berlusconi meloni marchini

IL PEGGIOR NEMICO DI MARCHINI? BERLUSCONI! - “AL BALLOTTAGGIO VOTEREMO LA MELONI", POI RINCULA: “MA AL SECONDO TURNO ANDRA’ MARCHINI” - LA RUSSA AL BERLUSCA: "GIORGIA ARRIVERA’ DAVANTI AD ALFIO: SCOMMETTIAMO 150 MILA EURO?” - LA RAGGI CORTEGGIA I TASSISTI (UN TEMPO DEFINITI “LOBBY”)

Mauro Favale per “la Repubblica - Roma”

BERLUSCONI MARCHINIBERLUSCONI MARCHINI

 

Una telefonata con la sua sondaggista di fiducia subito prima di andare in onda, poi “l’endorsement tattico”. Silvio Berlusconi confessa davanti alle telecamere di Porta a Porta che, se Giorgia Meloni dovesse arrivare al ballottaggio, «noi saremo dalla sua parte e voteremo per un partito di destra che sarà nostro alleato per il futuro ».

 

Poi la frase di rito: «È un’ipotesi che non voglio prendere in considerazione perché sono convinto che Alfio Marchini andrà al ballottaggio». Già, perché il Cavaliere, dopo settimane di tentennamenti, alla fine si è deciso a sostenere l’imprenditore prima “civico” e «libero» e poi appoggiato da Forza Italia e dalla Destra di Francesco Storace.

 

Ma i sondaggi, appunto, finora hanno fotografato situazioni diverse e la frase sulla Meloni sarebbe nata proprio dopo un consulto con Alessandra Ghisleri, di Euromedia research. Perché Berlusconi, su Roma, si gioca non solo una partita per il governo della città ma anche un’altra per la leadership del centrodestra.

 

MARCHINI BERLUSCONIMARCHINI BERLUSCONI

Marchini fa buon viso a cattivo gioco: «È una risposta ovvia e coerente con chi è leader di una coalizione nazionale. Sicuramente la Meloni al posto suo avrebbe risposto lo stesso», dice l’imprenditore. Che alla fine incassa anche la precisazione di Berlusconi: «Non ho mai detto di essere intenzionato a votare l’onorevole Meloni. Ho solo affermato che nell’ipotesi inverosimile in cui ad andare al ballottaggio fosse Giorgia Meloni, l’appoggerei allo stesso modo in cui mi aspetto che Meloni e Salvini appoggino Marchini».

BERLUSCONI MELONI MARCHINIBERLUSCONI MELONI MARCHINI

 

La candidata di Fratelli d’Italia replica quasi con sufficienza: «Le indicazioni dei partiti lasciano il tempo che trovano. A me interessa avere il sostegno dei romani». E anche quello delle forze dell’ordine a giudicare dall’iniziativa in programma oggi, quando una delegazione di Fdi farà visita a 100 commissariati di polizia di Roma per consegnare le proposte del suo “Pacchetto sicurezza” e «solidarizzare con le forze dell’ordine ».

 

E se, con una mossa inedita, la Meloni porta la campagna elettorale dentro i commissariati, Virginia Raggi, candidata del M5S, va a caccia di voti tra i tassisti, un tempo definiti lobby, sul piede di guerracontro Uber e Ncc.

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI BY BENNYBERLUSCONI SALVINI MELONI BY BENNY

La Raggi si schiera a loro favore: «In una città in cui il trasporto pubblico va riorganizzzato, non mi sembra il caso di incoraggiare la concorrenza sleale di Uber», afferma l’avvocato a 5 Stelle. Che, durante la giornata, lancia una serie di proposte programmatiche che vanno da una «moneta complementare » per favorire il baratto, al divieto di circhi con animali in città, passando per un censimento «socio- sanitario e patrimoniale» nei campi rom e finendo con il reddito di cittadinanza obiettivo più a lungo termine perché «prima bisogna rimettere i conti in ordine».

 

SALVINI MELONI BERLUSCONISALVINI MELONI BERLUSCONI

E quando mancano 10 giorni alle urne, la polemica tra M5S e Pd si fa rovente. Raggi torna sul “codice- contratto” firmato con la Casaleggio: «Abbiamo voluto iniziare da Roma per il ruolo di Capitale e per la vicenda Mafia Capitale». Contro di lei i Dem schierano la loro batteria di parlamentari.

 

BERLUSCONI, LA RUSSA, GALLIANI   efBERLUSCONI, LA RUSSA, GALLIANI ef

E scende in campo anche il ministro Marianna Madia per rispondere alla Raggi che aveva segnalato le «pressione sul ministro Madia per le precarie della scuola, perché rischiamo di non poter riaprire gli asili a settembre». Replica il titolare della Pubblica amminsitrazione: «Cara Raggi non strumentalizzare bambini e nidi. Il problema lo stiamo risolvendo».

 

2. “GIORGIA ARRIVERÀ DAVANTI AD ALFIO SCOMMETTIAMO 150MILA EURO?”

Da “la Repubblica”

 

Ignazio La Russa, insieme ad altri due esponenti di Fdi, lancia una scommessa a Silvio Berlusconi da 150 mila euro, sul sorpasso, alle prossime comunali, della candidata sindaco Giorgia Meloni sullo sfidante Alfio Marchini.

 

RAGGIRAGGI

«Noi tre, 50 a testa, ci mettiamo 150 mila euro. Se hai ragione tu — ha detto La Russa — e la Meloni non supera Marchini, ti diamo 150 mila euro e, visto che per te sono poca roba, li mandi in beneficienza. Se invece perdi paghi 150 mila euro e noi ne diamo una parte in beneficienza, e una parte copriamo le spese di campagna elettorale». Dal Cavaliere nessuna risposta.

MARCHINI BERLUSCONIMARCHINI BERLUSCONI

 

la russala russa

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO