andrea delmastro emanuele pozzolo pistola fratelli ditalia d'italia

IL CASO POZZOLO È (QUASI) CHIUSO MA CI SONO ANCORA MOLTE COSE CHE NON TORNANO – I RISULTATI DELL’ESAME STUB SULLA POLVERE DA SPARO "INCHIODANO" IL DEPUTATO PISTOLERO, E I MELONIANI DONZELLI E FOTI VOGLIONO CHIUDERE IN FRETTA LA PRATICA: “È EVIDENTE CHE SIA STATO LUI A SPARARE ALLA FESTA DI CAPODANNO A ROSAZZA”. MA È DAVVERO COSÌ? PERCHÉ IL TEST NON È STATO FATTO ANCHE SUGLI ALTRI PRESENTI ALLA SALA DELLA PRO LOCO? COME MAI IL CAPOSCORTA DI DELMASTRO, PABLITO MORELLO (EX PORCELLO) È STATO MESSO FRETTOLOSAMENTE IN CONGEDO? QUINDICI ANNI FA, L’AGENTE FU COINVOLTO IN UN EPISODIO MOLTO SIMILE…

pozzolo meme

1. “POZZOLO NON POTEVA ANDARE A QUELLA FESTA CON L A PISTOLA”

Estratto dell’articolo di Elisa Sola per "la Repubblica"

 

Le prove di sparo. L’apertura dell’arma. I calcoli utili per capire […] quale fosse la posizione della pistola di Emanuele Pozzolo al momento dell’incidente. Il giorno dopo l’arrivo dell’esito dello stub, positivo per il deputato (sospeso dal partito) di Fratelli d’Italia, la procuratrice di Biella Teresa Angela Camelio pianifica i prossimi passaggi dell’inchiesta con il perito balistico dell’accusa, Raffalla Sorropago.

 

L’intenzione è di effettuare la prossima settimana la fase due della consulenza, che potrebbe essere decisiva. Uno degli obiettivi è scoprire dove fosse l’arma. Il secondo è capire se funzionasse o meno.

 

Giorgia Meloni Emanuele Pozzolo nel 2013

La festa di Capodanno cui ha partecipato anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro resta un enigma. Il caposcorta del politico, Pablito Morello — in ferie dal giorno dell’incidente — al momento dello sparo era al fianco di Pozzolo.

 

Ed è uno dei tre testimoni che sostiene che a premere il grilletto, per sbaglio, sarebbe stato il parlamentare. Ma Pozzolo ha ribadito più volte: «Non sono stato io». Ecco perché gli inquirenti puntano sulla perizia balistica. L’esito dello stub viene considerato un elemento utile, ma non decisivo. Il legale di Pozzolo, l’avvocato Andrea Corsaro, spiega: «Il mio assistito era in prossimità dell’arma, non lo ha mai negato. E lo stub si limita a indicare questo».

 

In attesa della conclusione della perizia, la procura di Biella valuta se aggiungere un nuovo capo d’imputazione per Pozzolo: il porto abusivo di armi. Il revolver del deputato sarebbe stato da collezione. Dunque, secondo l’accusa, Pozzolo non avrebbe potuto portare la pistola fuori dalla propria casa.

 

VISITA DI ANDREA DELMASTRO AL CARCERE DI BIELLA - ALLA SUA SINISTRA PABLITO MORELLO

[…] la politica sembra procedere più veloce. «A questo punto mi pare evidente che sia stato lui», ha detto Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, alla Camera. Mentre il capogruppo Tommaso Foti ha aggiunto: «Se Pozzolo avesse detto subito che era stato lui, non ne avremmo parlato per un mese».

 

Ma negli ambienti giudiziari piemontesi c’è più cautela. Qualcuno si chiede perché il capo scorta di Delmastro, che è un testimone, resti in ferie da tre settimane. Pozzolo continua a trincerarsi nel silenzio. E la prefettura di Biella, che gli aveva revocato il porto d’armi, fa dietrofront assegnandogli la misura della vigilanza.

GIOVANNI DONZELLI - GIORGIA MELONI - EMANUELE POZZOLO

 

Pozzolo sarebbe un personaggio soggetto a rischi, per via delle sue posizioni sull’Iran. Dunque, le pattuglie delle forze dell’ordine lo seguiranno a distanza.

 

2. LA PERIZIA BALISTICA INGUAIA POZZOLO: “POTREBBE AVER SPARATO LUI, COME DICE IL FERITO”

Estratto dell’articolo di Niccolò Zancan e Mauro Zola per "La Stampa"

 

Sia sulle mani, sia sui vestiti. La polvere da sparo è rimasta addosso al deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo. Le analisi dei carabinieri del Ris di Parma dicono questo: è il risultato della prova dello Stub. Era sua la pistola, un mini revolver North American Arms LR22. E su di lui sono rimaste tracce dello sparo di capodanno.

 

BIELLA CIAO - MEME BY EMILIANO CARLI SUL CASO POZZOLO

«Ma è ovvio», dice l'avvocato Andrea Corsaro. «La prova dello Stub indica soltanto che l'onorevole Pozzolo era presente. E Pozzolo non ha mai negato di essere stato nelle vicinanze dell'area dello sparo, a dimostrazione anzi che teneva l'arma sotto gli occhi. Quindi il fatto che ci sia una generica positività era scontato fin dall'inizio. Quando potremo vedere e studiare i risultati, allora li commenteremo».

 

Erano in tre. L'onorevole Pozzolo, il ferito Luca Campana e Pablito Morello, il caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro. Loro tre stavano guardando l'arma. In piedi, vicino a un tavolo, dopo i brindisi. È la scena chiave del famigerato capodanno di Rosazza.

