giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni roberto vannacci luca zaia lega

DAGOREPORT - CARROCCIO, CHE CATORCIO! LE CINQUE GATTE DA PELARE DI MATTEO SALVINI: IN AUTUNNO C’È IL CONGRESSO IN LOMBARDIA, DOVE MASSIMILIANO ROMEO SFIDA IL SUO FEDELISSIMO ANDREA CRIPPA. CHE SUCCEDE SE VINCONO I “DISSIDENTI”? - LE TURBE DI VANNACCI: DALL'ALTO DEI SUOI 500 MILA VOTI INTASCATI ALLE EUROPEE, I FANS DELLA DECIMA LO SPINGONO A FARE IL GENERALE E CON IL SUO “COMITATO” AFFRANCARSI DALLA LEGA? - RAI DELLE MIE BRAME: SALVINI VUOLE DIMOSTRARE DI CONTARE QUALCOSA MA LA MELONA LO RINTUZZA – FINANZIARIA: IL CONSENSO POLITICO, SI SA, COSTA E IL “CAPITONE” SPENDACCIONE FA VENIRE IL MAL DI PANCIA AL “RIGOROSO” GIORGETTI – SU AUTONOMIA REGIONALE E ARMI ALL'UCRAINA, LO SCAZZO CON LA ''FIAMMA TRAGICA'' DI PALAZZO CHIGI È A TUTTO CAMPO... 

MATTEO SALVINI IN DIRETTA SU FACEBOOK

DAGOREPORT

Ma quanti problemi ci sono sul Carroccio-catorcio di Matteo Salvini? Il Capitone strepita e ogni giorno dà il suo contributo per indebolire la leadership di Giorgia "Qui comando io!" Meloni.

 

Ma l’agitazione del leghista non è solo una strategia anti-Ducetta. Salvini si deve guardare le spalle dai suoi avversari interni, deve fare i conti con un consenso in picchiata, e allo stesso tempo vuole conservare il potere all’interno del suo partito.

 

I “dossier” che turbano le notti dell’ex reuccio del Papeete sono cinque.

 

1) Il congresso in Lombardia

In autunno si terrà il congresso per decidere chi dovrà guidare il partito in Lombardia, regione chiave del leghismo che è stata divorata da Fratelli d'Italia. In quella sede si sfideranno il turbo-salviniano Andrea Crippa e l’anti-salviniano Massimiliano Romeo, molto critico su quasi tutte le ultime scelte del Capitone.

 

2) Vannacci, li mortacci!

matteo salvini roberto vannaccipresentazione del libro controvento

Il generale, che è stato paracadutato all’europarlamento grazie alla candidatura concessagli alle europee da Salvini, dall'alto dei 500 mila voti intascati, vorrebbe restare al fianco del ministro delle Infrastrutture, ma i suoi sostenitori-Decima Mas lo tempestano di mail incensandolo oltremodo: “Sei un leader”, “Non puoi stare sotto Salvini”, “Devi creare un tuo partito”.

 

E il militare vanesio sta valutando il da farsi: sicuramente entro ottobre dovrà decidere se il “Comitato Mondo al Contrario” si limiterà ad essere un movimento interno alla Lega oppure autonomo da essa.

 

Forse più la seconda, ma ancora è tutto in divenire, come fa intendere Umberto Fusco, 68 anni, ex militare in carriera, senatore della Lega fino al 2022, "poi passato a Forza Italia e adesso rapito dal verbo vannacciano", come scrive "Repubblica": "Il generale lo conoscevo da prima, da militare, mi sono congedato nel 2008 con il grado di tenente colonnello", racconta.

 

[...] Fusco ha riallacciato i rapporti con l'attuale eurodeputato eletto con la Lega. Ed eccoci qui, alla formazione di un partito, di un correntone nel Carroccio, vai a sapere: 'Sarà la festa di chi sta vicino a Vannacci - mette le mani avanti Fusco - Non parliamo di partiti o altro, sarà poi il generale che deciderà'". Di sicuro qualcosa in più si intuirà al ritrovo di Pontida del 6 ottobre, dove Vannacci è stato invitato a parlare al popolino leghista.

 

3) Rai delle mie brame

 

giorgia meloni e matteo salvini come rosa bazzi e olindo romano meme by 50 sfumature di cattiveria

Salvini vuole dimostrare di contare qualcosa nella maggioranza con uno sfoggio di potere a Viale Mazzini: nella diatriba sulle nomine Giorgia Meloni ha fatto presente al leghista di voler mantenere le promesse: nominare Giampaolo Rossi amministratore delegato e Simona Agnes (in quota Forza Italia- Gianni Letta) presidente.

 

La Ducetta ha anche rintuzzato le ambizioni di poltrone del fidanzato di Francesca Verdini lanciando la palla in tribuna e sostenendo che gli assetti interni si discutono con l’amministratore delegato. Punto. La poltrona di direttore generale o quella di Rai Cultura e Fiction, molto ambite dalla Lega, dovranno essere negoziate direttamente con Rossi.

giampaolo rossi (5)

 

4) Il rapporto conflittuale con Giorgetti

Il consenso, si sa, costa: Salvini vorrebbe attingere al bilancio dello Stato per mantenere tutte le sue promesse elettorali, a partire dalla costosissima riforma delle pensioni (“Stop alla Fornero”) per finire al Ponte sullo Stretto.

