IN PASTO ALLO ZAR - IL CAPO DELLA MARINA UCRAINA PASSA COI RUSSI, LE TRUPPE IN CRIMEA SI ARRENDONO A MOSCA – SOLO UNA MINORANZA DI CIVILI SI OPPONE ALL’OCCUPAZIONE

Paolo Valentino per il "Corriere della Sera"

E' un pdf protocollato 4336, data 02/03/2014. In cirillico. Firmato dal nuovo capo della Difesa ucraina. Riprende le proposte del deputato Sarubi, il barricadiero di Maidan. Alle 12.08, lo spediscono da Kiev al Comando generale delle forze armate ucraine in Crimea: pomposamente, al luogo dove si studiano le strategie sul campo per tamponare l'invasione russa; prosaicamente, in un ufficio sbarrato ai curiosi su via Subhi, sul marciapiede davanti il bazar degli stracciaioli e un poliziotto che ramazza, «oggi è domenica e a parte le riunioni d'emergenza, qui non c'è nessuno...».

Il documento, avanti marsch, s'intitola: «Settore di registrazione dell'accordo. Risoluzione. Indicazioni per le operazioni militari e di altri gruppi a difesa dell'Ucraina». Otto punti. Primo, «la resistenza si prepara in modo segreto» (seguono dettagli e suggerimenti tattici...). Due, «l'addestramento delle forze non militari a disposizione sarà, con discrezione, di competenza dei comandanti territoriali» (s'allega l'elenco delle strutture messe a disposizione...). Tre, «il Consiglio dei ministri sostiene finanziariamente ogni iniziativa utile alla difesa» (più sotto, le spese urgenti...). Quattro, «protezione dei diritti dei cittadini e dell'unità territoriale...».

Segretezza, silenzio... Carta straccia. La guardia è già bassa, s'ammaina il bicolore. A una a una, le basi s'arrendono. L'unico ordine è di non sparare. L'unica mossa, sacrificare la Crimea per salvare l'Ucraina. Tutti gli ufficiali delle guardie di frontiera finiscono agli arresti dei russi. Tre accerchiamenti e molte rese: a Sudak, sulle rampe missilistiche di Sebastopoli, la 36ma e la 39ma Brigata di artiglieria, negli hangar che riparano i caccia Su-27... La quinta armata d'Europa si squaglia come un esercito di Franceschiello: pochi marò di Putin e la regione è subito presa.

«Fate vedere come ci trattano!», twittano ai giornalisti i cadetti all'accademia militare Nachikov che promettono di tentare, almeno loro, una piccola resistenza. E' un'occupazione ottocentesca, dice il segretario americano Kerry: l'epica dei social network cita il grido «resisteremo fino alla morte!» d'un piccolo contingente, il 36mo, assediato a Perevalnoye sulla strada per Yalta. Ma è tutto lì: non si spara, ci si ripara. «La cosa positiva è che la nostra Marina difende Balaklava!», è sicuro il deputato Dimitri Bilozerkovic, di Euromaidan: passano quattro ore e i russi dicono che dieci navi nemiche sono già salpate da Kerk e Sebastopoli, rotta su Odessa e Mariupol.

L'ammiraglio Denis Berezovski, comandante della flotta del Mar Nero nominato soltanto venerdì, diserta addirittura con una conferenza stampa. Giurerà fedeltà al nuovo governo filorusso di Sinferopoli. Non gl'importa di finire sotto processo: chiede ai suoi uomini di seguirlo.

Si richiamano i riservisti. Un milione subito. E quattordici milioni sotto i 40, se sono sani e servirà. Esercito di popolo, da affiancare a 100 mila soldati di professione e ai 50 mila della naja: «Questa non è la Georgia - scrive la rivista strategica Jane's - e senz'armi moderne, l'unico modo per contrastare Putin è trascinarlo in un conflitto non limitato alla penisola, ma su un territorio vastissimo. Dove il numero di truppe conta». La disfatta di Crimea sciocca Kiev: com'è stato possibile? Il vuoto di potere, la cacciata dei vecchi generali legati a Yanukovich.

E poi la sfortuna d'un infarto che venerdì ha colpito il nuovo capo delle forze armate, Ilyin, sostituito in corsa. In vent'anni, nessuno ha rinnovato gli arsenali: anzi, si gira ancora coi Bmp-1 dell'era sovietica. C'è qualche tank fatto in casa, ma chi ha seguito le missioni internazionali sa che i contingenti ucraini non hanno mai brillato per efficienza: a Sarajevo, furono pure scoperti in un traffico di prostitute e il contributo, in Libia o in Afghanistan, non è memorabile. La Nato tentò un addestramento, ma Yanukovich fermò tutto. I piloti hanno poche ore di volo.

«E' colpa del precedente regime - dice il premier Yatseniuk - , ha volutamente indebolito le nostre forze armate». Nella Penisola, sono di stanza quindicimila uomini. Ufficialmente. Perché al momento dell'invasione, nelle basi ce n'era la metà. Perché ai ragazzi di Crimea è concesso di fare la naja sotto casa. E perché sono quasi tutti filorussi. Quando arriva Golia, Davide non ha nemmeno il tempo di prendere il sasso: sta davanti alla tv, da mamma, dorme, si volta dall'altra parte con una scusa, insomma non c'è... Non sono mancati i sabotaggi. In una base sul mare, la convivenza è tesa ma cordiale: dopo due giorni d'occupazione, i russi hanno chiesto ai colleghi ucraini rimasti dentro se potevano usare il wc.

Senza esercito, si prepara il popolo. «C'è un po' d'esaltazione - prevede l'ex ambasciatore Usa, Steven Piefer -, molti sognano già d'imitare il nonno che combatteva i comunisti». Comitati di difesa organizzati dall'ultradestra di Pravi Sektor, pronti a scendere da Kiev. Le mamme tatare che vanno davanti alle basi e fanno da scudi umani. Il loro leader radicale, intervistato ieri dal Corriere , che il ministro filorusso ora accusa d'organizzare «ronde terroristiche». Qualche pensionato antirusso si ritrova a Sinferopoli, dietro il monumento del poeta Tara Shevchenko. Un manipolo. Scrivono su un cartello un detto della Crimea: è l'uccello più veloce che prende il verme, non il più grande. Ce n'è da volare.

 

SIM UKRAINE RUSSIA TROOPS MGzoom SIM UKRAINE RUSSIA MGzoom SIM UKRAINE CRISIS OBAMA MGzoom SIM UKRAINE CRISIS OBAMA MGzoom SIM UKRAINE CRISIS OBAMA MGzoom SIM UKRAINE CRISIS OBAMA MGzoom SIM UKRAINE RUSSIA TROOPS MGzoom SIM UKRAINE RUSSIA TROOPS MGzoom SIM UKRAINE RUSSIA TROOPS MGzoom

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO