provaci ancora sim ignazio la russa leonardo apache

IL CASO DI LEONARDO APACHE LA RUSSA DIVENTA POLITICO - IL M5S HA PRESENTATO UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LIMITARE A DUE IL NUMERO DI UTENZE TELEFONICHE MOBILI INTESTATE AI MEMBRI DEL PARLAMENTO PER LE QUALI È RICHIESTA L'AUTORIZZAZIONE PER LE INTERCETTAZIONI – L'INIZIATIVA NASCE DOPO CHE LA PROCURA DI MILANO HA ORDINATO IL SEQUESTRO DEL CELLULARE DI LEONARDO APACHE LA RUSSA, ACCUSATO DI STUPRO, MA NON DELLA SIM INTESTATA AL PADRE, IL PRESIDENTE DEL SENATO, E PER LA QUALE È NECESSARIA L'AUTORIZZAZIONE DI PALAZZO MADAMA…

*MILANO: CASO APACHE LA RUSSA SBARCA ALLA CAMERA, PDL M5S PER STRETTA SU SIM ELETTI* =

MEME SU IGNAZIO LA RUSSA

 (Adnkronos) - Il caso 'Leonardo Apache LA RUSSA' sbarca in Parlamento grazie a una proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle - a prima firma della deputata Marianna Ricciardi - che ha come obiettivo quello di limitare a due il numero di utenze telefoniche mobili intestate ai membri del Parlamento per le quali è richiesta l'autorizzazione per le intercettazioni.

 

L'iniziativa nasce dopo che LA Procura di Milano ha ordinato il sequestro del cellulare di Leonardo Apache LA RUSSA - terzogenito del presidente del Senato Ignazio LA RUSSA indagato per violenza sessuale - ma non della Sim (che è stata fornita dai legali del ragazzo ma 'restituita' dai pm) intestata al padre e per LA quale è necessaria l'autorizzazione di Palazzo Madama.

 

ignazio la russa

La proposta del M5S, che l'Adnkronos ha potuto visionare, pur senza citare il caso LA RUSSA fa riferimento ai "recenti fatti di cronaca" che richiedono "una riflessione sul labile confine tra tutela e privilegio". "Il fatto che i magistrati non abbiano libero accesso a una scheda telefonica Sim utilizzata da una persona che non ha alcuna carica pubblica lascia molto perplessi. Le garanzie costituzionali previste per i parlamentari spesso sono usate in maniera impropria tramutandosi in privilegi", scrive LA deputata Ricciardi nella pdl insieme ai cofirmatari Caramiello, Di Lauro e Amato. "LA presente proposta di legge costituzionale mira ad evitare l'eccessiva dilatazione delle garanzie costituzionali previste dall'articolo 68 della Costituzione" in base al quale è richiesta l'autorizzazione alla Camera d'appartenenza per sottoporre i membri del Parlamento "ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza".

 

ignazio e leonardo la russa

LA pdl targata 5 Stelle prevede quindi che l'autorizzazione parlamentare richiesta dall'articolo 68 della Costituzione per l'intercettazione di conversazioni e comunicazioni "si applichi, in relazione alle conversazioni e alle comunicazioni svolte dai membri del Parlamento attraverso utenze telefoniche mobili a essi intestate o comunque nella loro disponibilità, limitatamente a non più di due utenze previamente comunicate dal membro del Parlamento al Presidente della Camera alla quale appartiene". (

 

MILANO: CASO APACHE LA RUSSA SBARCA ALLA CAMERA, PDL M5S PER STRETTA SU SIM ELETTI* (2) =

IGNAZIO LA RUSSA CON IL FIGLIO LEONARDO APACHE

 (Adnkronos) - Le limitazioni introdotte dalla proposta grillina riguardano sia "le intercettazioni aventi direttamente ad oggetto le utenze telefoniche mobili intestate al parlamentare o nella sua disponibilità", sia, di riflesso, "le conversazioni e comunicazioni sottoposte al regime di utilizzabilità delle cosiddette intercettazioni 'indirette'".

 

LA comunicazione dei dati identificativi dell'utenza al Presidente della Camera cui il parlamentare appartiene "è necessaria a fine di certezza dell'applicazione della norma e per prevenire l'eventualità di uso strumentale della prerogativa", viene spiegato nel testo della proposta di legge. Rimangono invece invariati "il regime e l'ambito di applicazione della prerogativa per quanto riguarda l'intercettazione di corrispondenza e quella di conversazioni e comunicazioni svolte mediante utenze telefoniche fisse o apparecchiature telematiche nonché l'intercettazione di conversazioni tra presenti".

ignazio la russa in versione avvocato - fotomontaggio

 

Oggi lo stesso LA RUSSA, nel corso della tradizionale Cerimonia del Ventaglio, è tornato sulla vicenda che vede coinvolto suo figlio. Rispondendo a una domanda sul comunicato diramato subito dopo LA notizia dell'inchiesta, LA seconda carica dello Stato ha voluto precisare il senso delle sue parole, duramente contestate dalle opposizioni: "Nella mia nota mi riferivo alla scelta del difensore, LA ragazza non c'entrava nulla. Non rifarei quella dichiarazioni perché non sono stato bravo a far capire che non volevo attaccare LA ragazza".

IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSAIGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”