri, coordinatore della minoranza Pd, ricorda: «Stiamo tutti costruendo con pazienza la coalizione per mandare a casa questo governo. Per farlo serve generosità e senso di responsabilità da parte di tutti. Evitiamo i veti e guardiamo avanti, non al passato».
Una settimana fa, sempre alla Festa dell'Unità di Torino, anche Schlein ha ribadito la sua «piena fiducia nel Pd e nell'amministrazione torinese». Ma alla domanda diretta su quale fosse il candidato per le prossime Comunali, ha sottolineato: «Lasciatemi respirare, ho appena chiuso le Regionali». Nessuna fuga in avanti, l'obiettivo quello di non "disturbare" gli alleati, aspettare i tavoli di confronto. Una linea tenuta anche ieri, con la volontà di rimandare la discussione almeno dopo la chiamata alle urne delle prossime settimane in tutta Italia.
D'altronde, non tutte le scelte di Lo Russo in questi anni sono state in sintonia con la linea nazionale, a partire proprio dal suo atteggiamento verso il Movimento 5 Stelle. E per quanto siano vari, negli ultimi mesi, i tentativi del sindaco di avvicinarsi alla segretaria (dalla posizione progressista sul referendum alla difesa strenua dello Ius scholae), qualche dubbio ancora permane
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