 

Da allora sono passati 23 giorni. Le versioni restano contrapposte. Il caposcorta e il ferito accusano Pozzolo. Il deputato ha sempre ribadito pubblicamente, ma mai in procura, la sua versione: «Non sono stato io a sparare. Per salvare altri, vogliono buttare giù dalla torre me».

 

campagna elettorale di emanuele pozzolo per fdi nel 2013

E però, dopo aver più volte annunciato che avrebbe raccontato tutta la verità davanti agli investigatori, quando è stato convocato in procura ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ora la prova dello Stub: non dirimente, ma importante. […]

 

[…] Pozzolo […] Aveva raggiunto gli invitati al Capodanno di Rosazza. Tutti avevano già brindato. L'atmosfera era allegra. C'era aria di sbaraccamento. È in quel momento che […] mostra la sua pistola regolarmente denunciata.

 

Per armarla la appoggia sul tavolo. A quel punto parte il colpo. Esattamente lì sono state trovate «tracce di polvere da sparo da carico di lancio». La perita balistica Raffaella Sorropago dice: «Sono tracce compatibili con il racconto fatto del ferito».

 

LUCA CAMPANA - L UOMO FERITO DALLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

Adesso è lei a entrare in scena. Dovrà mettere insieme tutti gli elementi. La prova dello Stub, gli accertamenti balistici già effettuati nella sala del veglione […] l'analisi della pistola stessa che ha esploso il colpo. E poi confrontare questi risultati scientifici con le versioni dei testimoni. Non mancano elementi su cui lavorare.

 

«Questo è un caso in cui le evidenze balistiche sono abbastanza complete, non dico che sia un caso di scuola ma quasi. Grazie al cielo, tutti i dati possono essere incrociati per verificare l'attendibilità delle parti. Le evidenze balistiche ci aiuteranno a dire quale versione sia quella più verosimile».

 

Al momento l'unica versione ufficiale è quella del ferito e del cognato capo scorta: combaciano. Manca agli atti la versione dell'onorevole Pozzolo: «Non sono stato io a premere il grilletto». La questione del grilletto è molto importante. Quel tipo di pistola, il mini revolver North American Arms LR22, per poter sparare va sempre armata. Senza un movimento preciso che innesca il cane, il grilletto non è neppure visibile.

ANDREA DELMASTRO E PABLITO MORELLO

 

Insomma: perché possa partire un colpo bisogna predisporre la pistola. Ma anche per poter aprire il tamburo bisogna fare un movimento simile. Corrisponde alla «mezza monta del cane». Questo è quello che potrebbe essere successo: un movimento maldestro che da mezzo diventa intero. A quel punto basta toccare il grilletto per trasformare una festa di Capodanno in una tragedia. […]

 

3. POZZOLO POSITIVO ALLO STUB: ARRIVATA LA RELAZIONE DEI CARABINIERI DEL RIS. TRACCE DI SPARO SU MANI E ABITI

Estratto dell’articolo di Floriana Rullo per www.corriere.it

 

andrea delmastro emanuele pozzolo

[…] Intanto il caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, Pablito Morello, è stato sostituito. Ufficialmente è in ferie dal 4 gennaio, nella realtà il suo posto è già stato preso da un nuovo agente. Non è ancora chiaro se Morello, ispettore capo della Polizia Penitenziaria prossimo al pensionamento, sarà reintegrato dopo questo periodo di ferie oppure verrà destinato ad altri incarichi in attesa di poter andare in pensione a breve.

 

Pablito Morello, esperto di armi, è stato anche lui un politico: diventato consigliere comunale, prima nel Pdl e poi in FdI proprio con Delmastro, in quel periodo lavorava in carcere a Ivrea. Circa quindici anni fa era rimasto coinvolto in un episodio simile a quanto avvenuto a Rosazza. Quella volta lo sparo era partito durante un controllo su una pistola d’ordinanza all’ingresso di una casa circondariale. Alla fine, un agente finì a processo, per Morello invece nessuna conseguenza.

 

pistoleri d italia - vignetta di vukic sul caso di emanuele pozzolo

Secondo la sua  testimonianza sarebbe stato Pozzolo a far partire il colpo. Ad assumere per ora il ruolo di caposcorta è l’ispettore Salvatore Mangione, anche lui con molta esperienza oltre che delegato sindacale Cisl e presente alla festa di Rosazza. È l'agente che ha accompagnato Delmastro all'auto.

 

In servizio entrerà anche un altro sindacalista ma del Sinappe, il sovrintendente capo Domenico Mentana, attualmente a Torino. Sarebbe già stato a Biella in questi giorni per organizzare il trasferimento. Restano al loro posto i due altri agenti, entrambi impegnati in due diversi sindacati, che già facevano parte della scorta e che non erano alla festa.

NORTH AMERICAN REVOLVER CALIBRO 22 - LA MINI PISTOLA DI EMANUELE POZZOLOemanuele pozzolo 2 andrea delmastro emanuele pozzolo IL MOTOCLUB DI PABLITO MORELLOtapiro d oro a emanuele pozzoloPABLITO MORELLO E LUCA CAMPANA emanuele pozzoloemanuele pozzoloPABLITO MORELLO emanuele pozzolo. EMANUELE POZZOLO - GIUSTIZIA E FATTA? - VIGNETTA BY MACONDO EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTROPOZZOLO, EL PISTOLERO - VIGNETTA BY MACONDO luca campanacena di natale di fratelli d italiaEMANUELE POZZOLO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLO LA RICOSTRUZIONE DEGLI SPARI DI CAPODANNO DELLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…