 

Il ministro varesotto dell’Economia Giorgetti, invece, in vista della legge finanziaria 2024, ha già fatto capire di tenere i cordoni della borsa strettissimi: non ha intenzione di sgarrare rispetto ai parametri europei.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti

Non solo: l’economista di Cazzago Brabbia che qualcuno ricorda pigmalione della Santanchè quando presiedeva la Commissione Bilancio della Camera, vorrebbe mandare un segnale di distensione a Bruxelles procedendo alla ratifica del Mes, a cui Salvini, invece, è contrarissimo (l'Italia è l'unico paese dell'area Euro a non averlo approvato). 

 

Poi ci sarà da trattare – e bene - con l’Europa, sull’allentamento dei vincoli del nuovo Patto di stabilità, che Salvini preferirebbe ignorare completamente, mentre Giorgetti non vede l’ora di adeguarsi alle mordacchie dell’Ue, così da non dover mercanteggiare le liste della spesa con gli incauti ministri.

 

5) Il rapporto burrascoso con Meloni

Il conflitto tra la premier e il suo vice è ormai a tutto campo, i due si scontrano su ogni dossier e non si risparmiano calcioni e gomitate (politica estera, rapporti con Bruxelles, nomine Rai, lite sul terzo mandato, giustizia, e poi i candidati da trovare per Liguria, Umbria e Emilia Romagna).

 

salvini meloni

I prossimi temi di scazzo saranno l’Autonomia regionale e l’invio di armi all’Ucraina. Nel primo caso, sulla riforma cara alla Lega, Giorgia Meloni ha un po’ scaricato il “Capitone” che, per mantenere il sederino sulla prima poltrana della Lega,  ha voluto portare subito a casa l’approvazione, ma si ritrova tutti contro. Della serie: hai voluto la riforma in tempi rapidi, e ora pedala! 

 

L'accelerazione sull'Autonomia ha compattato l'intera opposizione e ha fatto imbizzarrire anche Forza Italia (con con i portatori di voti Occhiuto-Martusciello-Schifani a trazione meridionale), e quella parte di Fratelli d’Italia da sempre statalista contraria a cedere alle regioni importanti pezzi di potere dello Stato centrale.

 

Senza considerare i governatori leghisti, Zaia e Fedriga, che chiedono un’ulteriore passo avanti nel progetto di autonomia nelle materie che non necessitano dell’approvazione dei Lep (i livelli essenziali di prestazioni). Come scrive Lorenzo De Cicco su "Repubblica" raccontando il faccia a faccia di ieri del "Doge" con Salvini: "Zaia spera che il tavolo di trattativa col governo per la cessione delle prime 9 materie parta poco dopo l’estate. Da ottobre".

 

Sull’invio di armi a Kiev, a cui Salvini da sempre è contrario per non irritare il suo vecchio amico Vladimir Putin, Giorgia Meloni invece prima traccheggia, poi temporeggia e infine vuole prendere tempo: l’obiettivo della premier è rinviare ogni decisione a dopo il risultato elettorale delle presidenziali americane. Se vince Trump, le carte si rimescoleranno; se inve vince, come lei spera, Kamala Harris, la Casa Bianca continuerà ad sostenere Kiev…

la studentessa italiana di mosca vignetta by rolli il giornalone la stampa MATTEO SALVINI CON MAGLIETTA DI PUTIN AL PARLAMENTO EUROPEO SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTINcremlins meme by emiliano carli il giornalone la stampa GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - ECCE BOMBO - MEME BY EDOARDO BARALDI ARMI ALL UCRAINA - VIGNETTA BY ANDREA BOZZO - IL GIORNALONE - LA STAMPA MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONISALVINI - TAJANI - MELONI - SANTANCHE - MEME BY EMILIANO CARLI antonio tajani matteo salvini giorgia meloniSALVINI MELONI VERDINISERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI GIORGIA MELONITITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO

MATTEO SALVINI - EDOARDO RIXI - GIOVANNI TOTI

GIAMPAOLO ROSSI A CARTOONS ON THE BAY - FESTIVAL DELL ANIMAZIONE DI PESCARAD ANNUNZIO E MELONY - IL CARTOON IMMAGINATO DA GIAMPAOLO ROSSI - VIGNETTA BY AURUM E BARBERA GIAMPAOLO ROSSI A CARTOONS ON THE BAY - FESTIVAL DELL ANIMAZIONE DI PESCARAsalvini giorgettisalvini giorgettigiancarlo giorgetti attilio fontana matteo salvini 1SALVINI PUTIN

matteo salvini e marine le pen a bruxelles dopo le europee 2024Matteo Salvini e Luca Zaia

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…